Insieme di correnti teologiche cristiane neganti la divinità di Gesù Cristo, considerato figlio adottivo di Dio, donde il nome. Secondo l’Adozianismo, Cristo era un uomo comune e la sua divinità consisteva nella forza divina conferitagli da Dio, che l’aveva privilegiato adottandolo come figlio. Solo con la Resurrezione Cristo avrebbe ottenuto dallo Spirito Santo il potere di operare miracoli, ma non per questo era diventato lui stesso Dio. La distinzione tra l’umanità e la divinità di Cristo rientrava nello sforzo dei primi secoli di conciliare dogma trinitario e monoteismo. Una prima corrente adozionista apparve nel II secolo d.C., e ne fu esponente Teodoro di Bisanzio, detto il Conciliatore, condannato da papa Vittore poco dopo il 190 d.C. Una seconda corrente si ebbe con gli adozianisti spagnoli o adoptiani, nel corso dell’VIII secolo, con esponenti i vescovi Elipando di Toledo e Felice di Urgel: venne condannata da Adriano I (785) e da Leone III (793), e dai sinodi di Ratisbona (792) e di Francoforte (799), promossi dall’imperatore dei Franchi, Carlo Magno.