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 SANTA VERDIANA

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MessaggioTitolo: SANTA VERDIANA    SANTA VERDIANA  EmptyDom Feb 03, 2013 6:40 pm

SANTA VERDIANA  Santav10


Si celebra il: 1 febbraio

Muore a: Castelfiorentino, il 1° Febbraio 1242

Patronato: Nessuno

Etimologia: Verdiana, dal latino viridis che significa "verde", nel senso di "fresca" "giovanile"

Emblema: giglio

Martirologio Romano: Verdiana nacque a Castelfiorentino da nobile famiglia, per quanto decaduta, nel 1182 ed è coetanea di san Francesco d'Assisi che, secondo la tradizione, le fece visita nel 1221 ammettendola al Terz'ordine francescano. Dopo un pellegrinaggio a Compostela, tornata a Castelfiorentino i suoi concittadini le fecero erigere una piccola cella nella quale Verdiana trascorse 34 anni. Da una piccola finestra assisteva alla Messa dell'attiguo oratorio di Sant'Antonio e parlava con i visitatori. Si racconta che nel giorno della sua scomparsa, il 1° febbraio 1242, la morte venne annunciata dall'improvviso e simultaneo suono delle campane del paese che erano azionate da nessuno.

La celebrazione liturgica o il culto: S. Verdiana (o Veridiana e Viridiana) è personaggio ben diverso da quello immortalato da Luis Bunuel in uno dei suoi film più caratteristici. La santa nacque a Castelfiorentino nel 1182, ed è perciò coetanea di S. Francesco d'Assisi, che secondo la tradizione le fece visita nel 1221, ammettendola al Terz'ordine Francescano. Benchè decaduta, la nobile famiglia degli Attavanti da cui ella nacque a Castelfiorentino godeva ancora di un certo prestigio. Un ricco parente la volle perciò accanto come amministratrice. Dedita però fin dall'infanzia all'orazione e all'astinenza, ella non poteva concepire questo suo incarico che come un'accresciuta possibilità di esercitare la carità.
Qualche volta la Provvidenza dovette intervenire con dei prodigi. Si racconta che un giorno suo zio aveva accumulato e rivenduto una certa quantità di derrate, il cui prezzo era salito alle stelle a causa di una grave carestia. Ma quando il compratore si presentò a ritirare il materiale acquistato, il magazzino risultò vuoto, perché nel frattempo Verdiana aveva donato tutto ai poveri. L'irritata reazione dello zio ebbe come unica risposta l'invito ad attendere ventiquattr'ore: effettivamente il giorno dopo Dio premiava la carità e la confidenza della fanciulla facendo ritrovare intatto il raccolto così generosamente donato.
Verdiana si recò poi in pellegrinaggio a Compostella, presso la tomba di S. Giacomo, che insieme a Roma era la grande meta dei pellegrini, specie dopo la perdita definitiva della Terrasanta. Ritornata a Castelfiorentino e sentendo vivo desiderio di solitudine e di penitenza, i suoi paesani, per trattenerla vicino, le edificarono in riva all'Elsa, attigua all'oratorio di S. Antonio, una celletta nella quale S. Verdiana rimase reclusa per 34 anni. Da una finestrella assisteva alla Messa, parlava con i visitatori e riceveva lo scarso cibo di cui si nutriva. Attraverso questo spiraglio, secondo una tradizione raccolta pure dai pittori, penetrarono negli ultimi anni della sua vita due serpenti, che tormentarono la santa, la quale, ad accrescimento delle sue mortificazioni, mai ne rivelò la presenza.
Si racconta che la sua pia morte, avvenuta il 1° febbraio 1242, venne annunciata dal suono improvviso e simultaneo delle campane di Castelfiorentino non mosse da mano umana. Il culto di S. Verdiana, rappresentata con gli abiti della congregazione Vallombrosana, venne approvato da Clemente VII nel 1533 ed è tuttora popolare in Toscana. Secondo la tradizione, durante il suo incarico di amministratrice presso uno zio facoltoso, spesso Verdiana coglieva occasione per donare ai poveri quello che giaceva nei magazzini. In una di queste circostanze vennero a mancare delle derrate che un compratore stava aspettando. Verdiana, che aveva donato quel cibo ai poveri, pregò lo zio di pazientare per un giorno e miracolosamente l'indomani il magazzino fu di nuovo fornito di quanto mancava. Secondo un'altra leggenda tramandata dalla tradizione devozionale, negli ultimi anni della sua vita avrebbe condiviso la celletta con due vipere, che avrebbero cercato invano di farla uscire all'aperto, ma non ne uscì se non dopo la morte. Sempre secondo la tradizione, alla sua morte le campane di Castelfiorentino si sarebbero messe a suonare tutte insieme. Nel 1533 papa Clemente VII ne approvò il culto.

Località di cui è patrona: Al momento non ci sono località di cui sia patrona

PREGHIERE A SANTA VERDIANA

Non ci sono preghiere note, da recitare a Santa Verdiana

NOVENE A SANTA VERDIANA

Non si conoscono novene a questa Santa

ICONOGRAFIA DI SANTA VERDIANA

Numerose sono le testimonianze iconografiche inerenti santa Verdiana. Tra queste ricordiamo:
- la tavola di anonimo maestro senese del XIV secolo, che si conserva nel Museo di Santa Verdiana a Castelfiorentino
- una tavola di un anonimo pittore toscano con una Madonna col Bambino tra i santi Girolamo e Verdiana, nella seconda sala del Museo di Santa Verdiana, databile al primo quarto del XVI secolo
- un affresco di Benozzo Gozzoli nel Palazzo comunale di Castelfiorentino, datato 1490 (per lettura di un’ iscrizione)
- una terracotta databile ai primi anni del XVI secolo che si conserva nella chiesa del convento di San Vivaldo, nell'omonima frazione del comune di Montaione
- il dipinto del 1600 di Jacopo Chimenti detto l'Empoli, aggiornato da Alessandro Gherardini, con La Vergine assunta tra i santi Antonio abate e Verdiana, nel santuario dedicato alla santa a Castelfiorentino
- una tela di Francesco Boldrini del 1618 raffigurante la Madonna in gloria tra i santi Lorenzo, Antonio abate, Francesco, Apollonia, Cecilia, Verdiana, Carlo Borromeo e Sofia posta sull'altare dell'oratorio di San Carlo Borromeo a Castelfiorentino.
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