DolceLuna Team
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| Titolo: IL DONARE... Dom Lug 17, 2011 1:42 pm | |
| Allora un ricco disse: Parlaci del Donare. Ed egli rispose: Donerete ben poco se donerete i vostri beni. È quando fate dono di voi stessi che donate veramente. Che altro sono i vostri beni se non cose possedute e custodite per timore di averne bisogno domani? E domani, che porterà il domani al cane troppo previdente, che seppellisce l'osso sotto la sabbia che non lascia tracce, mentre segue i pellegrini verso la città santa? E che cos'è il timore del bisogno se non lo stesso bisogno? E il terrore della sete quando è colmo il vostro pozzo non è una sete inestinguibile? C'è chi dà poco del molto che possiede - e lo dona perché sia riconosciuto, e il loro desiderio nascosto rende il dono corrotto. E vi son quelli che hanno poco e lo dànno per intero. Costoro credono alla vita e alla sua munificenza e il loro scrigno non sarà mai vuoto. Vi è chi dona con gioia, e la gioia è la sua ricompensa. E vi è chi dona con pena, e la pena è il suo battesimo. E vi è infine chi dona senza pena, e non cerca gioia né si cura della virtù; È come il mirto, laggiù nella valle, che sparge nell'aria il suo profumo. Dio parla attraverso le mani di costoro e dietro i loro occhi Egli sorride alla terra. È bene dare se ci viene chiesto, ma è meglio dare non richiesti, per averlo capito; Cercare chi ha bisogno è gioia più grande al generoso che lo stesso donare. Che cosa vorreste trattenere? Tutto quello che avete un giorno sarà dato; Perciò donate ora, perché sia vostro il tempo del donare e non dei vostri eredi. Voi dite spesso "Darei volentieri, ma soltanto a chi merita". Le piante del vostro frutteto non dicono questo, né il gregge del vostro pascolo. Essi dànno per poter vivere; se trattenessero morrebbero. Chi è degno di ricevere i suoi giorni e le sue notti è certamente degno di ricevere tutto il resto da voi. E chi è degno di bere al mare della vita è degno di riempire la sua tazza al vostro ruscello. E quale deserto sarà più vasto di quello che si stende nella fiducia e nel coraggio, anzi la carità, del ricevere? Chi siete voi perché altri uomini debbano aprirvi il loro petto e togliere i veli al loro orgoglio, perché possiate guardare il loro merito nudo e il loro orgoglio svergognato? Badate prima che voi stessi siate degni d'essere donatori, e strumenti del donare. Ché in verità è la vita che dona alla vita, mentre voi, che vi credete donatori, non siete che testimoni. E voi che ricevete - e tutti ricevete - non vi addossate un carico di gratitudine, se non volete un giogo su di voi e su colui che vi ha donato. Piuttosto sollevatevi con lui, e siano ali i suoi doni; Perché se il vostro debito vi pesa troppo, mettete in dubbio il suo disinteresse a cui è madre la terra generosa e padre Dio. (IL PROFETA - GIBRAN) | |
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