DolceLuna Team
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| Titolo: LA PROMESSA Dom Lug 17, 2011 3:58 pm | |
| E intanto era scesa la sera. E Almitra la veggente disse: Benedetto questo giorno e questo luogo e il tuo spirito che ha parlato. Ed egli rispose: Ho io parlato? Non sono stato anch'io un ascoltatore? Quindi discese i gradini del Tempio e tutto il popolo lo seguì. E raggiunta la nave, sostò in piedi sul ponte. E di nuovo, volgendosi al popolo, levò la voce e disse: Popolo d'Orphalese, il vento mi spinge a lasciarvi. Ho meno fretta del vento, ma pure devo andare. Per noi erranti, sempre in cerca della via più solitaria, nessun giorno comincia dove un altro finisce; e nessun'alba ci trova dove un tramonto ci ha lasciato. Anche quando la terra sta dormendo, viaggiamo. Noi siamo i semi d'una pianta tenace, e quando siamo maturi e il cuore è al colmo, siamo affidati al vento e seminati. Furono brevi i miei giorni in mezzo a voi, e ancor più brevi le parole che ho detto. Ma se nei vostri orecchi la mia voce svanisse, ed il mio amore dileguasse nella vostra memoria, allora io tornerò; E con un cuore più ricco e labbra più obbedienti allo spirito vi parlerò ancora. Sì, tornerò con la marea, E sebbene la morte possa nascondermi, e il più grande silenzio avvilupparmi, cercherò ancora la vostra comprensione. Né cercherò inutilmente. Se ciò che ho detto è verità, essa dovrà rivelarsi con voce più chiara, e con parole più affini ai vostri pensieri. Io parto con il vento, popolo d'Orphalese, non affondo nel nulla; E se oggi non è l'adempimento dei vostri bisogni e del mio amore, sia questa una promessa per un altro giorno. Nell'uomo mutano i bisogni, non l'amore, né il desiderio che l'amore li soddisfi. Sappiate, tuttavia, che dal grande silenzio io tornerò. La nebbia che all'alba s'allontana, lasciando i campi coperti di rugiada, si solleva e s'addensa in una nuvola per poi cadere in pioggia. Non sono stato diverso dalla nebbia.
(IL PROFETA - GIBRAN) | |
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