PENSIERO TAO DI OGGI 04 GENNAIO 2014

Titolo: PENSIERO TAO DI OGGI 04 GENNAIO 2014 Sab Gen 04, 2014 6:17 am

La solitudine è per lo spirito ciò che è il cibo per il corpo.

Ospite

Il pensiero di oggi mi fa pensare a quello che dice Pascal sull'incapacità degli uomini di stare con se stessi per entrare in rapporto con il loro spirito e sulla loro tendenza a disperdersi in mille attività pur di non affrontare - nel silenzio - il problema della propria condizione esistenziale. In particolare mi viene in mente questa frase: Il silenzio è la più grande persecuzione, ma i santi hanno taciuto.
Spiritualità occidentale e spirituale orientale in certi casi si intrecciano profondamente. Anzi, quando si tratta di vera spiritualità, credo che non ci sia contrasto tra le due. Vero, Luna?

Titolo: Re: PENSIERO TAO DI OGGI 04 GENNAIO 2014 Sab Gen 04, 2014 7:57 am

Verissimo emmina Smile

quando si tratta di spiritualità non ci sono divisioni, perché la spiritualità è una, così come la Divinità è una...siamo noi uomini che, sempre per egoismo, creiamo le differenze per imporci sugli altri. Smile

Grande la tua riflessione sul pensiero tao di oggi, con la filosofia di Pascal Wink

grazie emmina Smile

Ospite

Ma grazie a te per queste sollecitazioni. Smile

Titolo: Re: PENSIERO TAO DI OGGI 04 GENNAIO 2014 Sab Gen 04, 2014 8:07 am

Sai che cosa mi è piaciuto soprattutto della tua riflessione? il fatto che hai colto l'essenza positiva della solitudine e non l'accezione negativa, che le viene attribuita nella quotidianità...Questo conferma il tuo grande cambiamento interiore in atto. Bravissima!!!

Ospite

Grazie, Luna. La verità che io ho sempre amato la solitudine, fin da piccola, pur essendo una bambina spesso - non sempre e non con tutti- anche molto socievole. Negli ultimi anni tutto è cambiato. Ora, come hai detto tu, cerco di riappropriarmi di quello che ho perduto e di vincere le mille paure che la vita mi ha regalato. A proposito, il nome di mia madre significa "forte e potente". Ti ricordi, tu mi hai suggerito di invocare la santa di cui lei portava il nome. Un caso? Wink

Titolo: Re: PENSIERO TAO DI OGGI 04 GENNAIO 2014 Sab Gen 04, 2014 9:59 am

E qui ancora ribadisco...il caso e le coincidenze non esistono Wink

Titolo: Re: PENSIERO TAO DI OGGI 04 GENNAIO 2014 Sab Gen 04, 2014 10:01 am

La solitudine è una sofferenza, ma anche una risorsa, come cantava Gaber (la CANZONOMANZIA mi pervade Rolling Eyes

) “La solitudine non è mica una follia, è indispensabile per star bene in compagnia”: coltivare il dialogo interiore, prendere coscienza del sé più autentico, diventa una forma di autoterapia. Come diceva, infatti, Madre Teresa di Calcutta “La malattia più grave non è la lebbra o il cancro, ma la sofferenza dovuta al sentirsi trascurati, abbandonati e soli” che ha maturato questa convinzione in una vita tutta spesa contro la malattia e la povertà. Leggere la solitudine (e le sue sofferenze) può aiutare a capire cosa desideriamo o ci aspettiamo dagli altri e offrirci una prospettiva nuova da cui guardare all'intimità, all'amicizia, all'amore. Ecco perchè la solitudine non è soltanto una carenza, ma può rappresentare una risorsa, a disposizione del singolo, per ritrovare una sua identità di fondo, anche in una società difficile come l'attuale. A questo punto, diventa spontaneo chiedersi se la solitudine sia un'epidemia contemporanea oppure un’ esperienza universale, un “rischio” che si corre per il fatto stesso di esistere? Che differenza c'è tra l'essere soli e il sentirsi soli? Perchè oggi si è attratti da chi compie grandi imprese solitarie (eremiti, navigatori, cultori di sport estremi, ecc.), mentre si teme la solitudine in una vita quotidiana, pur densa di rapporti e di bagni di folla? La risposta è anche altrettanto spontanea, perché la solitudine è la capacità di stare bene con se stessi, di coltivare il dialogo interiore, di prendere coscienza del “sè più autentico”. Saper stare da soli ci aiuta a stare meglio con gli altri, perchè si ha qualcosa da offrire e da scambiare.
Altrimenti nei rapporti si rischia di essere troppo dipendenti ed opprimenti, troppo ansiosi di contatti e di conferme affettive. Tuttavia, degli altri abbiamo un gran bisogno e il deficit di rapporti soddisfacenti è dietro l'angolo della vita di ognuno, anche di chi ha un'agenda molto fitta di impegni o di un adolescente che si sente incompreso dai genitori. Per questo, gli psicologi distinguono tra una SOLITUDINE AFFETTIVA e una SOLITUDINE SOCIALE. I sintomi della prima sono l'ansia da separazione, il senso di abbandono e di vuoto, di grande vulnerabilità ed impotenza. E' la paura di non farcela di fronte agli impegni ordinari della vita. Qui il sentirsi soli può essere la conseguenza della perdita di una persona cara, ma può anche essere dovuto a una privazione di attaccamento tipica di un'infanzia infelice. La SOLITUDINE SOCIALE si esprime invece nella difficoltà a collocarsi nella società, per cui ci si sente fuori posto, non accettati e riconosciuti, o addirittura esclusi e rifiutati dagli altri. Queste carenze possono in parte essere compensate da strategie personali e terapie capaci di riconciliare l'individuo con il sè ultimo. Il bisogno di solitudine, quando si inizia il proprio viaggio alla scoperta di se stessi e della vita, è un fatto inevitabile, proprio perché la ricerca spirituale, nella sua essenza, è totale accettazione e sperimentazione della natura solitaria del nostro essere. Quando entriamo in noi stessi scopriamo che la solitudine è la realtà stessa della nostra coscienza e che solo grazie a ciò è possibile l'esistenza della vera libertà e del vero amore. Chi non è in grado di sopportare la propria solitudine non può essere libero e pertanto non può nemmeno amare. Per amare bisogna saper essere soli interiormente, altrimenti si finirà sempre per dipendere o a possedere, ma per poter incontrare e godere la propria solitudine bisogna, più d’ogni altra cosa, desiderare la totale libertà. Essere soli non significa però ritirarsi su un monte o rinchiudersi in casa e non vedere più nessuno. La solitudine di cui parlo io e di cui parla il pensiero tao di oggi è una solitudine interiore, è una condizione in cui la nostra coscienza non è più compromessa ed identificata alle spinte del desiderio condizionato, dell'ambiente e della società. Solo quando la nostra coscienza diviene capace di scegliere e agire unicamente in base alla sua “legge interna”, alla sua profonda, intima e personale percezione del bene, un individuo può essere considerato libero. La “legge interna” della nostra coscienza non è qualcosa che si possa conoscere, ma è unicamente un qualcosa che accade quando gettiamo tutte le catene che ci vincolano al pensiero di massa e al bisogno di appartenenza. La nostra “legge interna” inizia a guidarci unicamente quando cominciamo a relazionarci all’esistenza attraverso un’azione totale frutto di una totale apertura e sensibilità a ciò che vive e accade nel presente. Per una vita intera ci hanno insegnato cosa pensare, cosa sentire, come comportarci, chi rispettare e chi escludere. La nostra falsa educazione insegna ai bambini, sin dal loro primo anno di età, ad essere ipocriti, codardi, dipendenti dal giudizio degli altri, da logiche di premio e punizione, a non avere fiducia in se stessi, e a ricercare sempre e comunque una figura di riferimento, un ancora a cui aggrapparsi, un'autorità...Comprendere la propria solitudine può aiutare a conoscere veramente se stessi , a capire che cosa ci aspettiamo dagli altri e dai nostri rapporti con loro, e può offrire una prospettiva nuova da cui guardare ciò che circonda.

Moderatore Messaggi : 6416 Data d'iscrizione : 07.07.11 Età : 48

Cara Dolcissima ed Emmina buongiorno Wink

e buongiorno a tutto il forum..
io non riesco a citare grandi personaggi,ne a parlare in maniera cosi saggia ma una cosa la voglio dire...
Per la prima volta(non so cosa mi stia succedendo scratch

) ho capito cosa si intende per solitudine...cosa te dolcissima hai sempre cercato di dire....e non ci crederai ma concordo anche con questo pensiero di oggi..
Si ha bisogno della solitudine interiore per capire chi siamo,cosa vogliamo,per riappropriarci della nostra vita e non ci crederete ma da quando mi sono ripresa e non sto piu con il mio "amico" Wink

mi sento libera dentro....non e' da tanto che provo cio,perche fino a qualche settimana fa piangevo chiudendomi,invece adesso se piango e' diferente e comunque pian piano sto sempre meglio...
Comunque ritornando al pensiero di oggi....si, bisogna prima passare attraverso un periodo di solitudine interiore,(non come finalmente ho capito di solitudine dal resto del mondo che e' cosa diversa!!!!! ci sono arrivata finalmente!!!!!),per poter poi stare bene con gli altri e forse ci leghiamo qui al bisogno di amarsi per poter poi amare (in senso generale naturalmente....amore generale non solo di coppia)
Spero di essermi spiegata scratch

Io quando parlo sono piu terra terra Laughing

Titolo: Re: PENSIERO TAO DI OGGI 04 GENNAIO 2014 Sab Gen 04, 2014 1:09 pm

(c'è arrivata finalmente...meglio tardi che mai Laughing

)

Titolo: Re: PENSIERO TAO DI OGGI 04 GENNAIO 2014 Sab Gen 04, 2014 1:10 pm

Brava giadina, continua così....anche perché se no, ti ricordo che il tuo naso è sempre preda delle mie manine Wink

Moderatore Messaggi : 6416 Data d'iscrizione : 07.07.11 Età : 48

Purtroppo dolcissima io capisco le cose soltanto attraverso i dolori....ma questo e' normale perche solo cosi si capiscono gli errori e non quando tutto va bene.
Il mio naso? Evil or Very Mad

e cosa altro mi deve succedere? te non parli mai a sproposito....l'ultima volta che hai minacciato il mio naso, il morso me lo sono preso ed ancora fa male tanto male diamine (scusami ho avuto un attimo di nostalgia)ma vado avanti cercando appunto di trarre il positivo da questa solitudine interiore necessaria per me.
Ho bisogno di questa liberta per ricostruirmi...

ps: mi mancavano questi interventi,questi sfoghi,questi momenti di autoanalisi costruttivi...forse questo anno non sara bello dal punto di vista affettivo,ma spirituale lo sara sicuramente

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