« Quando le persone si incontrano, spesso si stringono la mano e fanno la stessa cosa quando si lasciano, oppure si inviano un cenno di saluto da lontano. Significa dunque che istintivamente sanno che la mano è in grado di emettere delle correnti e anche di riceverne. Ecco perché è necessario vigilare particolarmente su ciò che si trasmette attraverso la mano. Se ci si deve salutare, è per farsi del bene a vicenda, per darsi reciprocamente qualcosa di buono, altrimenti è inutile. Per chi ha la coscienza risvegliata, un saluto è un gesto straordinariamente significativo e operante, tramite il quale si possono incoraggiare, consolare e vivificare le creature.
Gli scambi più potenti e più benefici non sono necessariamente quelli che si fanno avvicinandosi fisicamente. Si può mettere molto amore e molta luce nel gesto di una mano e nello sguardo che lo accompagna. Allora, fate sì che la vostra anima partecipi al vostro saluto e vi partecipi anche il vostro spirito! È necessario che un saluto sia una vera comunione, che sia potente, armonioso e vivo. »
(Omraam Mikhaël Aïvanhov)