DolceLuna Team
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| Titolo: LE ALI DELLA PACE E DELLA LIBERTA’ Gio Apr 16, 2015 2:37 pm | |
| Perché anche la colomba è legata alla Pasqua e quindi al mito della rinascita? Facciamo un viaggio con la fantasia attraverso tre leggende, che ci daranno la risposta.LA RESURREZIONE DELLE COLOMBE SERVITE A CENA La Regina Teodolinda, sposa del re Agilulfo, era riuscita a creare nel Regno Longobardo un clima di tolleranza religiosa. Suo marito, per quanto indifferente allo spirito cristiano, aveva acconsentito ad invitare a corte il monaco irlandese Colombano, noto poi al mondo come San Colombano. Questi giunse a Pavia, capitale del regno, il venerdì santo del 612 d.C. accolto dal sovrano Agilulfo con apparente cordialità. I guai incominciarono a tavola, dove il Re, spezzando le prescrizioni ecclesiastiche del digiuno e comunque dall’astensione dalla carne, aveva fatto servire delle colombe allo spiedo, intimando all’ospite di servirsene, poiché non avrebbe tollerato rifiuti. Il monaco, però, per sua fortuna, riuscì a cavarsela con un “miracolo”. Infatti, gli bastò guardare le colombe ben arrostite ed infilzate sugli spiedi che queste cominciarono a rianimarsi, a muoversi e quindi a battere le ali per volare via. Agilulfo, capita l’antifona, non disse nulla, ma invitò di nuoco il monaco per il pranzo pasquale, offrendogli solo colombe di pasta di pane.ALBOINO E LO SCALTRO FORNAIO Anche questa leggenda viene collocata al tempo del Regno Longobardo, al tempo dell’assedio di Pavia. Siamo nel 570 d.C., il Re Alboino, vinta la resistenza dei Pavesi, si apprestava ad entrare in città. Subito dopo aver varcato le mura, il cavallo del re si impuntò e non volle proseguire il cammino. Il garzone di un fornaio, che aveva osservato la scena, uscì per aiutarlo e gli offrì una focaccia a forma di colomba, che il re apprezzò particolarmente. Nonostante l’insistenza del re, però, il garzone non volle accettare denaro, ma chiese che le colombe fossero sempre rispettate. Probabilmente il re non si rese conto di essere stato gabbato, perché tutte le vergini, che aveva preteso in sacrificio, dissero di chiamarsi Colomba…e Alboino, per ottemperare alla promessa fatta, si accontentò di cerimonie meno cruente.MIRACOLO A MILANO Anche Milano vanta la propria leggenda in fatto di colomba pasquale. Siamo ai tempi della battaglia di Legnano, che valse ai Milanesi l’indipendenza dalle mire di Federico Barbarossa. Due colombe avevano nidificato sul tetto della casa di una vedova che, nonostante le ristrettezze economiche in cui versava, non tralasciava mai di nutrire. Un giorno, le colombe videro la donna in lacrime, perché i suoi figli dovevano partire per la guerra. Impietosite, li seguirono e, giunte sul campo di battaglia andarono ad appollaiarsi il cima al Carroccio, incitando con la loro presenza, i Milanesi alla vittoria. Quando si sentirono sicure che i due giovani non avrebbero perso la vita e che il Barbarossa era stato battuto, ripresero la via di casa e tornarono dalla vedova, per rassicurarla sulla sorte dei figli. La donna, che stava impastando il pane, accolse felice le protette e per la gioia diede alla pagnotta la forma delle sue amiche colombe. | |
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