DolceLuna Team
Messaggi : 27214 Data d'iscrizione : 14.06.11 Età : 58 Località : Emilia - Romagna
| Titolo: 13 DICEMBRE 2015 Dom Dic 13, 2015 7:54 am | |
| PREGHIERA DI NATALEO EMMANUELO Emmanuel, tu sei il Dio con noi! Adoriamo il Dio della vita inginocchiamoci dinanzi al presepe contempliamo il divino mistero. Le antiche promesse sono avverate: questa è la tua fedeltà, o Dio, questo è il tuo amore per noi. È Natale nel mondo è Natale di vita di pace e di bontà. E Natale nel cuore di tutti ad ognuno la sua luce, ad ognuno la sua stella, tutti insieme a cantare:. O Emmanuel, tu sei il Dio con noi!
IMMAGINE DI NATALELA VEGLIA DI NATALEVEGLIA DI TORCHIAROLO Munizione introduttiva
Per un’antichissima tradizione i cristiani celebrano il mistero del Natale del Signore nel cuore della notte, ricordando il silenzio che tutto avvolse quando discese la Parola divina e la luce brillò dinanzi ai pastori che, mentre erano in veglia al loro gregge, accolsero il lieto annunzio della nascita del Salvatore. Anche noi siamo riuniti per celebrare il mistero del Natale del Signore: mistero della luce che brilla nelle tenebre, della Parola fatta carne, del Pane disceso da cielo. Prima dell’Eucarestia, in un breve ma intenso momento di preghiera, siamo invitati a ricordare le profezie che hanno annunziato il Messia promesso, le preghiere che lo hanno invocato. Prima di cantare l’inno degli Angeli sarà cantato l’annunzio della nascita del Signore nella pienezza dei tempi con l’antico testo della Kalenda. Quest’annunzio ci ricorderà che Cristo, Redentore dell’uomo, è il centro del cosmo e della storia.
LE PROMESSE DEL MESSIA
Tutti: Venite adoriamo il Re Signore, che sta per venire!
Dal libro della Genesi In quei giorni, Giacobbe chiamò i figli e disse: «Radunatevi, perché io vi annunzi quello che vi accadrà nei tempi futuri. Radunatevi e ascoltate, figli di Giacobbe, ascoltate Israele, vostro padre! Non sarà tolto lo scettro da Giuda né il bastone del comando tra i suoi piedi, finché verrà colui al quale esso appartiene e a cui è dovuta l'obbedienza dei popoli.
Tutti: Venite adoriamo il Re Signore, che sta per venire!
Dal libro del profeta Isaia In quel giorno, un germoglio spunterà dal tronco di Iesse, un virgulto germoglierà dalle sue radici. Su di lui si poserà lo spirito del Signore, spirito di sapienza e di intelligenza, spirito di consiglio e di fortezza, spirito di conoscenza e di timore del Signore. Si compiacerà del timore del Signore. Non giudicherà secondo le apparenze e non prenderà decisioni per sentito dire; ma giudicherà con giustizia i miseri e prenderà decisioni eque per gli oppressi del paese.
Tutti: Venite adoriamo il Re Signore, che sta per venire!
Dal libro del profeta Michea E tu, Betlemme di Efrata così piccola per essere fra i capoluoghi di Giuda, da te mi uscirà colui che deve essere il dominatore in Israele; le sue origini sono dall'antichità, dai giorni più remoti. Perciò Dio li metterà in potere altrui fino a quando colei che deve partorire partorirà; e il resto dei tuoi fratelli ritornerà ai figli di Israele. Egli starà là e pascerà con la forza del Signore, con la maestà del nome del Signore suo Dio.
Tutti: Venite adoriamo il Re Signore, che sta per venire!
Dal libro del profeta Sofonia Gioisci, figlia di Sion, esulta, Israele, e rallegrati con tutto il cuore, figlia di Gerusalemme! Il Signore ha revocato la tua condanna, ha disperso il tuo nemico. Re d'Israele è il Signore in mezzo a te, tu non vedrai più la sventura.
Tutti: Venite adoriamo il Re Signore, che sta per venire!
Guida - Esaltiamo i titoli messianici di Gesù con l’ardente invocazione: essi ci preparano ad accogliere Dio che si fa uno di noi in Maria. Ad ogni invocazione, unendoci alla preghiera dei giusti cantiamo: Maranatha, maranatha,vieni, vieni, Signore Gesù
O Sapienza, che esci dalla bocca dell’Altissimo, ti estendi ai confini del mondo, e tutto disponi con soavità e con forza: vieni insegnaci la via della saggezza. Maranatha, maranatha,vieni, vieni, Signore Gesù
O Germoglio di Iesse, che ti innalzi come segno per i popoli: vieni a liberarci, non tardare. Maranatha, maranatha,vieni, vieni, Signore Gesù
O Re delle genti, atteso da tutte le nazioni, pietra angolare che riunisci i popoli in uno, vieni, e salva l’uomo che hai formato dalla terra. Maranatha, maranatha,vieni, vieni, Signore Gesù
O Astro che sorgi, splendore di eterna luce e sole di giustizia: vieni ed illumina chi siede nelle tenebre e nell’ombra della morte. Maranatha, maranatha,vieni, vieni, Signore Gesù
O Emmanuel, nostro re e legislatore, speranza e salvezza dei popoli: vieni a salvarci, o Signore nostro Dio. Maranatha, maranatha,vieni, vieni, Signore Gesù
Con un breve testo tratto dagli antichi racconti del Natale di Cristo, rievochiamo il silenzio e l’attesa di tutto il creato per la nascita del Salvatore.Nel più grande silenzio, in quel momento si sono fermate, tremanti, tutte le cose: infatti, cessarono i venti non dando più il loro soffio, non s’è più mossa alcuna foglia degli alberi, non s’è più udito alcun rumore di acqua, non scorsero più fiumi, non ci fù più il flusso del mare, tacquero tutte le fonti d’acqua, non risuonò più alcuna voce umana; c’era un grande silenzio. In quel momento, lo stesso polo cessò l’agile movimento del suo corso. Le misure delle ore erano quasi tramontate. Con timore grande, tutte le cose tacevano stupite, mentre noi eravamo nell’attesa della venuta della maestà, del termine dei secoli. Mentre il silenzio avvolgeva ogni cosa e la notte era a metà del suo corso, la Tua parola onnipotente, o Signore, venne dal tuo trono regale. E nella notte rifulse la grande luce.
Nel nome del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo. Amen
La grazia, la pace e l’amore del Cristo che viene sia con tutti voi. E con il tuo spirito
Fratelli e sorelle, è il tempo della gioia, dono dello Spirito Santo: il Salvatore del mondo, atteso da tutti i popoli, si è incarnato nella Vergine Maria per opera dello Spirito. Oggi è nato! Tutta la creazione è percorsa dal lieto annunzio che è un Vangelo per tutti! Ascoltate: Trascorsi molti secoli da quando Dio aveva creato il mondo e aveva fatto l’uomo a sua immagine; e molti secoli da quando era cessato il diluvio e l’Altissimo aveva fatto risplendere l’arcobaleno, segno di alleanza e di pace; ventun secoli dopo la nascita di Abramo, nostro padre; tredici secoli dopo l’uscita di Israele dall’Egitto sotto la guida di Mosè; circa mille anni dopo l’unzione di Davide quale re di Israele; nella settantacinquesima settimana, secondo la profezia di Daniele; all’epoca della centonovantaquattresima Olimpiade; nell’anno 752 dalla fondazione di Roma; nel quarantaduesimo anno dell’impero di Cesare Ottaviano Augusto, mentre su tutta la terra regnava la pace, nella sesta età del mondo, Gesù Cristo, Dio eterno e Figlio dell’eterno Padre, volendo santificare il mondo con la sua venuta, essendo stato concepito per opera dello Spinto Santo, trascorsi nove mesi, nasce in Betlemme di Giuda dalla Vergine Maria, fatto uomo. Oggi è il giorno della nascita di nostro Signore Gesù Cristo secondo la natura umana. Celebriamo dunque il Natale del Signore, esordio della nostra redenzione. Rallegriamoci tutti e, uniti ai cori celesti cantiamo l’inno degli Angeli: Gloria . . . Durante l’inno parte una fiaccolata, con a capo il celebrante con il simulacro di Cristo, verso la chiesa per continuare la celebrazione eucaristica. Arrivato sul presbiterio incensa la mensa, dopo averla venerata con il bacio, e Gesù bambino.
PREGHIERA A GESÙ BAMBINO
I ministri, prima di rientrare in sacrestia, si fermano per qualche istante silenziosamente dinanzi all’immagine di Gesù bambino. Il celebrante, poi, recita la preghiera e impartisce la benedizione con l’immagine di Gesù bambino.
Gesù Salvatore, nuovo sole che sorgi nella notte di Betlemme, rischiara la nostra mente, riscalda il nostro cuore, perché comprendiamo il vero e il bene come splende ai tuoi occhi, e camminiamo nel tuo amore. Il tuo Vangelo di pace giunga fino ai confini della terra, perché ogni uomo si apra alla speranza di un mondo nuovo. Venga il tuo regno Signore! T - Amen.
NEL GIARDINO DEGLI ANGELI BAMBOLE - Oh povera Lily!- E l'elegante figurina bionda si precipitò ai piedi di un grande sedile di granito per raccogliere una bambola che aveva in quel momento visto cadere. Ma appena la padroncina l'ebbe rialzata, si avvide che il viso di porcellana della bella e sventurata damigella Lily,cadendo sulla ghiaia del giardino si era rotto in minutissimi pezzi. Una signora che stava leggendo seduta li presso, al grido ed al rumorealzò il capo e voltandosi a guardare il piccolo disastro esclamò : - L'hai già rotta? Ma brava, ogni giorno una bambola nuova!- - L'avevo posata sul sedile di pietra, ed é caduta.... - - guarda, zia.... la mia povera Lily... - mormorò la ragazzina avvicinandosi alla signora. - Zia! - disse più forte vedendo che quella s'era rimessa a leggere e non le dava retta, poi impazientita tirandola per la manica e scuotendola: - zia!- La signora alzò gli occhi dal libro, e severa: - Leda! te l'ho già detto che quando leggo non voglio essere disturbata ! - ma poi vedendo la nipotina con le lacrime agli occhi, chiese con voce addolcita: - Piangi per la bambola? non è poi gran male ! le faremo rimettere la testa nuova. - S'è rotto anche il braccio - - Ne compreremo un' altra, ma non piangere per così poco.- E vedendo che la bambina rimaneva mortificata. - Vuoi comprarla oggi ? - chiese accarezzandola , - va, a cambiarti il vestito allora che è sudicio d'erba e di mota.... fa presto che poi usciamo. Ma la bambina non si moveva, e la signora mettendole una mano sotto al mento e alzandole il viso lagrimoso: - Non pianger più, - disse con un sorriso, - vieni in casa con me, di Lily ne compreremo un'altra, ce ne sono tante! E la zia compiacente alzandosi chiuse il libro con un sospiro e con la nipotina per mano s'avviò verso la villa. - Come la vuoi ? - domandò per di vagarla mentre traversavano il viale. - Bella, zia, tanto bella - La piccola Leda, già consolata, saltando e trascinando quasi la signora per far più presto. - Voglio che abbia gli occhi neri e i capelli biondi come l'oro vero,voglio sia alta alta e tutta vestita di seta. In gentile contrasto della bimba ricca e felice che sapeva discernere una bambola bella da un'altra più bella ancora, potrei raccontare di una piccola contadina che non aveva mai posseduto nè visto una bambola. Quando gliene regalarono una, vedendola si mise a piangere dalla gioia,e appena l'ebbe tra le braccia la strinse forte sul cuore.Dopo la contemplò minuziosamente, e poi per paura di sciuparla la mise nel cassettone contentandosi di porre le labbra vicino al buco della chiave chiamandola con dolci nomi e mandandole dei baci, raggiante di felicità. Eppure quella bambola non era né bella, nè ben vestita. Aveva il viso di cartapesta appena ricoperta di cera e abbondantemente soffuso di rosso sulle goto, gli occhi che guardavano il naso,i capelli di stoppa fermati poco più in su della fronte da una strisciolina di carta dorata. Una povera e stretta camicia di lana rossa tutta sfilacciata copriva le braccia disuguali e le gambe ripiene di stoppa, ma il corpo non l'avevano trovato degno nemmeno di quella poichè era imbottito di Nono....Ed ora, mia piccola amica, che diresti s'io volessi fare il confronto della superba bambola vestita di seta, con quella umilissima coperta dalla camiciuola di lana rossa?Sì, perchè io so una cosa sola: che la bambina ricca era molto.... molto capricciosa e anche se avesse avuto il giocattolo più bello e costoso di questo mondo non sarebbe stata contenta, mentre la piccola contadina non avvezza al lusso ed alla ricchezza era felice di qualunque regalo e sapeva conservarlo. E allora quale bambola avrà portato nei piccoli cuori delle due bambine una gioia più viva e durevole? Quella vestita di seta e coi capelli d'oro forse? No: invero quella cogli occhi storti... coi poveri ricci di stoppa sostenuti dalla stria di carta...
POESIA DI NATALEPACELa PACE, cantata dagli Angeli a Betlemme nella Notte Santa, sia il dono più bello di Gesù, celebrato ancora una volta nel suo NATALE, alle nostre coscienze e alle nostre famiglie. | |
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