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| Titolo: DUE ANNI FA ATTENTATO A PARIGI AL SETTIMANALE SATIRICO “CHARLIE HEBDO” Dom Gen 08, 2017 3:16 pm | |
| Il 7 Gennaio 2015 si è verificato il primo degli attentati che sconvolsero Parigi. Nell'attentato sono morte dodici persone e undici sono rimaste ferite. Si è trattato dell'attentato terroristico col maggior numero di vittime in Francia dopo l'attentato multiplo del 13 novembre 2015 al teatro Bataclan, allo Stade de France e a tre ristoranti parigini, in cui hanno trovato la morte 130 persone, la Strage di Nizza sulla Promenade des Anglais con 87 morti e 302 feriti e l'attentato a Vitry-Le-François del 18 giugno 1961 per opera dell'Organisation armée secrète durante la guerra d'Algeria, che causò 28 morti. Dopo il primo attentato, il 9 gennaio un complice degli attentatori si è barricato in uno dei supermercati della catena kosher Hypercacher a Porte de Vincennes, prendendo alcuni ostaggi e uccidendo quattro persone. Durante gli eventi seguenti all'attentato sono morte in totale otto persone: i due responsabili, il complice di Porte de Vincennes, quattro ostaggi di quest'ultimo e una poliziotta, portando così il totale a venti morti. L'attentato è stato rivendicato da Al-Qāʿida nella Penisola Arabica (o Ansar al-Sharia), branca yemenita dell'organizzazione stessa. Ricordiamo brevemente i fatti. Il 7 gennaio 2015, intorno alle 11:30 del mattino, due individui mascherati e armati di AK-47 sono entrati negli uffici del giornale, dichiarandosi affiliati di Al-Qaeda e intimando alla disegnatrice Corinne Rey, tenuta in ostaggio e poi rilasciata, di immettere il codice numerico per entrare nella sede di Charlie Hebdo. Hanno poi aperto il fuoco contro i dipendenti, sparando svariati colpi e gridando in lingua araba Allāhu Akbar ("Allah è grande") e causando dodici vittime. Successivamente sono fuggiti a bordo di una Citroën C3 di colore nero dopo aver ucciso Franck Brinsolaro, un poliziotto responsabile della sicurezza del giornale. Alla Boulevard Richard-Lenoir si sono imbattuti in un veicolo della polizia, sparandogli e uccidendo con un colpo alla testa un poliziotto ferito a terra, il brigadiere Ahmed Merabet, quarantaduenne di religione musulmana, sposato e padre di due figli. Nei pressi della Porte de Pantin hanno rubato un veicolo a un civile, affermando di essere due terroristi della cellula yemenita di Al Qaeda. La Citroën è stata abbandonata all'incrocio tra la Rue de Meaux e l'Avenue Secrétan nel XIX arrondissement di Parigi. Ricordiamo le 12 vittime:
Stéphane Charbonnier (Charb), direttore e disegnatore del Charlie Hebdo; Jean Cabut (Cabu), vignettista; Georges Wolinski, vignettista; Bernard Verlhac (Tignous), vignettista; Philippe Honoré, vignettista; Mustapha Ourrad, curatore editoriale; Elsa Cayat, psichiatra e giornalista; Bernard Maris, economista professore all'Università di Parigi; Michel Renaud, fondatore del festival Rendez-vous du Carnet de voyage; Frederic Boisseau, addetto alla manutenzione; Ahmed Merabet, agente di polizia in servizio nell'XI arrondissement di Parigi; Franck Brinsolaro, ufficiale del servizio di protezione, guardia del corpo di Charb.
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