nuove strade

Oggi non è un giorno facile e per me non è un momento facile, perchè sento che il mio percorso di cambiamento passa in un momento cruciale, difficilissimo.
Sono davvero molto triste, fiaccata dagli eventi e capisco che il prossimo passo, molto difficile, è cercare di non lasciarmi andare, di non lasciarmi morire, ma di essere io stessa l'àncora di me stessa.
è difficile perchè mi sembra, ancora un volta, di aver disperso energie in qualcosa che si è rivelato solo deludente e distruttivo e vorrei davvero capire, vorrei davvero cambiare questa modalità della mia esistenza che sembra incoercibile.
Ma non so da dove cominciare, perchè quando amo una cosa o una persona io non posso non dare tutto, non riesco a porre un freno... forse è questo che dovrei cambiare?
Mi viene da disperarmi perchè, davvero, non capisco perchè ogni volta che c'è una cosa bella, viva e vera nella mia vita, qualcosa o qualcuno me la debba strappare.
Io provo ad andare avanti, e sicuramente sono cambiata perchè ho più fiducia in me stessa, ma sono tanto stanca. Mi sembra a volte che per quanto io cambi e cerchi di costruire qualcosa di buono per me e per le persone che mi stanno intorno, che siano castelli di carte che poi vengono inevitabilmente buttati giù dal vento. E io poi, tenacemente, provo a ricostruire su quelle macerie. Ma riuscirò mai a costruire qualcosa di stabile o deve essere tutto necessariamente provvisorio? Perchè non riesco ad uscire da questo stato di eterna adolescenza e a trovare un lavoro e una persona seria, che possa amare maturamente ed essere ricambiata? Quanti anni ancora devo passare in questo limbo in cui sono un'eterna ragazzuccia?
Io vorrei che il prossimo cambiamento fosse davvero smettere di logorarmi e di farmi consumare da tutto e da tutti e davvero usare le mie energie per me stessa. Non è egoismo, è che voglio solo coltivare le cose belle che ho per cui non smetto di ringraziare il cielo, quelle che rimangono in piedi dopo ogni tempesta.

l'ultimo post era stato scritto in un momento di grande insofferenza, perchè a volte mi sento ancora come se qualcosa bloccasse la metamorfosi che dovrebbe portarmi a diventare da bruco a farfalla.
E non capisco bene da cosa derivi questo blocco (dalle circostanze? da me stessa? e se deriva da me stessa da cosa?) e questo mi porta un po' a perdermi d'animo.
Ed effettivamente sono ben consapevole che ora i fattori "esterni" sono ancora in evoluzione, che se mi si guarda dal di fuori non ci sono grandissimi cambiamenti.
Quello su cui vorrei soffermarmi ora è un mio cambiamento tutto interiore che, ovviamente, risalta ancora meno.
La cosa positiva di cui mi sono accolta ultimamente- anche attraverso il confronto quotidiano con P., che è il pessimismo cosmico fatto persona- è che non tollero più i pensieri mesti gratuiti e i loop di negatività e di ansia.
Sono contenta del fatto che nella mia giornata i "grazie" sia diventati più degli "uffa". Forse deriva dal fatto che mi voglio un pochino più bene, che guardo tante cose che prima apparivano scontate con nuovi occhi.
Forse questo deriva dal fatto che in questo anno ho recuperato il mio rapporto con la preghiera, che è diventato un momento importantissimo della mia giornata.
Anche i "blocchi" di cui parlavo sopra comportano umanissimi momenti di frustrazione, non voglio che quei pensieri si trattengano nella mia mente e mi impediscano di lavorare, di progredire, di sorridere ringraziando il Cielo per le cose belle che mi ha donato.
L'altra sera mi è venuto spontaneo chiedere a P. "ma tu non pensi mai a una cosa bella?" perchè, ecco, a me capita sempre più di cercare di evitare i loop di preoccupazioni, ma di pensare a queste cose belle e ringraziare Dio per avermi fatto provare certe e esperienze o aver portato certe persone nella mia vita.

oggi è una giornata un po' "svogliata", sarà che si avvicina il weekend, o sarà l'influenzone appena passato.
Quindi mi sono dedicata a pensare un po' a me stessa e mi sono ricordata che quando ero più piccola, indicativamente tra le medie e il liceo, facevo spesso delle liste di propositi, buttando giù le cose che volevo cambiassero di me.
Ripenso a quel momento con grande tenerezza, perchè a distanza di molti anni mi rendo conto come tante delle cose che desideravo tanto cambiare siano sbocciate piano piano nella mia vita e ora sono una parte quasi scontata di me. E spero, tra molti anni, di poter sorridere allo stesso modo, pensando a come siano realizzati e consolidati piano piano i cambiamenti che stanno accadendo ora.
Penso anche che è vero che certi fiori sbocciano su rami a cui non avevo dato nessuna importanza e la cosa mi stupisce e mi rassicura allo stesso tempo.
Ad esempio, ora penso che Natale è vicino e presto starò molto tempo con la mia famiglia, con cui (nonostante qualche momento di naturale incomprensione) ho riscoperto un legame fortissimo di amore e gratitudine e la cosa mi rende felice.
Una cosa che mi piacerebbe poter fare è un po' un riappropriarmi di certe cose belle del mio passato, cioè di tante doti o passioni che avevo quando ero più piccola e che poi ho smesso di coltivare per mancanza di tempo o di cui mi sono quasi dimenticata.