Rito Massonico nato dalla definitiva fusione dei riti già confederati di Memphis e di Misraim, avvenuta nel 1899, ma già fin dal 1881 preparata dal Gran Maestro Giuseppe Garibaldi. Sul contenuto e sulla struttura del rito è opportuno citare il Rituale dei Gradi simbolici della Massoneria di Memphis e Misraim di F. Brunelli: "I 95 gradi del R. debbono essere considerati come un deambulatorio in cui riposano i vecchi gradi massonici che non sono più praticati, e non una scala di valori. Il Rito è un’opportunità di studio e di approfondimento di tutte le correnti che sono esistite nella Massoneria dalla sua costituzione ad oggi, ed altresì un’opportunità di realizzare praticamente la comprensione del Gran Segreto e la sua realizzazione" (R. Ambelain). Le Logge del Rito lavorano alla Gloria del Sublime Artefice dei Mondi od Alla Gloria del Grande Architetto dell’Universo (Art. 17 Gr. Cost.). "Il Rito è deista e spiritualista, il che esige la credenza nell’immortalità dell’anima, od almeno, in una certa perennità postuma per questa. Qui si arresta la dogmatica del Rito, che non è legato e non dipende da alcuna religione particolare e lascia ogni suo membro in una piena e totale libertà di opinione" (Art. 19 Gr. Cost.). I gradi di istruzione conferiti dal Rito sono divisi in tre serie che costituiscono: Dal 1° al 3° grado la Massoneria simbolica; dal 4° al 33° grado la Massoneria cabalistica, con gradi in buona parte coincidenti con quelli del R.S.A.A.; dal 34° al 66° grado la Massoneria ermetica e dal 67° al 90° la Massoneria alchemica od occulta. Questi sono gradi ispirati alle più diverse origini, da quelle egiziache, che rimandano all’esoterisno solare ed al culto misterico di una divinità ctonia, oltre che a prospettive persiane. Alcuni rivelano reminescenze vediche, mentre altri presentano uno sfondo cabalistico. I gradi dal 91° al 95° sono da considerarsi amministrativi o carismatici. Alla guida del Rito vi è un Sovrano Gran Maestro, denominato anche Gran Commendatore e Gran Hyerophante Generale, cui sono riservati il 96° ed il 97° grado, una particolare carica non elettiva ma trasmessa solo iniziaticamente e con validità vitalizia. Lo Hyerophante è il padre e l’istruttore dei suoi figli spirituali. Egli non dipende da essi, poiché non sono i figli che eleggono i loro genitori. I suoi diretti collaboratori, titolari degli ultimi gradi dal 91° in poi, hanno il potere di iniziazione individuale al di fuori di ogni tempio, e di tutte le officine, senati o consigli. Questo è il prezioso principio dell’iniziazione libera, che ha permesso la diffusione di altre grandi Fratellanze iniziatiche, quali il Pitagorismo ed il Martinismo. I suoi simboli particolari non mancano di interesse: vi si ritrovano da una parte il triangolo radiante, dall’altra l’ypsilon segreto dei pitagorici, così come il doppio quadrato (materia-spirito). I tre mondi sono simboleggiati da tre cerchi concentrici, mentre la Qabbalah è rappresentata dalla scala di Giacobbe, simbolo anche del Luz e delle Tavole della Legge. La corrente egizio-ellenica viene evidenziata dal dio Amon e dall’olivo sacro. I suoi Rituali tendono a purificare gli adepti, immettendoli in una vivificante atmosfera spirituale e ponendoli in relazione o in risonanza con i piani superiori alle debolezze umane, caricandoli delle grazie dell’Alto. É questo in fondo il solo, immenso, indicibile effetto della iniziazione verace: dare un senso alla vita, portare l’iniziato alla comunione con il cosmo, condurlo alla sua vera patria, quella celeste.