Nel libro della Genesi, è scritto che nel sesto giorno, dopo avere separato la terra dalle acque, creato il sole, la luna, le stelle, le piante egli animali, Dio disse: «Facciamo l'uomo a nostra immagine e a nostra somiglianza». L'universo è il corpo di Dio, un corpo che Egli anima con il suo Spirito. Allo stesso modo, l'uomo possiede un corpo, che è un riflesso dell'universo, e lo spirito che lo anima è una scintilla scaturita dallo Spirito divino. Dio non è perciò un monarca che troneggia lontano dalla nostra vista in un luogo inaccessibile, alla fine del cielo. Indubbiamente Egli è l'essere più impenetrabile, più irraggiungibile ma al tempo stesso Egli è il più vicino, poiché Egli è in noi. Esiste dunque tutto un lavoro che dobbiamo fare per sentire e vivificare in noi la sua presenza. Nulla è più prezioso della sensazione di essere abitato dal Signore: da quel momento, qualsiasi cosa accada, niente potrà intaccare la nostra certezza.
(Omraam Mikhaël Aïvanhov)