Operazione consistente nel trarre da enti, fra loro distinti, i loro caratteri comuni, in modo da definire ed istituire una teoria generale valida per tutti. Secondo Aristotele, l'intelletto è in condizione di astrarre le forme sensibili della materia proprio come la ceralacca assume l'impronta di un sigillo privo del ferro e dell'oro che lo compongono. Invece la soluzione empiristico-nominalista di Locke esclude l'esistenza di idee quali quella generica di "uomo", insistendo sulla funzione simbolica delle parole. Per certi critici della Massoneria, il suo frequente ricorso ai simboli è conseguenza della sua incapacità di astrazione, qualità al contrario decisamente distintiva della tradizione giudaica.