Denominazione di alcune sette protestanti di origine nord-americana, i cui fedeli credono in una prossima venuta di Cristo sulla terra. Il predicatore battista William Miller (1782-1849) nel 1831 cominciò ad annunciare a Dresden (Massachussetts) l’imminente ritorno di Cristo. Citando il testo di Daniele (8, 14) «Fino a 2500 ore e mattine; quindi si renderà giustizia al santuario», ed interpretando quel numero come gli anni trascorsi dal ritorno di Esdra a Gerusalemme (457 a.C.) egli indicò la data della prossima parusia fra il 21.3.1843 ed il 21.3.1844. Il mancato evento allontanò da lui numerosi seguaci, ma con l’aiuto della visionaria Ellen Goulden White, il Miller spiegò al gruppo rimastogli fedele che nel 1844 Cristo avrebbe avviato il giudizio annunciato da Pietro (I Pietro 4, 17) contro il peccato del mondo, dopo di che sarebbe venuto per eseguire la condanna. Poiché uno dei peccati più gravi commessi dalla cristianità sarebbe la sostituzione della festività del sabato con la domenica, dal 1860 il gruppo si chiamò Seventh-Day Adventists (Avventisti del settimo giorno). Essi respingono il battesimo dei bambini, celebrano la commemorazione dell’ultima cena (nel rito riformato) ogni tre mesi, rifiutano la carne, gli alcolici ed il fumo. Svolgono una vasta attività missionaria, e contano nel mondo circa 12.500 comunità, con oltre un milione di fedeli. Altri gruppi di Avventisti separatisi dal ceppo originario hanno portato alla costituzione di altre sette, formatesi negli Stati Uniti nel corso del XIX secolo, ovvero: Advent Christians (Avventisti Cristiani), Church of God (Chiesa di Dio), The Life and Advent Union (Unione della vita e dell’avvento), Churches of God in Christ (Chiese di Dio in Cristo), ecc.