« È inutile e anche pericoloso impegnarsi sul cammino spirituale fino a che non si è compreso quanto la natura inferiore dell’uomo sia coriacea e difficile da domare, e quanta vigilanza, perseveranza, umiltà e abnegazione siano richieste per compiere il lavoro su di essa. Avendo trovato un insegnamento spirituale, troppe persone si illudono che a partire da quel momento progrediranno rapidamente: leggeranno qualche libro, faranno qualche esercizio di concentrazione, di meditazione, e ben presto si vedranno i risultati. Purtroppo non è così: la padronanza della vita psichica è molto più difficile di quanto si creda! Esiste sicuramente in ogni essere umano questa capacità di rinnovamento, di rigenerazione, di divinizzazione, ma si tratta di un processo molto lento, e ciò che ognuno può realizzare in questa esistenza dipende dal lavoro che ha già svolto nelle sue incarnazioni precedenti.
Per qualcuno che non ha coscienza delle difficoltà cui inevitabilmente andrà incontro, è impossibile progredire. Costui allora rimarrà deluso, soffrirà e farà soffrire anche gli altri. L'impegno sul cammino spirituale necessita di lucidità riguardo a se stessi, di pazienza e di umiltà. »
(Omraam Mikhaël Aïvanhov)