«La bellezza esercita un tale fascino sugli esseri umani che questi sono sempre tentati di avvicinarsi ad essa per toccarla, afferrarla, possederla. Ma la bellezza non può essere posseduta: essenzialmente essa non appartiene al mondo fisico, e non appena si tenta anche solo di sfiorarla, fugge via. La bellezza è un mondo fatto esclusivamente per gli occhi, e non è destinata né alle mani né alla bocca. Ama essere guardata, ma non sopporta di essere toccata. Occorre quindi mostrarsi sempre molto attenti quando si incontrano esseri di grande bellezza. Colui che non ha un atteggiamento corretto può scacciare le entità che abitano in quegli esseri e che conferiscono loro l’armonia, la grazia. E se quelle entità si allontanano, egli soffrirà poiché perderà quell'elemento impalpabile che abbelliva anche la sua stessa vita.
La nostra gioia e la nostra ispirazione dipendono dunque dal rispetto che manifestiamo verso la bellezza non cercando di impadronircene. Imparando ogni giorno a contemplarla negli esseri, noi assaporiamo la vera vita.»
(Omraam Mikhaël Aïvanhov)