«Per molti la purezza è uno stato meraviglioso di cui hanno nostalgia perché la associano all'infanzia, a quell'innocenza perduta che non ritroveranno mai più; ed essendo definitivamente perduta, dicono a se stessi che non vale la pena pensarci. E invece sì, vale la pena pensarci, perché in realtà la purezza è ben altro che una virtù dell'infanzia. È puro tutto ciò che è ispirato dalla nostra natura superiore; è impuro tutto ciò che è ispirato dalla nostra natura inferiore. La natura inferiore, alimentata da desideri egocentrici e grossolani, spinge gli esseri a prendere decisioni e orientamenti che nuocciono agli altri e anche a se stessi. È lì che si trova l'impurità, ed è inutile andare a cercarla altrove.
Purezza e impurità, quindi, sono prima di tutto una questione di intenti, di obiettivi. Sono le intenzioni e le finalità a rendere gli atti puri o impuri. Chi lavora con uno scopo disinteressato, chi, in ciò che intraprende, cerca l'interesse di tutti, è un essere puro. Perciò, se cercate sinceramente la purezza, chiedetevi come poter favorire le manifestazioni della vostra natura superiore.»
(Omraam Mikhaël Aïvanhov)