"Ogni religione ha un giorno riservato in modo particolare al culto: per i cristiani è la domenica, per gli ebrei il sabato, per i musulmani il venerdì... Tuttavia, agli occhi del Creatore del cielo e della terra, tutti i giorni sono sacri. Ci sono il venerdì, il sabato e la domenica, ma anche il lunedì, il martedì ecc. per santificare il Suo Nome e per fare il bene. Altrimenti tutto questo non avrebbe alcun senso. Per sei giorni si trasgrediranno tranquillamente le leggi, e il settimo giorno si andrà in chiesa, alla moschea o alla sinagoga per cercare di cancellare gli errori commessi durante gli altri sei! Chi ha vissuto sei giorni nell'incoscienza e nella trivialità, in quale stato giungerà dinanzi al Signore? Dio apprezzerà forse quell'ipocrisia? Soprattutto, però, questo suo atteggiamento non gli porterà nulla.
Non ci si deve fare illusioni: un giorno alla settimana non solo è insufficiente per progredire nella via della saggezza, dell'amore, della purezza... ma inoltre quel che si vive il settimo giorno dipende dal modo in cui si sono vissuti gli altri sei. Ogni giorno, dunque, per tutto il giorno e per tutta la notte si devono fare degli sforzi per essere nella chiesa di Dio, e la chiesa di Dio è l'intera creazione."
Omraam Mikhaël Aïvanhov