“Attualmente sono gli economisti che si fanno sentire, che vengono interrogati a ogni proposito e ascoltati rispettosamente; ma con le loro teorie e i loro ragionamenti a breve termine, che vertono unicamente su questioni materiali, essi non solo non contribuiscono al benessere dell’umanità, ma finiranno per provocarne la rovina.
Cos’è un vero economista? Molto semplicemente qualcuno che ha compreso che l’economia consiste anzitutto nel non sprecare le forze e le qualità che il Cielo gli ha dato, e si mostra quindi misurato, attento. Per prima cosa, dunque, è in noi stessi, nel nostro mondo psichico, che l’economia deve cominciare dominando i pensieri, i sentimenti e i desideri. Sì, perché il nostro mondo psichico non è vuoto: è popolato di entità e non è abbandonato al caso, ma è organizzato e regolato da leggi. Se, coscientemente o inconsciamente, si trasgrediscono tali leggi, si disturbano queste entità; ciò fa scattare dei meccanismi che avranno effetti disastrosi fin sul piano fisico, e a quel punto nessuna teoria economica, per quanto sapiente possa essere, riuscirà a neutralizzarli.”
Omraam Mikhaël Aïvanhov