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Dove la magia è amore universale, umiltà e ascolto...la magia svelata, per il benessere dell'anima.E' come se in un attimo sbocciasse la vita, laddove prima c'erano solo silenzio ed immobilità.
 
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 FOLLETTI CON LA LETTERA M

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MessaggioTitolo: FOLLETTI CON LA LETTERA M   FOLLETTI CON LA LETTERA M EmptyDom Ago 07, 2011 8:50 am

MAGET: Folletti della Valtellina. Abilissimi minatori, lavorano indefessamente in profonde miniere d'oro. Una volta estratto questo prezioso metallo, lo nascondono in luoghi sicuri e irraggiungibili dall'uomo. Infatti giudicano l'uomo troppo avido per meritarsi questi tesori della natura. I Maget sono molto permalosi e quando l'uomo li scorge sono molto abili nel far perdere le loro tracce. Quando nevica abbondantemente provocano pericolosissime valanghe quasi sempre all'origine di ingenti danni a cose e, in diversi casi, anche a persone. I Maget però non sono malvagi e cercano sempre di evitare che questi disastri facciano vittime tra gli esseri umani.

MALESEN: Folletto dispettoso, molto diffuso nel bergamasco, compagno di scherzi del Berbéch e dello Sblésen.

MA MUCCA: Folletti che vivono nel circondario di Castroreale, vicino a Messina. I Mamucca sono abilissimi nel nascondere gli oggetti di casa. Quando prendono di mira un essere umano, fortunatamente succede di rado, lo fanno con tale accanimento da costringerlo a cercarsi una nuova casa. L'unico sistema per farli desistere è quello di fingere la massima indifferenza. Anche questa razza di Folletti ha un carattere decisamente incostante.

MANTEILLONS: Singolare razza di Folletti che non ha eguali nel mondo del Piccolo Popolo e che vive sulle irraggiungibili cime innevate del Monte Bianco. I Manteillons sono strani esseri senza gambe e indossano un ampio mantello che nasconde la loro anomalia fisica. Naturalmente, come ogni Folletto che si rispetti, anche loro sono soliti infastidire i valligiani con ogni genere di scherzo: saccheggiano senza ritegno le dispense, legano le mucche a due a due per la coda, strappano le coperte dai letti, schiaffeggiano sonoramente i poveretti che dormono della grossa. Creature notturne per eccellenza, si divertono a rompere i vetri delle finestre delle case in cui trovano le luci accese. Tempo fa i Manteillons erano soliti frequentare, spostandosi dall'uno all'altro con il favore delle tenebre, i rifugi di montagna nei dintorni di Aosta e se per caso incontravano un uomo si trasformavano in esseri feroci e terribilmente pericolosi.

MARRAUCHICCHI: Folletti tranquilli e amici dell'uomo (ben volentieri lo aiutano nei piccoli lavori domestici) che abitano sulla costa jonica della Calabria. I Marrauchicchi hanno piccoli occhi ardenti color vermiglio e indossano un cappuccio rosso da cui non si separano mai. Secondo la tradizione popolare questi Folletti conoscono tutti i luoghi dove nel passato sono stati sepolti tesori e pignatte piene di monete d'oro. Per farsi confidare queste informazioni occorre rubargli il berrettino rosso che portano sul capo (azione molto difficile in quanto i Marrauchicchi sono più rapidi di una lepre e capaci di nascondersi nei buchi più inaccessibili) e minacciarli di non renderglielo mai più.

MARRAUCHINI: Folletti calabresi che abitano i monti della Sila. Sono creature minute e di aspetto gracile vestite con una piccola tunica nera da monaco completa di cappuccio. Per sopravvivere si sono ridotti a rubare galline nei pollai.

MASSARIOL: Vicini ai Salvanelli, sono diffusi principalmente in Veneto.
I Massariòl sono alti 30 centimetri, sono vigorosi e dall'aspetto tracagnotto, hanno il volto rubicondo e gioviale e portano sempre un cappuccio verde ben calato sopra la fronte. Durante il periodo della semina, e talvolta anche durante il raccolto primaverile, organizzano alle spalle degli ignari contadini scherzi fastidiosissimi. Spesso seguono i pastori e le greggi dando del filo da torcere ai cani che accompagnano le bestie al pascolo. A volte si introducono nelle stanze da letto dei giovani sposi e dopo essersi ben nascosti dietro i mobili disturbano le loro notti d'amore.

MAZARUL: Folletti tranquilli e golosi diffusi in Veneto, sono parenti stretti dei Massariòl. Voraci e insaziabili i Mazarûl adorano le grandi abbuffate a base di insaccati e maccheroni al sugo.

MAZZAMORELLI: Agguerriti Folletti che vivono nelle campagne circostanti Macerata. Creature notturne, assomigliano a delle piccole scimmie pelose e sono all'origine di quei fastidiosi rumori che animano le case di campagna. Il loro nome deriva dallo spagnolo "mazziquin", un termine arabo con il quale erano chiamati i geni.

MAZZAMUREDDI: Folletti sardi molto simili, nei comportamenti, agli Augurielli. Una leggenda racconta che fino ad oggi un solo ragazzo è riuscito a divenire loro amico e a farsi condurre dov'era sepolto un tesoro. In cambio di questa inaspettata ricchezza i Mazzamureddi vollero però una corona del rosario.

MAZZAROT DI BOSC: Piccolo Folletto dall'aspetto un po' selvaggio e ribelle. Il Mazzaròt di Bòsc ha il pelo, la pelle e i vestiti completamente rossi, e la sua statura raggiunge i 50 centimetri. Calza zoccoli di legno grezzo e vaga per i boschi, armato di mazza di legno, spaventando gli animali e i viandanti. Quando è molto arrabbiato o nervoso ha la particolare abitudine di colpire con la sua mazza tutte le pietre che incontra. Questo permette di sentirlo arrivare ed evitare così di incontrarlo. Il Mazzaròt di Bòsc non ha un carattere molto docile ma, in fondo, non arreca molti danni all'attività degli uomini. Anzi, passa la maggior parte del suo tempo a ripulire i sentieri dai rami secchi e dagli sterpi.

MERCANTI: Folletti siciliani dalla statura tarchiata e la barba folta caratterizzati da una particolarità agghiacciante: la parte posteriore del loro corpo è cava. Anche i Mercanti come tutti i Folletti del sud portano il classico berrettino rosso. Solo che il loro ha un grosso fiocco al suo apice. Parsimoniosi, possiedono tesori di valore inestimabile costituiti da pezzi d'oro foggiati a forma di piante e animali esotici. Come sottolinea il loro nome amano commerciare e per questo, una volta l'anno, durante il periodo natalizio, si incontrano in un luogo nascosto e danno vita a un mercato dove vengono esposti tesori di rarissima bellezza. Gli umani che riescono a scoprire dove si tiene questo mercato possono acquistare oggetti molto preziosi a prezzi ridicoli.

MONACELLO: Folletto scherzoso e burlone dalle fattezze identiche ai Monacielli diffuso nelle regioni dell'Italia meridionale. Nel "Pragmatica de locato et conducto" (una raccolta delle leggi e delle consuetudini che regolavano gli affitti delle case pubblicato a Napoli nel 1587) vi è un intero articolo di legge dedicato ai Monacelli in cui si dice esplicitamente che qualora il locatario venisse assalito dagli spiritelli maligni chiamati Monacelli, gli è permesso abbandonare l'abitazione senza il pagamento della pigione.

MONACHICCHIO: Folletto lucano molto simile al Munaciello.

MONACHIDD: Vedi: Munaciello.

MONACHIEDDI: Vedi: Marrauchini.

MONACHIELLO: Vedi: Munaciello.

MONACIDD: Folletto molto diffuso nella provincia di Bari. Il Monacidd è chiamato anche monaco-uccello e si crede sia capace di provocare la pioggia. Il Monacidd ha la stessa radice etimologica del Munaciello.

MONACIELLI: Paffuti e rubicondi Folletti semicalvi con l'occhietto vispo e cerchiato di blu. Una volta insediati in una casa fanno un tale baccano da costringere gli inquilini ad andarsene. Conosciuti anche come i guardiani dei tesori, questi Folletti passano trecento giorni all'anno vegliando su tesori sepolti e miniere abbandonate. Nei rimanenti sessantacinque giorni scorrazzano su e giù per l'Italia, la Grecia e qualche volta la Svizzera.

MONACI FOLLETTI: Folletti conosciuti soprattutto in Calabria. Dispettosi e burloni come tutti i loro parenti hanno però una peculiarità che molti invidiano loro: possono trasformarsi in gatti. Così trasformati, durante le ore notturne, vanno a sedersi sul petto di chi dorme provocandogli sogni angosciosi. I Monaci Folletti preferiscono vivere nelle case dei poveri e pur aiutandoli non sono mai degli ottimi coinquilini. Infatti oltre al loro aiuto regalano sonni infelici. Ogni Monaco Folletto possiede una pignatta piena d'oro da cui non si separa mai e che solitamente nasconde dentro un vecchio muro o sotterra vicino a un albero in un luogo solitario. I Monaci Folletti sono particolarmente avidi e difficilmente se la lasciano portare via. L'unico momento per derubarlo è quando segue i suoi padroni di casa verso la loro nuova dimora. Attenzione però: il Monaco Folletto è vendicativo, soprattutto la notte.

MORKIES: Folletti diffusi in Alto Adige, i Morkies sono creature solitarie che amano vivere nei boschi. Per tenere lontano gli uomini dalle loro case sono soliti trasformarsi in radici rinsecchite o in rami secchi e contorti, e appostarsi lungo gli stretti sentieri di montagna fissando con occhi inquietanti i viandanti. Questi non riconoscendo i Folletti nascosti tra la vegetazione, si sentono a disagio e si allontanano il più velocemente possibile. Secondo altre tradizioni orali i Morkies sono esseri fantastici molto simili ai Fauni, ma con lo sguardo sempre fisso nel vuoto.

MUNACIELLO: Folletto pugliese curioso e dispettoso che deve il suo nome al saio da monaco che indossa. In genere è piuttosto benevolo verso gli uomini, ma il suo aiuto cessa nell'istante stesso in cui un uomo svela i suoi poteri magici. In Calabria è chiamato Monachiello o Monachidd. Come molti suoi simili è attratto in modo maniacale dall'oro e custodisce gelosamente una pignatta piena di tesori.

MUNACELLO: è un piccolo folletto vestito da monaco che gioca al lotto ed è molto servizievole, ma ha un atteggiamento diverso in base alla simpatia che prova per gli abitanti della casa, se gli sono simpatici il muniacello è servizievole in caso contrario è dispettoso. Lascia delle monete al suo passaggio per ripagare forse le persone che si spaventano davanti alla sua apparizione e per le donzelle con cui ama concedersi confidenze inappropriate.
Versione popolare del Munacello è 'O Munaciello
Il muniacello lo ritroviamo a Napoli, in una leggenda popolare molto notaè descritto come un folletto dispettoso e bizzaro, un demonio cattivo e due teorie accompagnano la nascita del mitologico folletto con fibbie d'argento nelle scarpe e berretto:
TEORIA 1:anno 1445, regno Aragonese.
La figlia di un ricco mercante di stoffe Caterinella Frezza, si innamora di un garzone Stefano Mariconda, amore che non può essere vissuto secondo i canoni dell'epoca e quindi è un amore che finisce tragicamente con l'assassinio di Mariconda e la segregazione di lei in un convento dove dà alla luce il figlio del loro amore che però nasce deforme.Il figlio di Caterinella Frezza e Stefano Mariconda, è adottato dalle suore del convento che gli cuceranno una veste come quella dei monaci e per le strade di Napoli verrà chiamato "lu munaciello" a cui venivano attribuiti poteri magici.
TEORIA 2: Il muniacello poteva essere l'antico gestore dispettoso dei pozzi d'acqua, che poteva entrare facilmete nelle abitazioni attraverso i cunicoli sotterranei e fare dispetti agli abitanti.
Altra versione popolare napoletana del muniacello è 'A Bella 'Mbriana
'A Bella 'Mbriana detta anche Meriana o 'Mmeriana è l'opposto del muniacello, protegge dal muniacello stesso, descritta come una bella donna, una fata, per lei in casa deve sempre esserci una sedia libera, in caso contrario lei se ne andrà e non donerà agli abitanti della casa la protezione contro il muniacello.
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