Ogni anno, il 25 dicembre, il mondo cristiano festeggia la nascita di Gesù, e in tutte le chiese si prepara il presepio con il Bambinello adagiato su un po' di paglia, Maria e Giuseppe che vegliano su di lui con l'asinello e il bue. Nessuno dimenticherebbe mai l'asinello e il bue, poiché sono strettamente legati alla nascita di Gesù. Perché? Perché questa rappresentazione è simbolica. Essa corrisponde ad alcuni processi che avvengono all'interno dell'essere umano. La stalla rappresenta il corpo fisico. Il bue rappresenta la forza sessuale. Quanto all'asino, rappresenta quello che viene chiamato il vecchio Adamo: egocentrico, testardo, ostinato, ma buon servitore. Quando l'uomo decide di perfezionarsi per far nascere il Cristo dentro di sé, comincia a entrare in conflitto con le forze della sua natura inferiore e della sua sessualità, che dovrebbe invece dominare e metterle al servizio del Bambino divino. Per questa ragione si dice che, nella stalla, il bue e l'asino respiravano sul Bambino Gesù e lo scaldavano con il loro fiato... Quando l'essere umano riesce a trasmutare dentro di sé l'asino e il bue, essi vengono a riscaldare e ad alimentare il bambino appena nato. Tutti coloro che sono riusciti a far nascere il Cristo dentro di sé vengono serviti dalle forze della loro natura inferiore e della loro sessualità. Esse sono straordinariamente utili se si è capaci di utilizzarle per tale lavoro.
Omraam Mikhaël Aïvanhov