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Dove la magia è amore universale, umiltà e ascolto...la magia svelata, per il benessere dell'anima.E' come se in un attimo sbocciasse la vita, laddove prima c'erano solo silenzio ed immobilità.
 
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MessaggioTitolo: Che ne pensate?   Che ne pensate? EmptySab Gen 11, 2014 3:55 pm

"Facciamo un esempio.
Vi trovate di fronte a un problema e, al bivio, solo voi potete decidere se dichiararlo una situazione difficile o semplice. La tendenza alla negatività e la stanchezza indotta da un quotidiano pesante vi costringono a piegarvi sotto il peso del problema e a constatare tristemente: “Che situazione pensate! È una cosa troppo difficile da risolvere”.
E il mondo è lì pronto a concordare: “Come vuoi, mio tesoro”.
Il mondo concorda sempre.
E se è così, allora agite diversamente. Ditevi: “Qui tutto si risolve con poco”. Definite questo problema “una cosa semplice da risolvere”, pur controvoglia. Che sia pure un postulato. Del resto, ogni problema, in sostanza, diviene difficile in forza di un piccolo dettaglio: le circostanze che lo accompagnano. Ebbene, questo dettaglio viene definito dal vostro rapporto con il problema. E il mondo di nuovo sarà d’accordo con tutto. Indipendentemente da ciò che sta accadendo.
Sta andando tutto a rotoli?
“Ma no! – direte voi – Sta andando tutto a meraviglia!”
E con facce da autentici idioti, come potreste sembrare a un uomo “di buonsenso”, vi fregherete le mani dalla soddisfazione, o le batterete per la gioia o farete i salti.
E di lì a breve scoprirete che effettivamente la circostanza che vi sembrava sfortunata in realtà giocava a vostro favore. Questa proprietà dello specchio agisce sempre in modo inaspettato e la cosa incredibile è che ad essa non ci si può abituare. Ogni volta che la sconfitta comincia a trasformarsi in vittoria sotto i vostri occhi, proverete un entusiasmo incomparabile."

Vadim Zeland – Le regole dello specchio
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MessaggioTitolo: Re: Che ne pensate?   Che ne pensate? EmptyDom Gen 12, 2014 11:21 am

Che dirti emmina, mi sembra di dover decidere tra il vedere il bicchiere mezzo pieno o mezzo vuoto... scratch 
A noi la scelta.......come sempre a noi la scelta di vedere le cose
Ho capito il senso? dimmi te  Wink 
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MessaggioTitolo: Re: Che ne pensate?   Che ne pensate? EmptyLun Gen 13, 2014 2:31 pm

Sì, sono d'accordo. Credo che si riferisca soprattutto al potere del pensiero di creare la realtà, per cui le vibrazioni positive, di fronte a qualunque situazione, attirano positività, l'amore amore, la mancanza mancanza eccetera. .
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MessaggioTitolo: Re: Che ne pensate?   Che ne pensate? EmptyMar Gen 14, 2014 6:37 am

Homo quisque faber ipse fortunae suae.  Wink Come disse Appio Claudio ogni uomo è fabbro (artefice) del suo destino e non c'è nulla di più veritiero. Io credo che vada tenuto presente, per avere il coraggio di eliminare gli alibi che ci creiamo quando le cose non vanno come desideriamo. Un alibi è rappresentato dall’attribuire la causa di un insuccesso ad un fattore esterno non sotto il nostro controllo. Rappresenta una scusa, una giustificazione a qualcosa che non è andato nel verso giusto. È molto più facile addossare la colpa di una disfatta a qualcosa che non dipende da noi, rispetto a chiederci cosa avremmo potuto fare di diverso per ottenere un risultato migliore. Ricorrere agli alibi rischia di far diminuire la nostra motivazione nello svolgere le attività. Abituarsi a non trovare mai alibi nelle sconfitte è un ottimo modo per pretendere sempre il massimo da noi stessi. Dobbiamo abituarci a trasformare possibili alibi in sfide. Uno dei classici alibi, in ambito lavorativo quanto in ambito privato e quotidiano, è l’aggrapparsi al poco tempo che si è avuto a disposizione:

se avessi avuto più tempo… (alibi per il passato);
se avessi più tempo potrei… (alibi per il presente);
lo farò quando avrò più tempo… (alibi per il futuro).

Per imparare a gestire meglio il proprio tempo occorre eliminare dal proprio vocabolario la frase “non ho tempo” (e relativi sinonimi). Sempre e comunque non avremo tempo infinito a disposizione (possibile alibi), è appunto per questo che già da oggi eviterò di sprecarlo. Ogni giorno, ogni mese, ogni anno abbiamo tutti la stessa quantità di tempo a disposizione, ma ognuno di noi lo impiega in maniera molto diversa con risultati molto diversi. Ogni giorno abbiamo sempre a disposizione 24 ore vale a dire 1140 minuti, vale a dire 86400 secondi. Il tempo passa inesorabilmente: 60 secondi al minuto, sempre e comunque 60 secondi al minuto. Il tempo passato non può ritornare, non è possibile immagazzinarlo, fermarlo e/o recuperarlo.
Anche Albert Einstein, Marie Curie, Galileo Galilei, Dante Alighieri hanno avuto a disposizione giornate di 24 ore eppure sono riusciti a raggiungere risultati prestigiosi. La causa di mancati obiettivi non va’ ricercata nella carenza di tempo avuto a disposizione ma nel come si sono scelte ed effettuate le attività. Non abbiamo bisogno di più tempo, ma di utilizzarlo nel modo migliore. Per ricavare di più dal nostro tempo possiamo imparare a vivere "qui" ed "ora", per dare più valore al nostro tempo e di conseguenza alla nostra vita. Per spiegarmi meglio, vi riporto un aneddoto, che ho letto su un testo di Gambirasio e Angeli sulla gestione del tempo. C’erano due fratelli, molto simili fisicamente ma molto diversi caratterialmente. La loro famiglia di origine era povera e con diverse problematiche. Il padre era alcolizzato e disoccupato, la madre era scappata da casa e vivevano nella più assoluta miseria. Non ancora compiuti i dieci anni entrambi i fratelli vennero affidati ai servizi sociali. Una volta diventati adulti, uno dei due fratelli divenne un noto professore universitario, con un felice matrimonio e due figli (di cui uno adottato). Visse molto serenamente e si dedicò anche a numerose attività di volontariato per le persone meno fortunate della propria città. Suo fratello invece finì diverse volte in carcere per rapina a mano armata e per associazione a delinquere e diventò anche un tossicodipendente. Uno psicologo volle studiare il caso di questi due fratelli con la stessa origine ma con due destini così profondamente diversi. Di fronte alla domanda “Come mai hai fatto tutto questo nella vita?” entrambi i fratelli risposero nello stesso modo: “Con una famiglia di origine come la mia, cosa avrei potuto fare di diverso nella vita”.
L'alibi della famiglia non proprio secondo i canoni...per un fratello l'alibi è diventato una sfida in positivo per migliorarsi e riscattarsi nei confronti della vita, vincendo ampiamente la sfida; per l'altro fratello, l'alibi è stata la scusa per non fare nulla di diverso da ciò a cui si era abituato.
Per dirla con Martin Luther King "Può darsi che non siate responsabili per la situazione in cui vi trovate, ma lo diventerete se non fate nulla per cambiarla"

Grazie emmina per questo spunto di discussione Wink 
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MessaggioTitolo: Re: Che ne pensate?   Che ne pensate? EmptyMar Gen 14, 2014 11:07 am

Grazie a te per questa bellissima riflessione sulla responsabilità, che condivido completamente. Difficile, pesante, ma fondamentale, anche se spesso dimenticata. La tendenza alla lagna spesso prevale ( e mi ci metto ovviamente pure io) e ci fa dimenticare la nostra forza.
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MessaggioTitolo: Re: Che ne pensate?   Che ne pensate? EmptyMar Gen 14, 2014 11:10 am

E vero sono d'accordo con Dolceluna il tempo passa inesoralbilmente e quelle 24h sono poche ma tante per dirci .....................riporto a dopo ora non ho tempo!!!



       E un piacere leggervi !
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MessaggioTitolo: Re: Che ne pensate?   Che ne pensate? EmptyMar Gen 14, 2014 11:10 am

Grazie Dolceluna per questa riflessione    I love you  I love you  I love you  I love you
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