DolceLuna Team
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| Titolo: FESTEGGIARE LA RUOTA DELL'ANNO Mer Feb 01, 2012 11:49 am | |
| Secondo il neopaganesimo e comunque nelle usanze e credenze di popoli e civiltà antiche, vi era un sapere che passava attraverso il rispetto per il pianeta, una collaborazione, con la Terra, un vivere in armonia con le altre creature e gli elementi. L’uomo “antico” non si riteneva il “padrone”, su questo pianeta, ma sapeva che era un ospite di passaggio. Anticamente si usava dimostrare tale rispetto e amore per i Doni che Mamma Terra elargiva, che erano raccolti, frutti, acqua, sole, alberi per costruire ripari, attraverso riti e celebrazioni. Nella storia di popoli antichi, si comprende che vi era la certezza che il tempo scorreva in maniera ciclica e continua, né un inizio, né una fine, come una ruota. Dopo il dormire e la “morte” dei campi e degli alberi, dell’inverno, la Vita si risvegliava nella primavera, maturava nell’estate e si addormentava piano in autunno, e moriva di nuovo, in inverno. I Sabbat erano otto nel corso dell’anno e si svolgevano per celebrare e ringraziare quanto Madre Terra faceva e a quanto il pianeta era benevolmente influenzato da altri pianeti, di vitale importanza per la Terra, il Sole e la Luna, che scandivano stagioni, giorni e notti, che influenzavano raccolti e maree. Così si celebravano feste Solari, dedicate al buon raccolto, alla luce, alla nascita, all’amore, e feste Lunari, legate alla morte, alla introspezione, al silenzio ed alla spiritualità. Per i Celti, gli otto sabbat segnano il rincorrersi delle stagioni in un anno, indicano per così dire le tappe dell’uomo, nel corso della sua esistenza, e nella sua controparte Divina; per i Celti la Ruota Dell’Anno è la celebrazione del Dio, che nasce dalla Dea a Yule, diviene adulto, si accoppia con lei a Beltane, vive appagato come un Re per tutta l'estate, tempo di raccolto a Lammas, poi piano piano si indebolisce e muore a Samahain, dando vita ad un nuovo anno. Erano quindi feste legate al raccolto e all’allevamento, duravano tre giorni e per i Celti cominciavano al tramonto, quando per la loro cultura, cominciava un nuovo giorno.
Ora sgombrate la testa da quello che avete sempre sentito in merito ai festeggiamenti della Ruota dell'Anno e dei Sabbat: il diavolo non c'entra, non si mangiano i bambini, non si profanano tombe e non ci sono messe cristiane all'incontrario. Le feste cristiano-cattoliche, che tutti conoscono e su cui si basano i nostri odierni calendari, sono state sovrapposte a queste più antiche celebrazioni pagane, per farne cadere i festeggiamenti in favore della loro religione, cercando così di allontanare ulteriormente le reminiscenze pagane e i relativi rituali. Ma non ci sono riusciti del tutto...C'è da aggiungere che in molte feste contadine della nostra penisola (e anche oltre) si possono ritrovare elementi di queste celebrazioni, magari nascosti sotto il velo del folclore o della "ritualità" cristiana. Il sabbat è una festa, è vita, gioia, luce e anche ombra. Si celebrano le stagioni, i passaggi, gli Dei, la natura...sono feste solari, per cui diversi pagani consigliano quando possibile di celebrarli durante le ore diurne. Si può ballare, cantare, banchettare, ma anche pregare e meditare. Si può festeggiare in gruppo, o da soli. Non ci sono "regole" o pratiche valide per tutti, solo l'evento che il sabbat celebra. Conosceremo ogni singolo Sabbat nel periodo della sua ricorrenza, così da assimilarne meglio valori e tradizioni. | |
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