Sinonimo latino di altare. Fin dai tempi più antichi rappresenta l'elemento centrale dei luoghi di culto. É costruita in varie dimensioni, forme e con diversi materiali, sempre riconducibili alla funzione svolta presso tutte le religioni, quella di mensa divina. Le forme più antiche di Ara rinvenute sono rappresentate da tavole di pietra quadrate o rettangolari, sulle quali sono talvolta scolpite od incise le vivande offerte agli dei, od ancora più semplicemente si tratta di piani tagliati nella roccia, talvolta provvisti di gradini d'accesso. É la tipologia classica delle Are primitive, mentre presso gli Egiziani è più frequente la tavola scolpita. La tavola era a sua volta sorretta da un unico supporto centrale o da quattro gambe poste agli angoli, ma il basamento più frequente era il parallelepipedo, anch'esso di pietra e spesso finemente lavorato e decorato. Presso gli Ebrei all'Ara classica, detta mizbeah (ciò su cui si immola), vennero aggiunti nuovi elementi: dapprima quattro robusti rami fissati agli angoli, impiegati per trattenere le vittime animali sacrificali, in seguito sostituiti da quattro corna, usate per lo stesso scopo e per facilitarne il trasporto. In seguito tali corna venivano ritualmente unte con il sangue delle vittime, ed il loro contatto conferiva l'immunità di asilo ai rei (Levitico 4, 25-34). Anticamente l'Ara veniva eretta su alture, ed era anche impiegata per offrire roghi di sacrificio o fumate propiziatorie (di norma d'incenso) alle divinità. Talvolta veniva usata per stipulare patti solenni con Dio, come quella costruita da Noè sull'Ararat (Genesi 8, 20), da Abramo a Sichem, Bethel, Mambre e sul Moria (Genesi 12, 7-8; 13, 18; 22, 9); da Isacco a Bersabea (Genesi 26, 25). Quando Mosè stipulò il patto d'alleanza con Jahveh, ai piedi del Sinai costruì un'A. con 12 stele (masseboth) per le 12 tribù di Israele (Esodo 24, 4). In seguito ne vennero aumentate le dimensioni, fino ad assumere proporzioni monumentali, come l'A. di Zeus ed Atena a Pergamo, ed ancor più l'A. Pacis Augustae a Roma. Massoneria - L'Ara massonica viene impiegata per formalizzare solennemente il patto di associazione tra l'adepto e l'Istituzione. Questa serve sempre da supporto alle tre Luci Maggiori della Loggia (Libro sacro o della Legge, Squadra e Compasso) e, talvolta, alla Menorah. Qualche studioso ne ha definito la forma strutturale a capitello corinzio, il più elaborato ed appariscente tra gli stili architettonici, complemento della colonnina mozza posta sul tronetto del Maestro Venerabile, mentre quelle dorica e ionica ornano le postazioni dei due Sorveglianti della Loggia.