Aiutami un po’ tu, piccolo iddio
che voli a tuo piacer con frecce ed arco.
Io t’offro il petto e tu cogli il cor mio
e fa’ che batta ancor, pur d’anni carco.
Che su mia scorza ho tante cicatrici
d’orribili ferite, in abbondanza,
fatte dai miei destin che fur nimici,
per cui n’uscì la pace e la speranza.
Prega la madre tua darmi passaggio
al tempio suo ch’io possa ancòra scrivere
miei versi di passion. Sappia servire
sopra il suo altar con gioia e con coraggio,
che senza amore ancor non posso vivere
e non son tanto saggio da morire.