Quando all’interno della massoneria inglese nel 1751 avvenne la divisione fra le due Logge rivali degli Ancients e dei Moderns, furono i primi a considerare maggiormente l’Arco Reale, e già i primi verbali della Gran Loggia degli Ancients dimostrano che l’Arco Reale vi fu subito praticato. Il primo documento attestante l’uso del sistema presso i Moderns è un verbale risalente al 1758, e riguardante una Loggia che, pur appartenendo ufficialmente ai Moderns, lavorava con il rituale Ancients. Considerando questi fatti, e ricordando che i massoni Antients affermavano di voler ripristinare le più antiche tradizioni dell’Ordine, si può ipotizzare che l’Arco Reale, od almeno alcuni suoi elementi, fossero praticati in epoca molto precedente a quelle considerate, anche se si può supporre che ciò avvenisse più nei contenuti spirituali che nelle successive forme rituali. Gli insegnamenti dell’Arco Reale erano, nelle Logge dei Moderns, parte integrante del grado di Maestro Massone, evidentemente con modalità ritenute non esaurienti se, il 22 luglio 1766 Lord Blayney, Gran Maestro dei Moderns, firmò il Charter of Compact of the Grand and Royal Chapter of the Holy Royal Arch of Jerusalem, da cui poi originò direttamente, nel 1817, il Gran Capitolo Unito, denominato nel 1822 Supremo Gran Capitolo dei Massoni dell’Arco Reale d’Inghilterra. Tra i firmatari c’era anche Thomas Dunckrley, che nel 1766 fu incaricato dalla Gran Loggia dei Moderns di rivedere i catechismi massonici. In quella occasione la vera Parola del Maestro Massone fu estrapolata dal Terzo Grado e trasferita appunto al Rituale del Sacro Arco Reale di Gerusalemme; scelta questa che ebbe grande peso nel preparare la strada per l’Unione delle due Grandi logge rivali nel 1813, anno in cui fu sancito che l’Arco Reale faceva parte della pura antica Massoneria. La Massoneria dell’Arco Reale degli Ancients e dei Moderns visse separatamente per altri quattro anni, fino al 18 agosto 1817, data dell’Unione, in cui fu stabilito dalla Gran Loggia Unita d’Inghilterra che i capitoli del Sacro Arco Reale di Gerusalemme Inglese devono essere aggregati alle Logge dell’Ordine, assumendone lo stesso numero distintivo e la stessa età, a prescindere dal momento dell’aggregazione. Nacque così il Gran capitolo Unito, oggi Supremo Gran Capitolo dei Massoni dell’Arco Reale d’Inghilterra, Galles e dipendenze, che alla fine del 1983 governava 9013 Capitoli su 9088 Logge della Gran Loggia Unita. Prima dell’Unione del 1813 era necessario per tutti i candidati, sia degli Ancients che dei Moderns, essere stati precedentemente Maestro Venerabile in una Loggia dell’Ordine. Nel 1843 il Supremo Gran Capitolo ritenne come qualificazione sufficiente per essere proposti per l’Esaltazione l’essere Maestro muratore da almeno un anno, riducendo nel 1893 tale periodo probatorio a quattro settimane, come è tutt’oggi. In Italia la consacrazione del primo Capitolo dell’Ordine del Sacro Arco Reale di Gerusalemme ebbe luogo a Firenze nel novembre 1976, con la partecipazione di oltre sessanta Compagni della Gran Loggia Unita d’Inghilterra. Da quel momento fu costituito il Supremo Gran Capitolo dell’Ordine del Sacro Arco Reale di Gerusalemme per l’Italia, in seno al Grande Oriente d’Italia di Palazzo Giustiniani. Simboli dell’Arco Reale di particolare rilevanza sono: il triplo Tau, il Nome Ineffabile ed il Sigillo di Salomone, o Stella a sei punte od esagramma od esalpha. Il triplo Tau inscritto in un triangolo ed in un cerchio è considerato simbolo sacro per eccellenza, che per Jung rappresenta nell’inconscio collettivo la delimitazione dell’ambito sacroe la fissazione su un centro spirituale universale. in origine era una Tau sovrapposta ad una H, per indicare "Templum Hierosolymae" (Tempio di Gerusalemme), acquisendo poi una propria autonomia simbolica.