Si legge negli Atti degli Apostoli che un certo Simone, detto il Mago, meravigliato nel vedere come gli apostoli Pietro e Giovanni facessero scendere lo Spirito Santo su coloro ai quali imponevano le mani, offrì loro del denaro in cambio di quei poteri. Ma Pietro, indignato, rifiutò dicendo: «Il tuo denaro vada con te in perdizione, perché hai osato pensare di acquistare con denaro il dono di Dio». Chi vuole acquisire i doni dello spirito deve sapere che quei doni non si ottengono col denaro ma grazie a un lavoro su se stessi, grazie a sforzi e a sacrifici. Quanto a colui che è giunto ad acquisire i poteri dello spirito, egli non deve cercare di venderli e non deve nemmeno servirsene per ottenere vantaggi materiali. L’episodio dei Vangeli in cui Gesù risponde al demonio venuto a tentarlo nel deserto, ne è la migliore illustrazione. Dopo aver digiunato quaranta giorni Gesù ebbe fame e il diavolo gli suggerì di mutare le pietre in pane, poi di gettarsi dall’alto del Tempio poiché gli angeli lo avrebbero protetto, infine gli promise di dargli tutti i regni della terra se si fosse prosternato davanti a lui. Ma Gesù chiuse l’orecchio a tutte le sue proposte e lo allontanò.
(Omraam Mikhaël Aïvanhov)
Ed ecco perché chi ha davvero il “dono” deve metterlo a disposizione degli altri, ma sa che non può trarne profitto per sé né può chiedere denaro in cambio. Per cui diffidate sempre di coloro che dicono di avere il “dono” e per aiutare, chiedono somme di denaro, spesso molto alte!!!