Sant'Anna, santa patrona di Noceto, dovuta ad una sacra immagine della santa, si dice che sia stata "derubata" dal vicino comune di Castelpoggio, che di santi ne aveva ben due! Pare che in un tempo passato, quando si lavorava duramente per neppure riuscire a portare a casa il pane tutti i giorni (un po' come oggi), la delinquenza proliferava nelle terre emiliane. Certo, la zona era considerata "ricca" per via della presenza delle cave di Carrara che dava lavoro a tutti, ma come al solito, le entrate erano sempre di pochi e i più lavoravano come matti, e spesso nemmeno tutti. Essendo vita difficile anche per i ladri, dato che la maggior parte della popolazione era povera, con nulla da rubare, tre briganti trovarono un intelligente escamotage, puntarono sul fatto che Castelpoggio avesse due santi, Sant'Anna e San Sisto e Noceto neppure uno. Rubarono il dipinto della Santa nella chiesa del paese e fuggirono a Noceto, dove vendettero al parroco il quadro in cambio di tre sacchi di fagioli secchi con cui rimpinzarsi! Al parroco di Noceto poco importavano i sospetti sulla provenienza del dipinto, ciò che meritava l'applauso era che Dio o la Provvidenza che sia, gli aveva fornito una santa fresca e nuova per il suo paese! Si sa poi le offerte scarseggiavano quando non avevi nessuno da festeggiare e venerare e da quel giorno le cose cambiarono anche per la parrocchia. Gli abitanti di Castelpoggio chiesero indietro la propria santa, senza risultato, si sa, i paesi limitrofi vuoi per una cosa, vuoi per un'altra, non sono mai andati particolarmente d'accordo. Così restando con il loro San Sisto, vi si affezionarono ancora di più, festeggiandolo il 6 agosto con più intensità, e nutrendo magari qualche antipatia in più per Sant'Anna che li aveva abbandonati, dopotutto esistono molti miracoli in Italia in cui i ladri vengono anche catastroficamente colpiti dalla punizione divina per aver rubato quella o quell'altra reliquia. In questo caso la Santa non aveva vendicato un bel nulla, anzi girava voce che avesse persino voluto allontanarsi da San Sisto, forse perchè voleva aiutare questi sventurati e affamati ladri, o magari anche per venire incontro ad un paese a cui mancava una figura protettrice. Pare che questa leggenda fu "creata" per giustificare la scomparsa del quadro per essere venduto a 10.500 lire alla parrocchia di Noceto essendo state troppo alte le spese di ristrutturazione. O magari anche questa motivazione è stata creata per nascondere la vergogna di essersi stati fatti rubare il quadro!