«Via via che l'essere umano avanza negli anni, nel suo corpo si insinua fatalmente un principio distruttore. Vincerlo è impossibile per lui, ma egli può comunque rallentarne l'azione e soprattutto chiedersi come utilizzerà il periodo della vecchiaia che avanza. Quali che siano le condizioni, c'è sempre qualcosa da fare. Allora, anziché percepire amaramente la perdita della bellezza e delle energie fisiche, dica a se stesso che è il momento di volgersi ad altre attività, ad altre fonti di gioia. Cercando di interiorizzarsi, di scavare in se stesso, egli farà scaturire le energie spirituali che invece sono inesauribili.
Continui anche a esercitare il suo cervello, che è lo strumento migliore. Con l'età, il cervello non si indebolisce di pari passo con gli altri organi, poiché le gerarchie divine vi hanno deposto i loro poteri... Esso non si indebolisce, ma a condizione di averlo nutrito a lungo con l'attività del pensiero.»
(Omraam Mikhaël Aïvanhov)