«Si direbbe che i diavoli e le tenebre dell'inferno non incutano tanta paura alle persone, mentre la luce ispira loro il più grande timore; e in un certo senso è del tutto comprensibile: dal momento che nel profondo di se stesse sentono di aver ancora bisogno di lasciarsi andare ai propri istinti e alle proprie passioni, rifuggono dalla luce perché questa mostrerebbe loro che stanno conducendo un'esistenza mediocre, e a volte anche criminale. Esse non vogliono rinunciare a nessuna delle proprie cattive abitudini e non sopportano ciò che può rivelare loro che quelle abitudini sono, per l'appunto, cattive. Quando non si vuole fare alcuno sforzo per migliorarsi, si chiudono gli occhi, ci si tappa le orecchie, e ci si convince che si sta benissimo così.
Tutti coloro che temono la luce della scienza spirituale sentono istintivamente, senza sapere molto bene perché, che essa rappresenta una minaccia per ciò che essi credono sia la loro felicità. Solo gli esseri che hanno il sincero desiderio di istruirsi e progredire cercano quella luce che mostrerà loro tutte le cose da migliorare in se stessi e come migliorarle.»
(Omraam Mikhaël Aïvanhov)