"È nelle difficoltà che l'uomo sviluppa la propria intelligenza, perché per superarle è costretto a osservare, riflettere e usare tutta la sua perspicacia. La natura ha posto difficoltà praticamente ovunque nella vita allo scopo di far crescere l'intelligenza dei suoi figli; essi però non si sviluppano affatto, perché invece di cercare di capire e trovare una soluzione ai propri problemi, sprecano tempo ed energie in pianti, lamentele, rabbie ed esaurimenti nervosi. Ovviamente, quando sono sfiniti si calmano, ma le difficoltà restano; le energie si sono esaurite ma le difficoltà rimangono. Che metodo strano!
Chiedo a qualcuno: "Per quanto tempo hai pianto?" "Tre ore". "E hai risolto il problema?" "No". "Allora, la prossima volta accontentati di piangere dieci minuti. Piangi pure, dato che altrimenti sentiresti la mancanza del pianto, ma non più di dieci minuti, poi, passati i dieci minuti, fermati e rifletti!""
(Omraam Mikhaël Aïvanhov)