«Voler fare il bene è una cosa, un'altra è farlo realmente. Sì, perché purtroppo il desiderio non è sufficiente: occorre essere abbastanza lucidi e onesti per ammettere che, credendo di agire bene, può accadere che si commettano degli errori. Tuttavia non è una buona ragione per scoraggiarsi. Bisogna solo imparare ad essere anche – o ancora di più – vigili, diffidenti, nei confronti sia di se stessi che degli altri.
Può anche succedere che agendo bene, ci si attirino delle complicazioni e perfino dell'ostilità. Ecco perché si sentono molte persone dire: «Fate il bene e raccoglierete il male». Anche se è vero, ciò non deve mai giustificare l'egoismo e il rifiuto di aiutare gli altri. Avete fatto del bene e non solo non ne siete stati ricompensati, ma siete stati anche ingannati. È doloroso, certo, ma cercate di dimenticarvene rapidamente e ditevi che la vostra condotta non deve dipendere dall'atteggiamento degli altri. Fate il bene e non aspettatevi nulla. Contate soltanto su Colui che vede tutto, che sa tutto. Lui solo può apprezzare le vostre azioni buone e generose, ed è dunque da Lui che verrà la ricompensa; e forse verrà sotto una forma diversa da quella che vi aspettavate. Avrete una salute migliore, sarete più forti, più saggi, più sereni: non è forse questa la ricompensa migliore?»
(Omraam Mikhaël Aïvanhov)