«Quel che nuoce molto ai nostri contemporanei è l'agitazione continua, è lo stato febbrile in cui vivono e che finisce per produrre danni nel loro organismo fisico così come nel loro organismo psichico. Si sentono sempre più persone lamentarsi: «Che stanchezza!» Ma, nonostante questo, continuano a correre di qui e di là. È bene voler essere attivi, ma per poter rimanere attivi senza esaurirsi, è necessario sapersi rilassare. Come? Cercando di rompere il ritmo accelerato che fa di loro delle macchine spinte da un motore impossibile da controllare. E per far questo esistono alcuni metodi semplicissimi.
Più volte al giorno fermatevi almeno per un minuto, pensate a qualcuno o a qualcosa che amate, che vi tranquillizza, vi ispira e vi infonde coraggio. E se potete, ritiratevi in una stanza tranquilla, stendetevi a pancia in giù su un letto o a terra su un tappeto, braccia e gambe rilassate, e lasciatevi andare come se galleggiaste su un oceano di luce, senza muovervi, senza pensare a nient'altro che alla luce… Dopo uno o due minuti soltanto, vi rialzerete ricaricati.»
(Omraam Mikhaël Aïvanhov)