"Ogni anno, il 25 dicembre a mezzanotte, i cristiani celebrano la nascita di Gesù. È Natale. Non esiste alcuna prova che Gesù sia nato un 25 dicembre o in inverno, e non si è del tutto certi neppure dell'anno... Ma, così come la collocazione della Pasqua, il posto che il Natale occupa sul calendario ci porta a comprendere che questa festa deve essere interpretata simbolicamente.
L'inverno è la stagione in cui, nei semi che sono stati interrati, avviene un lungo lavoro di germinazione che culminerà, in primavera, nella nascita di una moltitudine di nuove esistenze. Un lavoro analogo avviene nella psiche di ogni essere: in quella terra oscura che è la sua natura inferiore, la semenza del Sé divino, del Cristo, deve iniziare a germinare. È questo l'evento che i cristiani celebrano a Natale: a mezzanotte, nel momento di maggiore oscurità, ha luogo una nascita. Ecco perché, nonostante il freddo e l'oscurità, Natale è anche la festa della luce.
Alcuni diranno che non sono cristiani e che non hanno nulla a che fare con la nascita del Cristo. Ebbene, le diano pure un altro nome, se preferiscono: qualunque sia la loro religione – e anche se non ne hanno alcuna – tutti gli esseri umani sono stati creati a immagine di Dio, e quell'immagine è in loro stessi come un germoglio che essi devono cercare, per farlo fiorire."
Omraam Mikhaël Aïvanhov