“Nelle Scritture è detto: «Noi siamo il tempio del Dio vivente». Un essere umano che ha lavorato per rafforzare la sua volontà, purificare il suo cuore, illuminare il suo intelletto, ampliare la sua anima e santificare il suo spirito, diventa un vero tempio. Il suo stesso corpo fisico è un tempio, ed egli può invitare il Signore a venire ad abitare in esso. Purtroppo gli esseri umani, per la maggior parte, non si preoccupano di diventare dei templi; si servono del corpo fisico per appagare i propri istinti senza alcun ritegno, e ne fanno piuttosto una stalla.
Un giorno Gesù, entrando nel cortile del Tempio di Gerusalemme, vide che i mercanti vi avevano installato i loro commerci di bestiame e volatili. Prese allora delle corde per farne una sferza e li scacciò dicendo: «Portate via queste cose e non fate della casa del Padre mio un luogo di traffici!». Allora non imitate i mercanti del Tempio: non fate del vostro corpo una tana di animali; altrimenti, ad abitare in esso non verrà il Signore, ma delle entità oscure, degli indesiderabili che amano nutrirsi di materie impure. E con simili inquilini, come pensate che vi sentirete? “
Omraam Mikhaël Aïvanhov