“Studiamo il simbolo del cavaliere in groppa al suo cavallo. Il cavaliere rappresenta la nostra parte psichica, e il cavallo il nostro corpo fisico. Ognuno di noi è dunque allo stesso tempo il cavaliere e il suo cavallo. E come il cavaliere deve occuparsi del cavallo, così occorre provvedere alle necessità del corpo fisico. Ma ecco che non è sempre facile discernere se i bisogni che si avvertono sono quelli del cavallo oppure del cavaliere.
Siete stanchi: quella stanchezza è fisica o psichica?… Avete mangiato bene, eppure avete ancora fame; ma chi ha fame? Il vostro corpo o voi?... Oppure non avete fame pur non avendo mangiato nulla, mentre sicuramente il vostro corpo avrebbe bisogno di cibo… Questa contraddizione può anche verificarsi nel campo della sessualità: il vostro corpo non vuole più nulla, ma voi chiedete ancora; o, viceversa, voi non vorreste più niente, ma è il vostro corpo che reclama. Talvolta, malgrado i colpi di sperone, la vostra cavalcatura vi trascina su strade pericolose, dove voi non vorreste avventurarvi. Oppure è il cavallo che trova il mezzo per salvarvi, poiché ha fiutato un pericolo che il cavaliere – voi, il suo padrone – non aveva percepito. L'immagine del cavaliere e del suo cavallo è piena di insegnamenti.”
Omraam Mikhaël Aïvanhov