“Nel corso dei tempi, il più delle volte le religioni sono state simili a famiglie che si dilaniavano. Non solo esse hanno affermato di possedere la verità escludendo le altre, ossia sostenevano di essere le sole eredi legittime del Padre celeste, ma inoltre in ciascuna di quelle religioni quante lotte intestine, quanti conflitti, quante ingiustizie! Come se spettasse agli esseri umani decretare chi è figlio di Dio e chi non lo è! Direte che al giorno d'oggi le persone sono diventate più tolleranti in materia di religione. Sì, e perché? Perché spesso la religione ispira loro solo indifferenza. Quanto a quelli che si dicono credenti, essi non sono poi tanto pronti a dar prova di apertura e di comprensione.
Il vero figlio di Dio è quello che scopre e venera Dio anche nella religione degli altri. Egli ha compreso che Dio è nell’anima di tutti quegli esseri che sono realmente abitati dal divino. È questo che bisogna percepire in loro, anziché preoccuparsi della religione alla quale appartengono, poiché là dove si trovano quegli esseri, si trova anche Dio.”
Omraam Mikhaël Aïvanhov