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Dove la magia è amore universale, umiltà e ascolto...la magia svelata, per il benessere dell'anima.E' come se in un attimo sbocciasse la vita, laddove prima c'erano solo silenzio ed immobilità.
 
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 AFFRONTARE IL CAMBIAMENTO

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MessaggioTitolo: AFFRONTARE IL CAMBIAMENTO    AFFRONTARE IL CAMBIAMENTO  EmptyLun Gen 18, 2016 1:09 pm

Quest'anno il Concorso esoterico è ancora all'insegno del nostro cammino interiore e si svolge su due passi....il primo che è quello in cui prendiamo coscienza del fatto che il cambiamento è nel naturale corso delle cose della vita. L'Arcano Maggiore n. 10 "LA RUOTA DELLA FORTUNA"

AFFRONTARE IL CAMBIAMENTO  Ruota

La Ruota della Fortuna simboleggia i nuovi cicli, le fasi della vita che si alternano assieme a dei mutamenti ciclici. La fortuna, assieme al destino, sono considerati generalmente in senso positivo, ma ogni uomo nasce con un gioco da giocare, un compito da svolgere ed all’inizio non sa quale sia. La ruota gira e ciò che non è stato compiuto ora, lo sarà comunque, magari in un’altra vita. Infatti, la Ruota è il principio del movimento, il perno intorno al quale si succedono e ruotano gli eventi, il divenire delle cose e la trasformazione degli esseri. E’ quindi la carta del destino, la manovella mette in moto il meccanismo che coincide con la nascita della vita, le impone un movimento rapido, che poi rallenta nel percorso, fino a fermarsi del tutto. Il cambiamento è davvero una delle poche certezze della nostra vita. Cambiamo noi e cambia tutto intorno a noi, a volte più in fretta a volte più lentamente, a volte in modo più evidente altre volte in modo più sottile, ma inesorabilmente. Ogni cambiamento costituisce una piccola morte, ci troviamo a dover lasciare qualcosa, qualcosa che spesso per noi era diventato un riferimento, per guardare verso un futuro che, nel momento del cambiamento, ci appare incerto e a volte minaccioso, soprattutto se si tratta di un cambiamento che ci fa paura o definiamo ‘negativo’.
Eppure il cambiamento è un processo naturale, sano, il cambiamento è indissolubilmente legato alla crescita: senza cambiamento non esiste crescita, né fisica, né emotiva, né spirituale. Il cambiamento è alla base stessa della nostra evoluzione, è il fattore dell’evoluzione. Una vita senza cambiamento sarebbe in realtà già una morte. A volte i cambiamenti si portano dietro fiumi di lacrime, sentimenti di impotenza e di disperazione, insieme a parti di noi infrante, ma, paradossalmente, è proprio nel cambiamento che costruiamo il nostro potere e la nostra felicità. Non un potere e una felicità ‘esterni’ e quindi fragili, ma ‘interni’, profondi e stabili. E’ importante riconoscere che non c’è nulla di pericoloso o di male nel cambiamento, eccetto che la nostra interpretazione, il giudizio negativo che attribuiamo ad esso. Ciò che rende doloroso il cambiamento non è tanto ciò che avviene -i fatti in quanto tali- ma il nostro modo di interpretarli.
Quando cambia qualcosa, ci affrettiamo a etichettare la nuova situazione come ‘buona’ o ‘cattiva’, ‘giusta’ o ‘ingiusta’, ‘una fortuna’ o ‘una sfortuna’, mentre se fossimo davvero onesti con noi stessi dovremmo ammettere che non ne sappiamo davvero nulla delle conseguenze di quel cambiamento! Quante volte qualcosa che abbiamo giudicato a prima vista catastrofico si è poi rivelato più avanti una benedizione? Nella visione spirituale non esistono situazioni negative, esistono solo opportunità di crescita che possiamo cogliere o meno. Se le coglieremo faremo un passo verso la consapevolezza, mentre se non le coglieremo ci ritroveremo presto ad affrontare situazioni analoghe. L’Universo è molto paziente, solo noi abbiamo una gran fretta di arrivare da qualche parte, ma il divino che è in noi sa perfettamente che il nostro vero Sé è già dove deve essere, nella pace e nell’amore: ciò che non lo è ancora è la nostra consapevolezza e il viaggio che stiamo compiendo sulla Terra è proprio il viaggio della nostra consapevolezza, che sta ritornando al Sé, a Dio, da cui si era separata. Ma torniamo a quella parte di noi che frena, scalpita, tira calci e pugni di fronte al cambiamento. Questa parte è il controllo. In ognuno di noi risiede un controllore che non riposa mai che ci dice incessantemente come le cose devono andare secondo ‘lui’. E’ pieno di aspettative, e la prima aspettativa in assoluto è proprio che le situazioni rimangano fisse e immutabili. Deve rimanere fisso e immutabile il nostro matrimonio, la nostra relazione, se cambia vuol dire che c’è qualcosa di sbagliato (preferibilmente nell’altro), deve rimanere fissa e immutabile la nostra situazione lavorativa, se muta la viviamo come una catastrofe, per non parlare della situazione economica...
La sicurezza (intesa come non-cambiamento) è da sempre solo un’illusione. L’unica costante sulla quale possiamo fare davvero affidamento e che abbiamo la possibilità di dominare completamente è la fiducia. Aver fiducia nella vita e in ogni cambiamento che essa ci propone, anche quello che ci appare più tragico: tragica è la nostra visione, non il cambiamento in se stesso.
Nel cambiamento, più che mai, è fondamentale rimanere collegati con la nostra energia del cuore. Purtroppo quello che spesso accade è che il cambiamento ci fa paura e quando c’è la paura è la mente con la sua volontà di controllo a prendere la guida della nostra vita, estromettendo il cuore. Questa reazione porta con sé grande sofferenza. Permettere al controllore che è in noi di prendere il sopravvento è dichiarare all’Universo che non abbiamo fiducia in ciò che sta accadendo, che non crediamo realmente che potremo ricevere molto di più da questa situazione. Identificheremo allora il cambiamento con la perdita di qualcosa e questa interpretazione ci porterà alla frammentazione di noi stessi. L’atteggiamento più produttivo è invece quello di restare connessi al cuore e ribadire la volontà di essere guidati dal divino. Se perdiamo qualcosa è perché ora è in arrivo qualcosa di più adatto a noi che potrà rendere la nostra vita più piena e felice di quanto sia stata in passato. Ma a una condizione: che ci crediamo e che abbiamo fiducia. Imparare a seguire il flusso della vita è indispensabile per trovare la nostra armonia interiore. Quando rifiutiamo un cambiamento (e lo rifiutiamo ogni volta che soffriamo per qualcosa) stiamo nuotando controcorrente, e siccome abbiamo bisogno di tantissima energia per nuotare controcorrente, ci sentiamo esausti. In più, quando la nostra attenzione è ancora ferma al passato, non vediamo che cosa la vita sta preparando per noi, così le opportunità ci sfuggono sotto il naso, senza contare che, nello sforzo di risalire la corrente, la ferita che abbiamo vissuto nel cambiamento si lacera ancor di più e ci fa sempre più male.
Il modo per evitare tutto questo è non giudicare, rimanere aperti ad ogni possibilità e dire un pieno ed incondizionato SI a qualsiasi situazione la vita ci proponga, imparando a lasciarci alle spalle con amore ciò che è stato e che non è più.
Con amore. Ricordiamo che risentimenti, rimpianti, rancori e ogni altra emozione negativa, ci avvertono che non abbiamo veramente lasciato andare il passato, e ci informano che è ancora presente in noi una forte energia di attaccamento: le emozioni negative, in altre parole, sono il segnale che stiamo andando contro corrente e che stiamo utilizzando la nostra energia in modo improprio. Come fare se questo accade? Possiamo ricorrere alla potente energia della gratitudine (anche solo mentalmente se ci è difficile farlo con sentimento), ringraziare tutto ciò che è, e che è stato, nella nostra vita -persone e situazioni- e chiedere al nostro Sé divino di aiutarci a lasciar andare ogni attaccamento che ancora ci aggancia emotivamente. Se la nostra richiesta sarà sincera, sarà di cuore, riceveremo l’aiuto di cui abbiamo bisogno e, man mano che ci lasceremo alle spalle il dolore relativo ai cambiamenti mai veramente accettati, la nostra vita diventerà più piena e gioiosa.
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