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Dove la magia è amore universale, umiltà e ascolto...la magia svelata, per il benessere dell'anima.E' come se in un attimo sbocciasse la vita, laddove prima c'erano solo silenzio ed immobilità.
 
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 02 DICEMBRE 2015

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MessaggioTitolo: 02 DICEMBRE 2015   02 DICEMBRE 2015 EmptyMer Dic 02, 2015 5:05 am

PREGHIERA DI NATALE

COME VORREI CHE TU VENISSI
(Preghiera di Natale e dell’Avvento)


Come vorrei che tu venissi tardi,
per avere ancora tempo di annunciare
e di portare la tua carità agli altri.
Come vorrei che tu venissi presto,
per conoscere subito, alla fonte, il calore della carità.
Come vorrei che tu venissi tardi,
per poter costruire nell'attesa,
un regno di solidarietà, di attenzione ai poveri.
Come vorrei che tu venissi presto,
per essere subito in comunione piena e definitiva con te.
Come vorrei che tu venissi tardi,
per poter purificare nell'ascesi,
nella penitenza, nella vita cristiana la mia povera esistenza.
Come vorrei che tu venissi presto,
per essere accolto, peccatore, nella tua infinita misericordia.
Come vorrei che tu venissi tardi,
perchè è bello vivere sapendo che tu ci affidi
un compito di responsabilità.
Come vorrei che tu venissi presto,
per essere nella gioia piena.
Signore, non so quello che voglio,
ma di una cosa sono certo:
il meglio è la tua volontà.
Aiutami ad essere pronto a compiere
in qualsiasi tempo e situazione
la tua volontà d'amore per noi,
adesso e al tempo della mia morte.
Amen.


IMMAGINE DI NATALE

02 DICEMBRE 2015 Animac11

LA VEGLIA DI NATALE

VEGLIA DI NATALE DI NOVEDRATE (CO)

Canto - Noi veglieremo

Saluto del Celebrante - Nel nome del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo. Amen. Fratelli, la benedizione del Dio dell’alleanza, che è fedele, la grazia del Signore Gesù, che si è consegnato alla morte per noi, la verità dello Spirito santo, che illumina della gloria di Dio gli angoli più tenebrosi della storia, siano con tutti voi. E con il tuo spirito. Nel cuore della notte alziamoci a rendergli lode. In questa notte santa contemplo il suo volto.

Introduzione - Siamo radunati nel cuore della notte per rinnovare e rivivere il grande evento dell'incarnazione di Dio in Gesù Cristo, ci prepariamo alimentando la nostra fede e riscaldando la nostra attesa. Siamo usciti dalle nostre case non semplicemente perché non sapevamo che cosa fare o dove andare, ma perché non siamo riusciti a resistere al fascino e al mistero di questa notte. Attraverso la lettura delle Scritture,la preghiera, il silenzio e il canto vogliamo, dunque, prepararci a dare un senso giusto alla nostra presenza e all'azione liturgica che tra poco lo Spirito Santo compirà nel cuore della celebrazione Eucaristica. Dio ci ha radunati questa notte non per recitare il Natale di Gesù, ma per farlo succedere di nuovo nella nostra vita e nella nostra carne per mezzo della fede e della comunione al Corpo di Cristo. Chi vede noi dovrebbe, poter vedere qualcosa di analogo a quello che hanno visto Maria, Giuseppe e i pastori nella stalla di Betlemme: Dio che si fa uomo affinché ogni uomo lo possa avere come compagno della proprio vita. Ognuno di noi potrebbe diventare il segno di un nuovo Natale, che l'amore di Dio per mezzo dello Spirito Santo vuole donare all'umanità. Allora questo Natale, speriamo, farà cantare anch'esso, come il primo, la gloria di Dio e la pace sulla terra, anch'esso farà la gioia e la speranza dei poveri della terra, perché l'amore di Dio per loro ha trovato in noi il volto, il cuore e le mani con cui si offre.

Salmo 138 - (cori alterni)

Signore, tu mi scruti e mi conosci
tu sai quando seggo e quando mi alzo.
Penetri da lontano i miei pensieri, mi scruti
quando cammino e quando riposo.

Ti sono note tutte le mie vie;
la mia parola non è ancora sulla lingua
e tu, Signore, già la conosci tutta.

Alle spalle e di fronte mi circondi
e poni su di me la tua mano.
Stupenda per me la tua saggezza,
troppo alta, e io non la comprendo.

Dove andare lontano dal tuo spirito,
dove fuggire dalla tua presenza?
Se salgo in cielo, là tu sei, se scendo negli inferi, eccoti.

Se prendo le ali dell'aurora
per abitare all'estremità del mare,
anche là mi guida la tua mano
e mi afferra la tua destra.

Se dico: «Almeno l'oscurità mi copra
e intorno a me sia la notte»;
nemmeno le tenebre per te sono oscure,
e la notte è chiara come il giorno;
per te le tenebre sono come luce.

Sei tu che hai creato le mie viscere
e mi hai tessuto nel seno di mia madre.
Ti lodo, perché mi hai fatto come un prodigio;
sono stupende le tue opere,
tu mi conosci fino in fondo.

Non ti erano nascoste le mie ossa
quando venivo formato nel segreto,
intessuto nelle profondità della terra.

Ancora informe mi hanno visto i tuoi occhi
e tutto era scritto nel tuo libro;
i miei giorni erano fissati,
quando ancora non ne esisteva uno.

Quanto profondi per me i tuoi pensieri,
quanto grande il loro numero, o Dio;
se li conto sono più della sabbia,
se li credo finiti, con te sono ancora.

Preghiera Litanica –

La bontà del Cielo sta per aprirsi di nuovo sulla nostra vita e sulla nostra storia. Lo Spirito Santo ci ricorda le parole e i gesti del suo rivelarsi.

Vieni, Gesù, vieni, Gesù!
Discendi dal cielo, discendi dal cielo!
Il Signore convoca tutti gli abitanti della terra.
Da Oriente a Occidente, dal Nord e dal Sud.
Al suo apparire cadranno le tenebre che avvolgono il mondo,
si frantumeranno le barriere
che dividono i popoli.

Vieni, Gesù, vieni, Gesù!
Il Signore avanza e fa udire la sua voce.
Il Signore viene pronuncerà un nuovo giudizio sul mondo,
un giudizio di misericordia e di salvezza.

Vieni, Gesù, vieni, Gesù!
Venga il Signore,
parli al nostro cuore,
parli al nostro tempo.
Verso di lui tendano l'orecchio
quanti cercano la verità.

Vieni, Gesù, vieni, Gesù!
Il Signore, il Dio degli uomini,
ha qualcosa da dire alla sua Chiesa:
un richiamo amorevole e forte
vuole fare alle persone
che cantano la sua gloria
e la sua carità.

Vieni, Gesù, vieni, Gesù!
Infiniti segni il Signore ha dato
per manifestare la sua premurosa presenza:
veri doni di luce e di grazia
messi sulle strade degli uomini.
Vieni, Gesù, vieni, Gesù!
Venga il Signore, mostri il suo volto.
I suoi occhi incontrino i nostri occhi
e il suo sorriso di benevolenza
ci riempia di gioia.

Vieni, Gesù, vieni, Gesù!
Il Signore. che ha fatto il cielo e la terra,
il Dio di Abramo, di Isacco e di Giacobbe,
il Dio di Mosè e dei profeti,
il Dio che riempie l’infinito della sua presenza,
che libera gli schiavi e con mano potente
offre loro una terra dove abitare,
il Signore sorprende.
Ancora si mostrerà con volto d'uomo,
con il nostro volto e il volto di quest'assemblea

Vieni, Gesù, vieni, Gesù!
Riempi, Signore, con la tua Parola
il silenzio di questa notte.
Rispondi all’ attesa fiduciosa
di quanti credono alla tua amorosa attenzione
per l'uomo d'oggi.
Metti i nostri passi sulla via dell'incontro
con il Figlio del tuo amore,
affinché, immersi nel suo Spirito,
diventiamo la nuova casa di Betlemme,
la casa della tua presenza
e della tua benevolenza.
Tu sei nostro Padre oggi e sempre,
nei secoli dei secoli.
Amen.

Prima Lettura – dal Libro del Profeta Isaia (43,18-21) Non ricordate più le cose passate, non pensate più alle cose antiche! “Ecco, faccio una cosa nuova: proprio ora germoglia, non ve ne accorgete? Aprirò anche nel deserto una strada, immetterà fiumi nella steppa. 'Mi glorificheranno le bestie selvatiche, sciacalli e struzzi, perché avrò fornito acqua al deserto, fiumi alla steppa, per dissetare il mio popolo, il mio eletto. “Il popolo che io ho plasmato per me celebrerà le mie lodi. Parola di Dio. Rendiamo grazie a Dio. Tante cose nuove Dio fa succedere nella nostra vita e nella nostra comunità parrocchiale, ma il vortice del tempo che imprigiona il nostro spirito non ci dà tregua. Non riusciamo a vedere ciò che nasce. Questa notte Dio non cambia strategia. La potenza del suo amore produrrà un germoglio , che è spuntato in questo tempo di Avvento per coloro hanno accolto la promessa La nascita di Gesù avvenuta a Betlemme 2004 anni fa non è un fatto di cui si possa perdere la memoria, né un fatto da ricordare semplicemente. E' un fatto da accogliere e incarnare anche stanotte. Noi stessi ne saremo il segno. Noi stessi ne saremo i testimoni. Noi stessi ne saremo gli annunciatori. Lasciamoci riempire il nostro spirito di forza profetica. La profezia del tempo antico trovi in noi il terreno buono per diventare compimento questa notte.

Seconda Lettura – dal Libro del Profeta Isaia (11, 1-4) Un germoglio spunterà dal tronco di Iesse, un virgulto germoglierà dalle sue radici. Su di lui si poserà lo spirito del Signore, spirito di sapienza e di intelligenza, spirito di consiglio e di fortezza, spirito di conoscenza e di timore del Signore. Si compiacerà del timore del Signore,non giudicherà secondo le apparenze e non prenderà decisioni per sentito dire; ma giudicherà con giustizia i miseri e prenderà decisioni eque per gli oppressi del paese. In quel giorno si dirà a Gerusalemme: «Non temere, Sion, non lasciarti cadere le braccia il Signore tuo Dio in mezzo a te è un salvatore potente. Esulterà di gioia per te, ti rinnoverà con il suo amore, si rallegrerà per te con grida di gioia, come nei giorni di festa». Parola di Dio. Rendiamo grazie a Dio.

Meditazione -  E se Gesù questa notte non nascesse? E’ proprio un ipotesi così improbabile? Siamo così abituati a mettere il Natale nei nostri programmi e nei nostri calendari, che neppure ci sfiora un'ipotesi del genere. Eppure il rischio di un Natale senza Gesù che nasce è più presente di quanto non si creda. Infatti il Natale per molti è già passato con gli ultimi acquisti e gli ultimi regali nell'ultimo negozio che ha abbassato le saracinesche. Rimane la messa di mezzanotte. Ma è poco più che una formalità. La solita storia di duemila anni fa, carica sempre di suggestione e di poesia, e il solito invito ad essere un po’ più buoni e più attenti ai bisogni dei poveri. Dunque per la maggior parte, forse, un Natale senza novità, rivolto solo al passato. Probabilmente ben pochi si aspettano che Gesù nasca di nuovo, che prenda carne nella nostra umanità … Quanti di noi, qui presenti, aspettiamo una cosa del genere? E se Gesù non nasce,tutto rimane come prima. Il Natale è solo un giorno di memoria di uno che non c'è più. La speranza dei poveri poco più che una illusione. L'inizio di una umanità nuova ancora una volta rinviata. Se Gesù non nasce questa notte è come tutte le altre notti e domani sarà solo un giorno in più per tutti. Riflettiamo. Il rischio che Gesù non nasca c’è davvero, ed è nel cuore di ciascuno.

PREGHIERA

Padre Santo, togli il velo dai nostri occhi
affinché possiamo accogliere nella fede
il tuo Cristo che viene.
Sia Lui la stella che ci guida nel cammino
e che ci riempie di gioia!
La sua luce rischiari le tenebre del nostro cuore,
quando ci aggiriamo in calcoli e logiche
che ignorano il tuo sguardo
e la tua mano su di noi.
La tua luce smascheri anche la qualità di tante nostre preoccupazioni
mosse non dal tuo santo timore,
ma dal miope desiderio
di conservare i nostri piccoli e vani tesori,
senza accogliere la straordinaria ricchezza
che tu doni ad ognuno di noi con la tua salvezza.
Amen

Preghiera Litanica - Gesù è il germoglio sbocciato dalla radice di Jesse, dalla fertile terra di Maria, ricolmo dei doni dello Spirito. Gesù è il braccio potente che ci guida nelle regioni della vera libertà a gustare i frutti di un mondo che sa amare come ama Dio. Gesù è il compimento di tutte le promesse annunciate per mezzo dei profeti. Invochiamo la sua venuta nel cuore e nella vita di noi tutti.

La mia anima desidera solo te, Signore:
da Te la mia speranza
O sapienza che esci dalla bocca dell'Altissimo,
ti estendi ai confini del mondo,
e tutto disponi con soavità e con forza:
vieni e insegnaci la via della saggezza.

La mia anima desidera solo te, Signore:
O Signore, guida della casa d’Israele,
che sei apparso a Mosè nel fuoco del roveto,
e sul monte Sinai gli hai dato la legge:
Vieni a liberarci con braccio potente.

La mia anima desidera solo te, Signore:
O germoglio di Jesse,
che t’innalzi come segno per i popoli:
tacciano davanti a te i re della terra
e le nazioni t’invochino:
vieni a liberarci, non tardare.

La mia anima desidera solo te, Signore:
Astro che sorgi, splendore della luce eterna ,
sole di giustizia : vieni illumina chi giace nelle tenebre
e nell’ombra della morte

La mia anima desidera solo te, Signore:
O re delle genti , atteso da tutte le nazioni,
pietra angolare che riunisci i popoli in uno,
vieni, e salva l’uomo che hai formato dalla terra.

La mia anima desidera solo te, Signore:
Venga il Signore, l’Emmanuele,
il sole di giustizia, il santo germoglio
che l’amore di Dio fa sbocciare
nel terreno umano di quest’assemblea.
Accogliamo nello stupore
e nella gioia il mistero di un evento
che ricolma di senso
e di futuro la nostra vita e la nostra storia.
Risplenda in questa notte sul volto di quest’assemblea
la luce di Cristo Salvatore
e ciascuno in questa notte
possa diventare la sua incarnazione.


Preghiera -  

Saldo è il mio cuore ,
Dio mio a te canterà l’anima mia.
Destatevi arpa e cetra voglio svegliare l’aurora.
A te la mia lode tra le genti,
perché fino ai cieli è il mio amore.
Sorgi ed innalzati, o Dio,
splenda sul monte la tua gloria.
Con te faremo cose grandi.
Con te noi convertiremo il mondo.
Tu sei nostra luce e conforto,
forza e rifugio, o Signore.
Per te, noi andremo per il mondo,
inni canteremo alla tua gloria.
Donaci la tua grazia, Signore,
annunceremo il tuo amore
e la tua salvezza che nasce questa notte.
Amen


Preghiera di Intercessione -  

Vieni o Signore, la terra ti attende. Alleluia!
Verbo eterno, che nel mistero dell’incarnazione
hai rivelato al mondo la tua gloria
e il tuo amore, insegnaci ad amare.
Vieni o Signore, la terra ti attende. Alleluia!
Tu che sei venuto povero e umile,
fa’ che ti sappiamo accogliere nei nostri cuori
e nelle nostre case nel segno della carità.
Vieni o Signore, la terra ti attende. Alleluia!
Pastore buono del gregge di Dio,
vieni e raduna tutti nella tua Chiesa.
Vieni o Signore, la terra ti attende. Alleluia!
Luce eterna, che sorgi all’orizzonte del mondo nuovo,
risveglia in noi la fede, la speranza e la carità.
Vieni o Signore, la terra ti attende. Alleluia!
Insegnaci a essere miti e premurosi verso tutti,
per rendere testi tuo vangelo.
Vieni o Signore, la terra ti attende. Alleluia!
La tua venuta segni l’inizio di un mondo nuovo
e inauguri un regno di giustizia,
di amore e di pace.
Vieni o Signore, la terra ti attende. Alleluia!
Signore, ti attendiamo,
Tu vieni con la notte pronta a partorire,
vieni con i sogni tinti di speranza.
La terra accoglie il nuovo rifiorire:
c’è un uomo nuovo, e un nuovo giorno avanza.
O Dio, se tu vuoi, fa’ sorgere il sole nella nostra notte,
manda calore nei nostri inverni.
Noi te lo chiediamo per Gesù
che facendosi uomo ci apre tutte le possibilità.
Egli vive e regna nei secoli dei secoli.
Amen.

Proclamazione della Nascita di Gesù Bambino -  Trascorsi molti secoli da quando Dio aveva creato il mondo e aveva fatto l’uomo a sua immagine; e molti secoli da quando era cessato il diluvio e l’Altissimo aveva fatto risplendere l’arcobaleno, segno di alleanza e di pace; ventuno secoli dopo la nascita di Abramo, nostro padre; tredici secoli dopo l’uscita di Israele dall’Egitto sotto la guida di Mosè; circa mille anni dopo l’unzione di Davide quale re di Israele; nella sessantacinquesima settimana, secondo la profezia di Daniele; all’epoca della centonovantaquattresima Olimpiade; nell’anno 752 dalla fondazione di Roma; nel quarantaduesimo anno dell’impero di Cesare Ottaviano Augusto, mentre su tutta la terra regnava la pace, nella sesta età del mondo, Gesù Cristo, Dio eterno e Figlio dell’eterno Padre, volendo santificare il mondo con la sua piissima venuta, essendo stato concepito per opera dello Spinto Santo, trascorsi nove mesi, nasce in Betlemme di Giuda dalla Vergine Maria, Dio fatto uomo. Oggi è il giorno della nascita di nostro Signore Gesù Cristo secondo la natura umana. Celebriamo dunque il Natale del Signore, esordio della nostra redenzione. Rallegriamoci tutti e, uniti ai cori celesti cantiamo.

Canto - Io vedo la tua luce


NEL GIARDINO DEGLI ANGELI

02 DICEMBRE 2015 10

INCONTRO CON BABBO NATALE NELLA NOTTE SANTA

Era una notte fredda. Una notte fredda e buia. Carola era accoccolata sulla larga finestra a osservare le strade vuote colme di neve e le risate che provenivano dalle case. Era una notte. Ma non una qualunque: era la notte della Vigilia. I fiocchi candidi e morbidi danzavano nell'aria e le luminarie occhieggiavano dalle vetrine dei negozi. Atterravano in un sublime silenzio, confondendosi con il paesaggio. In lontananza si udì una risata. La mamma, il papà e il fratello più grande della bambina erano ancora in salotto a chiacchierare e cantare, ma lei era stata mandata a letto.

- Oggi ti sei svegliata presto. Vai a dormire, i regali li troverai domattina sotto l'albero - aveva detto la mamma alla bambina di sette anni.

Ma Carola non aveva intenzione di dormire: lei amava il Natale, ce l'aveva impresso persino nel nome! Restò seduta sulla finestra per due o tre ore a rimirare quel paesaggio così bello, così natalizio che nonostante fosse freddo, suscitava in lei una piacevole sensazione di calore. Il cielo era scuro come la pece, punteggiato di stelline bianche che a Carola ricordavano le brillanti decorazioni che quell'anno aveva appeso all'albero. Era soddisfatta del suo lavoro, e quelle stelle le ricordavano il suo impegno. Quando vide la sua famiglia andare a letto si rese conto del tardo orario e si infilò lentamente sotto le coperte, sbadigliando. Non fece nulla per contrastare il sonno che si nutriva delle sue energie. Si addormentò subito, cullata dalle echi dei canti lontani. Erano le tre e mezzo quando Carola si risvegliò. Rimase un po' a godersi il dolce calduccio, quando ad un tratto un rumore che la prese alla sprovvista provenire dal salotto. "Macché ... non sarà niente...." si disse, ma quando si ripeté cominciò a preoccuparsi. "E se fosse un ladro?!?". Ebbe l'istinto di correre dai suoi genitori e rannicchiarsi tra di loro, ma un nuovo, splendido pensiero le attraversò la mente: "Babbo Natale!".
Si alzò e, piano piano, con un'invisibilità che solo i bambini possono avere, e una forte, folle determinazione, attraversò il corridoio ed entrò nel salotto decorato a festa. Ciò che vide la lasciò stupita, felice, sorpresa ed eccitata allo stesso tempo. Un omone dai riccioli bianchi, un vestito rosso e bianco stava addobbando l'albero con orsacchiotti, biscottini a forma di calza di Natale, fili che sembravano fatti di vera luce e candele.

- Babbo Na ... - esordì, ma la voce le morì in gola, tanta era l'emozione. L'uomo rise: una risata grave, profonda e pastosa, e le disse: "Carola, bambina mia, ti aspettavo". La bambina lo guardò curiosa e avida di sapere e mormorò:

- Cosa significa questo...?.

Babbo Natale rise nuovamente, se la mise sulle ginocchia e cominciò:

- Devi sapere che ogni bambino incontra per davvero me solo una volta nella vita e che da quel giorno ha qualcosa in più: felicità, gioia, saggezza e tante altre belle cose. E quest'anno, Carola mia, tocca a te. Tutti gli anni precedenti a questi sono stati i tuoi genitori a farti regali fingendosi me. Che Dio li benedica, una volta ho incontrato anche loro, ma crescendo gli uomini dimenticano me e il vero Natale. Sei Carola, giusto?

Babbo Natale rise allo strabuzzare degli occhi increduli e azzurri della bambina.

- Purtroppo mi dimenticherai- aggiunse l’uomo per rincarare la dose.

- Ma io non voglio dimenticarti! -protestò Carola, guardando affascinata l'aria intorno a sé, che si era intanto riempita di pagliuzze dorate.

- Lo farai, Carola. Lo fanno tutti, prima o poi - lui le accarezzò dolcemente i capelli morbidi e castani che le ricadevano setosi sulle spalle.

La bambina sorrise:

- Deve essere faticoso portare i doni a tutti i bambini del mondo! Sai Babbo Natale, mi piacerebbe molto aiutarti!

- Questo è vero - rispose l’uomo pensieroso - ma con un poco di aiuto e di Buona volontà ce la posso fare! Sai, il lavoro è molto, questo è vero, ma viene ricompensato.

- In che senso!? - chiese la bambina perplessa.

- Sai Carola, dietro ad ogni cosa c’è amore, io amo il mio lavoro! Nessuno ha mai messo in dubbio quanto sia faticoso lavorare tutto l’anno come me! Però c’è il piacere di vedere che i propri sacrifici hanno avuto effetto! Il piacere di vedere un bambino sorridere, giocare, divertirsi, il piacere di vedere bambini felici e allegri dopo aver ricevuto un dono. Il dono non è tutto, è vero! Ma se si fa con amore, e dietro al gesto c’è affetto, le persone che ricevono il dono, ricevono anche il mio affetto, è difficile da spiegare, Carola. Quello che voglio dire è che mi piace rendere felice la gente!

- Sei una persona veramente d’oro, Babbo Natale - rise compiaciuta la bambina, che per quanto piccola, aveva afferrato pienamente il significato delle parole.

- Lo faccio con amore ...- sussurrò l’uomo - Ora cosa ne dici di mangiare qualcosa? Mi è venuta fame.

La bambina rise:

- Certo! Ho preparato dei biscotti e del latte!

E i due passarono la mattina di Natale così, il primo a raccontare storielle divertenti, la seconda ad ascoltare con curiosità. E a sgranocchiare i biscotti. L’alba aveva colorato il cielo di un rosato e se Carola non fosse stata impegnata avrebbe di certo contemplato a lungo la bellezza di quel cielo.

- È ora di partire Carola!

- Capisco – affermò tristemente la bambina, non senza una lacrima.

- Mi mancherai - rispose a disagio l’uomo.

- Anche tu … - disse la bambina con voce rotta.

Babbo Natale si separò dalla bambina e si sedette sulla sua slitta, comparsa dal nulla nel giardino bianco di Carola. Il freddo le ghiacciava le lacrime e le penetrava nelle ossa. L’uomo sorrise ormai a due passi da lei, diede un colpetto alla sua renna e partì. Divenne un punto piccolo nel cielo, mentre la sua slitta oltrepassava il rosa il sole spuntò da dietro a una nuvola,riscaldando la faccia di Carola. La bambina percepì un lieve movimento alle sua spalle e sentì una mano accarezzarle i capelli. Erano i suoi genitori.

- Cosa ci fai qui Carola? - chiese la madre.

- Niente … ecco. È un bel giorno … volevo assicurarmi che il sole sorgesse. Volevo osservare il cielo.

La slitta di Babbo Natale era sparita. La madre e il padre si accoccolarono vicino alla bambina, scaldandola con il loro calore. Davanti a loro il cielo rosa si apriva immenso e Carola avrebbe giurato di vedere qualcosa tra le nuvole, una faccia, le nuvole si erano poste in modo da formare un viso barbuto e munito di cappello rosso. La bambina capì e si lasciò sfuggire un sorriso.


GLI ANIMALI DI NATALE - TRADIZIONE

IL BUE

02 DICEMBRE 2015 Jhvajd

Nel classico presepe, che san Francesco allestì per primo a Greccio ispirandosi alle rappresentazioni liturgiche della notte di Natale, nella grotta accanto al bambino vi sono un asino e un bue di cui non parlano i vangeli canonici, ma lo Pseudo Matteo, risalente ad un epoca posteriore al VI secolo: "Il terzo giorno dopo la nascita del Signore, Maria uscì dalla grotta ed entrò in una stalla: mise il bambino nella mangiatoia, e il bue e l'asino l'adorarono. Così si adempì ciò che aveva detto Isaia: Il Bue conosce il proprietario e l'asino la greppia del padrone". Infatti questi animali, avendolo in mezzo a loro, lo adoravano senza posa".
Nella letteratura cristiana i due animali del presepe hanno suscitato tanti simboli. Entrambi hanno figurato, secondo il racconto dello Pseudo Matteo, i fedeli che riconoscono il Cristo e l'adorano. Secondo san Girolamo l'asino sarebbe l'Antico Testamento e il bue il Nuovo. Vi è chi, come Eucherio di Lione e Isidoro di Siviglia, vede nel primo i pagani e nel secondo il popolo eletto. Altri ancora sostengono sarebbe l'emblema delle forze benefiche e il secondo, come sostiene anche un contemporaneo, René Guenon, delle forze malefiche che il Cristo dominerà "cavalcandole nella domenica delle Palme".
Queste diverse interpretazioni sono dovute ai differenti contesti culturali in cui sono maturate. Il bue, però, contrariamente all'asino, ha sempre evocato simboli positivi. Nelle tradizioni precristiane era un animale sacrificale, vittima benefica. Per questo motivo ha figurato persino il Cristo crocifisso, come testimonia a Efeso il rilievo su un pilastro di un edificio protocristiano dove, sotto la croce, si vede l'animale con una piccola croce sul dorso, che potrebbe alludere al bue-toro delle visioni di Ezechiele e di san Giovanni nell'Apocalisse. Giovanni narra di aver visto un trono in cielo, avvolto da un arcobaleno simile a smeraldo: "Colui che stava seduto sul trono era simile nell'aspetto a diaspro e cornalina [...] Dal trono uscivano lampi, voci e tuoni; sette lampade accese ardevano davanti al trono, simbolo dei sette spiriti di Dio [...] In mezzo al trono vi erano quattro esseri viventi, pieni di occhi davanti e dietro. Il primo vivente era simile a un leone, il secondo essere vivente aveva l'aspetto di un toro, il terzo vivente aveva l'aspetto di un uomo, il quarto vivente era simile a un'aquila mentre vola".
Hildebert de Lavardin, che fu vescovo di Tours nel XII secolo, interpretava i quattro animali, detti il Tetramorfo, come simboli della Vita, della Passione, della Resurrezione e dell'Ascensione: "E' uomo quando vive, Bue quando muore, Leone quando risorge e Uccello quando sale in cielo".
Si potrebbe obbiettare che nella visione giovannea si parli del toro e non del bue. Ma il bue, come sapevano bene i medievali, eredi della sapienza antica, è analogo simbolicamente al toro lunare e sacrificale, al toro mitriaco che, sgozzato da Mitra, genera con il suo sacrificio il mondo vivente. E in molti altri riti pagani il toro e il bue dalle corna lunari veniva sacrificato per favorire la periodica rigenerazione del cosmo, come la luna nera che moriva ogni mese per fecondarlo, per rinascere come falce di luna. Per questo motivo i Caldei celebravano ogni anno la creazione del mondo nel momento in cui il Sole entrava nel segno del Toro.
Ma il bue paziente e robusto nell'aratura, ha anche evocato l'emblema del Signore che "lavora nel campo di Dio" e di coloro che ne seguono l'esempio, i santi e i predicatori che con loro voce possente ne trasmettono la parola. Per questo motivo Alberto Magno, parlando del suo giovane e silenzioso discepolo Tommaso d'Aquino, esclamò un giorno: "Lasciate fare questo bue, il suo muggito risuonerà su tutta la terra."
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MessaggioTitolo: Re: 02 DICEMBRE 2015   02 DICEMBRE 2015 EmptyMer Dic 02, 2015 10:18 am

Buon secondo giorno di dicembre Smile
La prima preghiera rispecchia in pieno il mio desiderio di avere subito per stare già nella pace e nell'amore e la consapevolezza che c'è ancora da fare per esserci davvero.
Ora però ho imparato a ringraziare anche per le prove I love you
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MessaggioTitolo: Re: 02 DICEMBRE 2015   02 DICEMBRE 2015 EmptyMer Dic 02, 2015 10:25 am

E' un ottimo risultato questo Acquolina mia, perchè ti farà fare grandi passi verso la tua serenità, anche se non ti sembrerà che sia così Wink
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MessaggioTitolo: Re: 02 DICEMBRE 2015   02 DICEMBRE 2015 EmptyMer Dic 02, 2015 10:43 am

Ciao Lunetta  I love you I love you grazie anche oggi per il tuo calendario!!
Ho letto con attenzione i salmi ed effettivamente, facendo un'autoanalisi, mi rendo conto che troppe volte si è legati al passato e non si pensa a ciò che invece può germogliare con il futuro. Bisognerebbe sempre, tenendo conto del passato, ma non restandone legati, pensare alle belle novità che possono esserci guardando con occhi semplici e curiosi anche in un futuro vicino. Lavorando ogni tanto con i bambini dell'asilo, mi piace vedere come scoprono il mondo piano piano e mi diverte sentire le loro domande che richiedono spiegazioni per noi assurde perchè cose già assodate!!! bisognerebbe stare al mondo perennemente con gli occhi di quei bambini, gioire per le cose piccole come fanno loro, per una piccola conquista, per un fiore, anche per dei sassolini.
I germogli di cui si parla nel salmo, siamo in grado di metterli noi, noi tutti insieme, allo stesso modo ...bisognerebbe rifletterci di più!!!
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MessaggioTitolo: Re: 02 DICEMBRE 2015   02 DICEMBRE 2015 EmptyMer Dic 02, 2015 11:12 am

Non a caso quest'anno ho scelto un calendario dell'Avvento forse meno "entusiasmante" dei precedenti, ma ha una funzione diversa....scoprire ogni giorno un punto di vista diverso per analizzare la vita, la nostra quotidianità e costruirci un futuro migliore, riflettendo appunto....con gli occhi di un bambino Smile vuoi vedere che ti ho lasciato pasticciona e ti riscopro riflessione in progress? Wink
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MessaggioTitolo: Re: 02 DICEMBRE 2015   02 DICEMBRE 2015 EmptyMer Dic 02, 2015 11:16 am

ahahaah ...non ci sperare....pasticciona sono e rimango ...ma magari più riflessione in progress?
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MessaggioTitolo: Re: 02 DICEMBRE 2015   02 DICEMBRE 2015 EmptyMer Dic 02, 2015 11:23 am

brava la mia pasticciona Smile
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MessaggioTitolo: Re: 02 DICEMBRE 2015   02 DICEMBRE 2015 EmptyMer Dic 02, 2015 12:24 pm

Molto bella la preghiera di Intercessione ...
Porta la luce dove prima c'era il buio.
Il Dono più bello che ci possa essere fatto... I love you
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MessaggioTitolo: Re: 02 DICEMBRE 2015   02 DICEMBRE 2015 EmptyMer Dic 02, 2015 2:30 pm

Molto bello e solenne.Grazie, Luna
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MessaggioTitolo: Re: 02 DICEMBRE 2015   02 DICEMBRE 2015 EmptyMer Dic 02, 2015 2:52 pm

Grazie a te emmina mia Smile soprattutto per le tue riflessioni, che sono certa siano di aiuto a tutte noi per trovare il coraggio di fare un percorso, come hai saputo fare tu Smile
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MessaggioTitolo: Re: 02 DICEMBRE 2015   02 DICEMBRE 2015 EmptyMer Dic 02, 2015 3:41 pm

Grazie.Generosa come sempre,ma sai bene che noi aspettiamo sempre indicazioni  preziose da te.Nel frattempo camminiamo. Oggi inizio una cura antibiotica e cortisonica per i postumi dell'influenza e spero che questo alleggerirà un po'questa pesantezza nella testa.  SmileÈ  vero però che leggendo ho fatto delle riflessioni sul salmo e in genere sul cristianesimo ( non ti si può  nascondere niente, no? Smile )
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MessaggioTitolo: Re: 02 DICEMBRE 2015   02 DICEMBRE 2015 EmptyMer Dic 02, 2015 4:46 pm

Eh no....non è facile nascondermi le cose, pensieri inclusi, quindi se vorrai e quando vorrai, possiamo iniziare una di quelle conversazioni, sedute intorno al fuoco, che contraddistinguono la nostra famiglia
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MessaggioTitolo: Re: 02 DICEMBRE 2015   02 DICEMBRE 2015 EmptyMer Dic 02, 2015 4:49 pm

Con molto piacere. Very Happy
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