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Dove la magia è amore universale, umiltà e ascolto...la magia svelata, per il benessere dell'anima.E' come se in un attimo sbocciasse la vita, laddove prima c'erano solo silenzio ed immobilità.
 
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 04 DICEMBRE 2015

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DolceLuna
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MessaggioTitolo: 04 DICEMBRE 2015   04 DICEMBRE 2015 EmptyVen Dic 04, 2015 2:19 am

PREGHIERA DI NATALE

VIENI NELLA NOTTE
(Preghiera di Natale e dell’Avvento scritta da David Maria Turoldo)

Vieni di notte,
ma nel nostro cuore è sempre notte:
e dunque vieni sempre, Signore.
Vieni in silenzio,
noi non sappiamo più cosa dirci:
e dunque vieni sempre, Signore.
Vieni in solitudine,
ma ognuno di noi è sempre più solo:
e dunque vieni sempre, Signore.
Vieni, Figlio della pace,
noi ignoriamo cosa sia la pace:
e dunque vieni sempre, Signore.
Vieni a liberarci,
noi siamo sempre più schiavi:
E dunque vieni sempre, Signore.
Vieni a consolarci,
noi siamo sempre più tristi:
e dunque vieni sempre, Signore.
Vieni a cercarci,
noi siamo sempre più perduti,:
e dunque vieni sempre, Signore.
Vieni, tu che ci ami:
nessuno è in comunione col fratello
se prima non è con te, o Signore.
Noi siamo tutti lontani, smarriti,
né sappiamo chi siamo, cosa vogliamo.
Vieni, Signore. Vieni sempre, Signore.


IMMAGINE DI NATALE


04 DICEMBRE 2015 Auguri11

LA VEGLIA DI NATALE


VEGLIA DELLA PARROCCHIA DI SAN GASPARE DEL BUFALO DI ROMA

Canto - Venite, fedeli!
Celebrante: Nel nome del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo.
Tutti: Amen.
Celebrante: Chiediamo perdono...

Canto - Signore, pietà ...

Calenda di Natale: (sottofondo musicale)
Trascorsi molti secoli da quando Dio aveva creato il mondo e aveva fatto l'uomo a sua immagine; e molti secoli da quando era cessato il diluvio e l'Altissimo aveva fatto risplendere l'arcobaleno, segno di alleanza e di pace; ventuno secoli dopo la nascita di Abramo, nostro Padre; tredici secoli dopo l'uscita d'Israele dall'Egitto sotto la guida di Mosè; circa mille anni dopo l'unzione di Davide quale re d'Israele; nella settantacinquesima settimana della profezia di Daniele; all'epoca della centonovantaquattresima Olimpiade; nell'anno settecentocinquantadue dalla fondazione di Roma; nel quarantaduesimo anno dell'impero di Cesare Ottaviano Augusto,
mentre su tutta la terra regnava la pace, nella sesta età del mondo, Gesù Cristo, Dio eterno e Figlio dell'eterno Padre, volendo santificare il mondo con la sua venuta,
essendo stato concepito per opera dello Spirito Santo, trascorsi nove mesi, nasce in Betlemme di Giuda dalla Vergine Maria, fatto uomo. E’ il Natale di nostro Signore Gesù Cristo secondo la natura umana.

Liturgia della Parola
Commento: La tradizione giudaica usava distinguere quattro notti fondamentali nella storia dell'umanità. La prima notte è stata quella della creazione, quando le tenebre furono spazzate via dalla parola di Dio.

1a lettura - Dal libro della Genesi (Gn 1,1-4)

“In principio Dio creò il cielo e la terra. Ora la terra era informe e deserta e le tenebre ricoprivano l'abisso e lo spirito di Dio aleggiava sulle acque. Dio disse: "Sia la luce!". E la luce fu. Dio vide che la luce era cosa buona e separò la luce dalle tenebre e chiamò la luce giorno e le tenebre notte. E fu sera e fu mattina: primo giorno”.
Parola di Dio.
Tutti: Rendiamo grazie a Dio.Celebrante: Riflessione

Canto - Lodate il Signore

Commento: La seconda notte è quella dell'alleanza con Abramo

2a lettura - Dal libro della Genesi (Gn 15,1-2.5.12-18)
“... questa parola del Signore fu rivolta ad Abram in visione: "Non temere, Abram. Io sono il tuo scudo; la tua ricompensa sarà molto grande". Rispose Abram: "Mio Signore Dio, che mi darai? lo me ne vado senza figli. Poi lo condusse fuori e gli disse: "Guarda in cielo e conta le stelle, se riesci a contarle" e soggiunse: Tale sarà la tua discendenza". Mentre il sole stava per tramontare, un torpore cadde su Abram, ed ecco un oscuro terrore lo assalì. Allora il Signore disse ad Abram: "Sappi che i tuoi discendenti saranno forestieri in un paese non loro; saranno fatti schiavi e saranno oppressi per quattrocento anni. "Ma la nazione che essi avranno servito, la giudicherò io: dopo, essi usciranno con grandi ricchezze. Quanto a te, andrai in pace presso i tuoi padri; sarai sepolto dopo una vecchiaia felice…Quando, tramontato il sole, si era fatto buio fitto, ecco un forno fumante e una fiaccola ardente passarono in mezzo agli animali divisi. In quel giorno il Signore concluse questa alleanza con Abram: “Alla tua discendenza io do questo paese dal fiume d'Egitto al grande fiume, il fiume Eufrate”. Parola di Dio

Tutti: Rendiamo grazie a Dio.
Celebrante: Riflessione

Canto - I cieli narrano

Commento: La terza notte è legata alla liberazione dalla schiavitù d'Egitto: è la notte della Pasqua e della libertà.

3a lettura - Dal libro dell'Esodo (Es 12,21-23 29.32)
Mosè convocò tutti gli anziani d'Israele e disse loro: "Andate a procurarvi un capo di bestiame minuto per ogni vostra famiglia e immolate la pasqua. Prenderete un fascio di issòpo, lo intingerete nel sangue che sarà nel catino e spruzzerete l'architrave e gli stipiti con il sangue del catino. Nessuno di voi uscirà dalla porta della sua casa fino ai mattino. II Signore passerà per colpire l'Egitto, vedrà il sangue sull'architrave e sugli stipiti: allora il Signore passerà oltre la porta e non permetterà allo sterminatore di entrare nella vostra casa per colpire. A mezzanotte il Signore percosse ogni primogenito nel paese d'Egitto, dal primogenito del faraone che siede sul trono fino al primogenito del prigioniero nel carcere sotterraneo, e tutti i primogeniti del bestiame». Si alzò il faraone nella notte e con lui i suoi ministri e tutti gli Egiziani un grande grido scoppiò in Egitto, perché non c'era casa dove non ci fosse un morto! II faraone convocò Mosè e Aronne nella notte e disse: "Alzatevi e abbandonate il mio popolo, voi e gli Israeliti! Andate a servire il Signore come avete detto. Prendete anche il vostro bestiame e le vostre greggi, come avete detto, e partite! Parola di Dio

Tutti: Rendiamo grazie a Dio.
Celebrante: Riflessione

Canto - Eccomi

Commento: Per gli ebrei la quarta ed ultima notte sarà quella del Messia, una notte a cui farà seguito un giorno senza più tenebre.

4a lettura - Dal libro del profeta Isaia (Is 1-3.5-6)
II popolo che camminava nelle tenebre vi-de una grande luce; su coloro che abitavano in terra tenebrosa una luce rifulse. Hai moltipli-cato la gioia, hai aumentato la letizia. Gioisco-no davanti a te come si gioisce quando si mie-te e come si esulta quando si divide la preda. Poiché tu, come al tempo di Madian, hai spez-zato il giogo che l'opprimeva, la sbarra sulle sue spalle e il bastone dell'aguzzino. Poiché un bambino è nato per noi, ci è stato dato un figlio. Sulle sue spalle è il segno della sovranità ed è chiamato: "Consigliere ammira-bile. Dio potente, Padre per sempre, Principe della pace"; grande sarà il suo dominio e la pa-ce non avrà fine sul trono di Davide e sul regno, che egli viene a consolidare e rafforzare con il diritto e la giustizia, ora e sempre; questo farà lo zelo dei Signore. Parola di Dio

Tutti: Rendiamo grazie a Dio.
Celebrante: Riflessione

Canto - Gloria in excelsis Deo

Il Celebrante scopre il Bambino Gesù e lo mostra mentre il canto prosegue

Colletta: O Dio, che hai illuminato questa san-tissima notte con lo splendore di Cristo, vera lu-ce del mondo, concedi a noi, che sulla terra lo contempliamo nei suoi misteri, di partecipare alla sua gloria nel cielo. Per il nostro Signore…
Tutti: Amen.

Dalla lettera di san Paolo apostolo a Tito (Tt 2,11-14)
Carissimo, è apparsa la grazia di Dio, apportatrice di salvezza per tutti gli uomini, che ci insegna a rinnegare l'empietà e i desideri mondani e a vivere con sobrietà, giustizia e pietà in questo mondo, nell'attesa della beata speranza e della manifestazione della gloria del nostro grande Dio e salvatore Gesù Cristo."Egli ha dato sé stesso per noi, per riscattarci da ogni iniquità e formarsi un popolo puro che gli appartenga,zelante nelle opere buone. Parola di Dio

Tutti: Rendiamo grazie a Dio.

Canto – Salmo 95

Canto al Vangelo (Lc 2,10-11)
Rit. Alleluia, alleluia.
Vi annunzio una grande gioia: oggi vi è nato un Salvatore: Cristo Signore.
Rit. Alleluia.

Vangelo
Dal vangelo secondo Luca (Lc 2,1-14)

Tutti: Gloria a te, o Signore.
In quei giorni un decreto di Cesare Augusto ordinò che si facesse il censimento di tutta la terra. Questo primo censimento fu fatto quando era governatore della Siria Quirinio. Andavano tutti a farsi registrare, ciascuno nella sua città. Anche Giuseppe, che era della casa e della famiglia di Davide, dalla città di Nazareth e dalla Galilea salì in Giudea alla città di Davide, chiamata Betlemme, per farsi registrare insieme con Maria sua sposa, che era incinta. Ora, mentre si trovavano in quel luogo, si compirono per lei i giorni del parto. Diede alla luce il suo figlio primogenito, lo avvolse in fasce e lo depose in una mangiatoia, perché non c'era posto per loro nell'albergo. C'erano in quella regione alcuni pastori che vegliavano di notte facendo la guardia al loro gregge. Un angelo del Signore si presentò davanti a loro e la gloria del Signore li avvolse di luce. Essi furono presi da grande spavento, ma l'angelo disse loro: "Non temete, ecco vi annunzio una grande gioia, che sarà di tutto il popolo: oggi vi è nato nella città di Davide un salvatore, che è il Cristo Signore. Questo per voi il segno: troverete un bambino avvolto in fasce, che giace in una mangiatoia". E subito apparve con l'angelo una moltitudine dell'esercito celeste che lodava Dio e diceva: Gloria a Dio nel più alto dei cieli e pace in terra agli uomini che egli ama". Parola del Signore Tutti: Lode a Te o Cristo!Offertorio, canto n. 83: “In notte placida”

-Liturgia Eucaristica III
- Padre Nostro (cantato)
- Rito della pace con canto: Evenu shalom
- Comunione (canto: Astro del ciel – Fermarono i cieli)
- Canto finale: Tu scendi dalle stelle


NEL GIARDINO DEGLI ANGELI

04 DICEMBRE 2015 14

LA MIGLIORE VENDETTA.....

Era una fredda giornata d'inverno; il cielo era plumbeo; la neve cadeva a fitti e larghi fiocchi,
stendendo sulla terra un candido tappeto. Nel loro salottino da studio, Carlo e Gino, seduti presso la scrivania, facevano i compiti di scuola. Godendosi il dolce tepore di un focherello che scoppiettava allegramente. Tutto era silenzio, non si udiva, che il leggero rumore prodotto dallo scricchiolamento della penna sulla carta. Ad un tratto, Carlo, nel prendere un libro urtò inavvedutamente il gomito di Gino e gli fece fare un piccolo sgorbio sul quaderno. Questi allora, tutto acceso dal dispetto si alzò, e, intingendo con forza la penna nel calamaio, la scaraventò sul libro del fratello, macchiandolo tutto d'inchiostro. Due grossi lacrimoni spuntarono dagli occhietti azzurri di Carlo:
- Cattivo! - disse con voce rotta dai singhiozzi - mi vendicherò !
In quel punto entrò la mamma e siccome i due ragazzi si erano rimessi tranquillamente allo studio, ella non sospettò neppure che pochi minuti prima si erano bisticciati, ed esclamò:
- Oh! i miei cari e buoni figlioletti, come stanno attenti allo studio! Bravi! qua, un bacio tutti e due.
E la madre amorosa abbracciò con affetto i due piccini.
Poi prese un libro che si trovava sulla scrivania e disse a Carlo di leggere uno dei tanti raccontini che vi si trovavano.
- Quale debbo leggere? - interrogò il fanciullo.
- Oh! uno qualunque.... ecco, leggi questo, è intitolato " La migliore vendetta è il perdo…” Ma la signora non potè finire perchè singhiozzi simultanei troncarono le sue parole.
Carlo e Gino si erano avvicinati e si erano gettati l'uno nelle braccia dell'altro, promettendosi di volersi sempre bene e di non bisticciarsi mai più.
La mamma sorrideva felice!



GLI ANIMALI DI NATALE – TRADIZIONE

04 DICEMBRE 2015 Storia10

L’ASINELLO

Tra gli animali che ci servono – scrive De La Bouillerie – l’asino occupa l’ultimo posto. Meno bello e meno nobile del cavallo, meno robusto del bue, non è altro che il piccolo servo del povero, con la sua montatura, il suo tiro, il suo essere bestia da carico; e mentre altri animali, per la finezza e la vivacità del loro istinto, imitano in qualche modo l’intelligenza umana, l’asino rimane nell’opinione degli uomini come l’emblema dell’ignoranza e della limitatezza dello spirito. Ecco tuttavia che questo umile animale, oggetto delle canzonature di tutti, ci è mostrato in parecchie parti dei nostri santi libri compartecipe in sante azioni e ornato di bei privilegi che lo nobilitano agli occhi del cristiano: e ricorda continuamente che ciò che è piccolo e disprezzabile per gli uomini diventa sovente oggetto di preferenza da parte di Dio. L’asino è il simbolo dello schiavo, ed in questo senso è un emblema del nostro corpo che non deve mai essere che l’umile e docile servitore della nostra anima. Si racconta di San Francesco d’Assisi che aveva l’abitudine di chiamare il suo corpo ‘Fratello asino’ – prosegue De La Bouillerie -. E questo grande santo la cui anima serafica conduceva sulla terra una vita tutta celeste, trattava il suo corpo come il più vile degli animali. Tutti i santi hanno agito in questo modo e la loro preoccupazione sembra essere stata quella di applicare al loro corpo le parole dell’Ecclesiaste: ‘Il foraggio, il bastone ed il carico spettano all’asino, il pane, la punizione ed il lavoro allo schiavo’. L’asino non è che un povero servitore schiacciato dai fardelli, che si disprezza e si prende in giro; ciò non importa, è il simbolo delle anime semplici ed umili ed è di esso che è stato scritto: “Dio comunica i suoi segreti ai semplici”.
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MessaggioTitolo: Re: 04 DICEMBRE 2015   04 DICEMBRE 2015 EmptyVen Dic 04, 2015 5:33 pm

Bella tutta la pagina, ma soprattutto la preghiera di David Maria Turoldo. Grazie.
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MessaggioTitolo: Re: 04 DICEMBRE 2015   04 DICEMBRE 2015 EmptyVen Dic 04, 2015 5:58 pm

I love you I love you I love you I love you I love you I love you I love you
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