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Dove la magia è amore universale, umiltà e ascolto...la magia svelata, per il benessere dell'anima.E' come se in un attimo sbocciasse la vita, laddove prima c'erano solo silenzio ed immobilità.
 
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 IL SIGNIFICATO DELL'ESOTERISMO

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MessaggioTitolo: IL SIGNIFICATO DELL'ESOTERISMO   IL SIGNIFICATO DELL'ESOTERISMO EmptyMer Mag 16, 2012 10:05 am

Il significato etimologico del termine esoterismo è "nascosto, segreto". La dottrina esoterica, retaggio ancestrale divino tramandato dagli dèi, dai Profeti e dai Maestri, doveva essere trasmessa di generazione in generazione attraverso una religione universale. Stiamo parlando della "Conoscenza" che l'uomo porta con sé, della "Gnosi", della Scienza Universale, della "Consapevolezza" dell'Anima che alberga in ognuno di noi anche se è invisibile. L'uomo occidentale non accetta facilmente di essere un "essere divino"; lo stesso fatto di pronunciare le parole "io sono Dio" equivale a una bestemmia per un cattolico al quale hanno inculcato la differenza tra l'uomo e Dio! Per questo gli è difficile intraprendere un lavoro di ricerca interiore per trovare la propria divinità. La sua stessa religione gli impedisce di riconoscersi in Dio... in quell' Energia animica, o Coscienza Superiore, o Fonte Suprema alla quale invece egli potrebbe riunificarsi attraverso l'iniziazione, la meditazione, la preghiera, la ripetizione del nome di Dio, l'ascesi, le pratiche insegnate dai Maestri per raggiungere il Tutto, trascendendo la mente razionale per fondersi con il microcosmo e il macrocosmo. Il concetto religioso orientale, invece, è molto chiaro: l'Anima è la prova della nostra divinità e dopo la morte trasmigra - come un germoglio - in un altro corpo fisico dove crescere nuovamente. In tempi molto antichi tutte le religioni spiegavano che oltre la materia (tangibile e visibile) esiste l'impalpabile (invisibile e immortale); con la consapevolezza di questa verità l'essere umano può trasformarsi in un essere spirituale. Questo solo dopo aver trovato il suo "Sé" immortale. Le religioni, che avrebbero dovuto unire (religere=unire), alla fine hanno solo diviso l'umanità diventando motivo di discriminazioni, eccidi e guerre. L'esoterismo è probabilmente la sola dottrina in grado di fornire una forma di unità trascendentale religiosa. La Scienza esoterica, in quanto "gnosi", riunisce e sintetizza miti , simboli, archètipi e religioni di ogni tempo, trasmettendo la Rivelazione primordiale attraverso una tradizione orale e scritta. Per spiegare i Misteri dell'Universo viene usato un linguaggio scritto dove le verità sono "nascoste" in mezzo a un testo volutamente criptato (che solo gli iniziati possono decodificare, conoscendo la chiave di lettura), mentre il sapere legato ai simboli, ai numeri, ai miti, ai riti, alle pratiche, viene tramandato oralmente in quanto linguaggio universale. Le dottrine esoteriche sono sempre esistite e la loro origine si perde nella notte dei tempi: tramandate in varie lingue, ma con un proprio "stile" di linguaggio, sono state tradotte e codificate per rimanere "segrete". Per mezzo dei geroglifici egizi, delle scritture sanscrite, della Cabala ebraica, degli scritti arabi, dei racconti biblici, ecc., gli iniziati - appartenenti alla setta esoterica di questo o quel popolo - nascondevano le grandi verità della genesi, degli dèi, delle forze dell'universo, del concetto di vita-morte in un miscuglio di mitologia, allegoria, metafore e dogmi religiosi. Socrate afferma: "Conosci te stesso e conoscerai l'Universo degli dei", e in questa frase è racchiusa tutta la chiave della scienza delle corrispondenze. La Rivelazione primordiale è strettamente correlata a Thot, il dio egizio delle Scienze, dei Misteri e dell'illuminazione. Thot è il simbolo per antonomasia della Conoscenza nascosta; è l'archetipo culturale del nome patronimico delle iniziazioni esoteriche. L'ermetismo infatti è la trasformazione post-platonica dell'esoterismo egizio antico risalente a Thot, il quale era il braccio destro del Re Osiride, vissuto prima del diluvio, e scampato alla distruzione di Atlantide. La divinità umana è stata definita in molti modi diversi (Sé, Spirito Santo, Ruh, Brahaman ecc.), ma ora ci interessa solo ricordare come la definiva K.G.Jung: "Inconscio Collettivo". E questo inconscio genera nell'uomo i ricordi ancestrali, le immagini viventi, le predisposizione artistiche, l'immaginazione, la fantasia; come un magnete l'inconscio ci attrae verso precise proiezioni del tempo o dello spazio-tempo. Quindi si può dire che la Fonte Divina ci richiama alla memoria delle conoscenze dimenticate: è il "Vecchio Saggio" di Jung, l'archètipo incarnato da Ermete Trismegisto/Thot. E' chiaro che Esoterismo ed Ermetismo hanno radici comuni; nel termine ermeneutico (hermeneus) - che significa interprete e in senso lato colui che imbroglia con le parole -, è chiara l'allusione alla codificazione degli scritti esoterici, che solo gli iniziati dovevano capire. Ed è chiaro il riferimento a Thot, inventore dei geroglifici che rappresentavano in assoluto il linguaggio sacro, usato solo a scopo religioso e/o scientifico, dove la simbologia esoterica nascondeva il vero significato del testo a chi non fosse stato in possesso della chiave di lettura; esistevano infatti anche un linguaggio figurativo e uno fonetico, entrambi usati per scopi che definiamo non-religiosi, per distinguerli dal primo. Di fatto, la prevalenza del popolo egiziano era analfabeta; non esistevano scuole pubbliche e l'apprendimento era riservato solo a chi poteva accedere alla "Casa della Vita" o ai templi. E anche qui, in pochi erano destinati a conoscere il significato vero dei "segni sacri": quei pochi che sarebbero stati selezionati per diventare prima di tutto sacerdoti, e solo dopo anche scribi. Questi non sarebbero stati scribi come gli altri, perché avrebbero fatto parte di una "setta" iniziatica sopravvissuta per millenni. Platone, filosofo greco del IV secolo a.C. parla di Thot per spiegare come le autorità egiziane intralciassero la nascita di una scrittura dotata di un alfabeto facile da imparare; semplicemente non volevano che fosse alla portata di tutti, ma un’esclusiva degli scribi e della classe sacerdotale, come succedeva infatti con i geroglifici: “Udii che presso Naucrati, in Egitto, visse un tempo uno dei loro vecchi dei, a cui è sacro l’uccello che chiamano ibis; questo dio aveva nome Thot. E aggiungono che egli inventò i numeri, il calcolo, la geometria, l’astronomia e anche i giochi del tavoliere e dei dadi e per di più la scrittura. Faraone dell’Egitto era allora Thamus. Thot venne a trovare costui, gli mostrò le arti e disse che conveniva farne dono agli altri egiziani. Il sovrano s’informò dell’utilità di ciascuna arte, e mentre l’altro gliene faceva l’esposizione, egli approvava ciò che gli pareva ben detto e disapprovava ciò che gli pareva negativo. Così Thamus fece a Thot, per quel che si narra, pro e contro ciascun’arte molte osservazioni che sarebbe troppo lungo ripetere. Il dio Thot fu anche un dio creatore. La leggenda dice che sotto forma di babbuino, stava originariamente seduto su uno sperone di roccia che emergeva dalle acque primordiali. Le lacrime che scendevano dai suoi occhi caddero ai quattro angoli del mondo e formarono quattro coppie di divinità che aiutarono a popolare la Terra.”
Le memorie ancestrali del "Libro della Vita" sono a disposizione di tutti in una dimensione parallela - dove risiede la memoria di ogni avvenimento, pensiero e desiderio di ogni individuo vissuto sulla Terra - che si chiama Akasha. L'accesso a questo luogo ultradimensionale è possibile unicamente viaggiando dentro la propria coscienza alla ricerca delle informazioni provenienti dalle nostre vite precedenti, indispensabili per conoscere le nostre predisposizioni e quindi la nostra missione sul nostro pianeta. Per mezzo di specifici esercizi di meditazione e di iniziazione, è possibile incontrare il proprio Spirito Guida e/o ottenere una regressione spazio-temporale che ci farà viaggiare fino al "Regno" di Akasha. Edgar Cayce, negli ultimi quarant'anni della sua vita, ha avuto accesso alle Cronache dell'Akasha, o Resoconti Akashici, attingendo straordinarie informazioni da questa dimensione. Le memorie degli episodi delle proprie vite precedenti, specialmente di quelle collegate con quella attuale, possono infatti insegnarci ad affrontare e risolvere antiche questioni, evitandoci di incorrere nei medesimi errori. Le parole di Cayce, pronunciate in stato di trance, non sono altro che l'espressione verbale delle memorie atlantidee che lui risvegliava durante i suoi viaggi nel Regno di Akasha.
J.M.Riviere in Storia delle dottrine esoteriche collega l’origine del termine al verbo greco eisoteo, che significa far entrare, quindi “aprire una porta, offrire agli uomini la possibilità di penetrare nell'interiore attraverso l'esteriore; simbolicamente, è rivelare una verità nascosta, un senso occulto." L'esoterismo è "una dottrina segreta, un'iniziazione, una spiegazione del mondo rivelata in un consesso scelto, isolato dall'esterno e dalla moltitudine e spesso tramandata in forma orale". (tratto da "Storia delle Dottrine Esoteriche", di Jean Marques-Riviere, Edizioni Mediterranee.)
Altre fonti individuano la radice del termine nell’aggettivo greco esoterikòs che significa “interno, segreto”. Qualunque sia l’esatta etimologia, l’esoterismo è da sempre la tendenza ad “un insegnamento estremamente riservato, a cui venivano ammessi soltanto alcuni individui che avevano ricevuto una preparazione specifica. Gli altri, la massa, erano tagliati fuori. Gli stessi concetti, venivano appositamente ammantati di doppi significati, camuffati in più modi, quando addirittura i testi non venivano nascosti completamente alla vista, nei templi o in luoghi inaccessibili.” ( tratto da "Quinta Dimensione", di Giuditta Dembech, Edizioni L'Ariete.)
"L'esoterismo è antico come il mondo; tutte le rivelazioni magiche presso i primitivi venivano compiute nel mistero, lontano dagli altri membri della tribù, all'ombra propizia di un bosco sacro, in un luogo appartato, oppure su una sommità isolata. La conoscenza delle tecniche che donano capacità sovrumane è sempre stata circondata dai misteri. Da lungo tempo esiste la distinzione tra il volgare, la moltitudine, il popolo-ritenuto ignorante, grossolano, goffo, istintivo- e gli eletti, i saggi, gli iniziati, gli adepti. Tale distinzione esisteva tanto in campo culturale come in quello religioso, e spesso l'uno si trovava ad invadere l'altro. Le tecniche di governo erano intimamente connesse con le tecniche magiche; l'ordine sociale era il riflesso fedele dell'ordine cosmico e magico della natura; il microcosmo, con la sua stabilità, assicurava l'ordine del macrocosmo. I segreti di stato, i mezzi magico-politici di dominio, i gesti rituali che asservivano il cielo erano riservati ad una cerchia ristretta, a coloro che erano degni di ricevere, conservare e trasmettere tali rivelazioni, esoteriche nella loro essenza per il fatto che avrebbero potuto dar luogo a conseguenze incalcolabili.” (tratto da "Storia delle Dottrine Esoteriche", di Jean Marques-Riviere, Edizioni Mediterranee.)
"L'esoterismo nasce dall'assoluta conoscenza di chi ha osato per primo affrontare il peso della sapienza trafugandola agli antichi dei. All'alba della creazione l'uomo tradusse in conoscenze ciò che aveva captato dall'esterno. Durante la ricerca della ragione della propria vita il suo discernimento si svolse verso l'imponderabile, in quanto non poteva esistere soltanto il nulla. Tutto gli apparve improvvisamente, per trasmettersi dalla mente al cuore. Ogni percorso intrapreso portava l'uomo verso ricordi antecedenti: gli archetipi, solo apparentemente immobili, si manifestarono sotto forma di simboli tribali. Gli elementi avevano un'importanza fondamentale e la loro energia veniva impiegata quale legame con il tutto rappresentatati dall'universo. L'essere umano, soggetto alla grande opera divina, fu testimone di una spiritualizzazione progressiva, non diffusa alle masse ma riservata ad una ristretta e prescelta casta iniziatica. Da ciò si deduce che l'esoterismo è scaturito dalla parte più profonda dell'essere umano, restituendogli quel mondo che non poteva ricordare. Così, subito dopo le civilizzazioni preistoriche, si fece spazio alla luce dell'interiorità. Ogni interrogativo trovò un riscontro con l'inizio dei culti sacrali e delle varie manifestazioni misteriche. I grandi sacerdoti e i sommi capi detenevano il potere della conoscenza occulta, che esercitavano con grande segretezza, non condividendone con i profani che i frammenti indispensabili alla loro evoluzione. Solo chi dimostrava di essere degno di ricevere gli insegnamenti occulti veniva ammesso nella cerchia privilegiata di coloro che un giorno avrebbero guidato le tribù.” (tratto da "L'Esoterismo", di Pina Andronico Tosonotti, Edizioni Xenia.)
"Le forme religiose ebbero sempre un aspetto essoterico e uno esoterico, esistevano l'insegnamento ad uso popolare e quello riservato a pochi. La maestà sacra del materiale religioso, dei riti temibili ed efficaci, esigeva una gerarchia dell'esecuzione, tanto quanto una gerarchia della conoscenza.”( tratto da "Storia delle Dottrine Esoteriche", di Jean Marques-Riviere, Edizioni Mediterranee.)
Fin da subito l'insegnamento esoterico fu protetto. "Il pericolo di tale insegnamento stava nel modo di affrontare le problematiche dell'etica, della vita e della morte sotto aspetti che differivano dalle dottrine correnti.” (tratto da "Storia delle Dottrine Esoteriche", di Jean Marques-Riviere, Edizioni Mediterranee.)
Inoltre gli iniziati, coloro che partecipavano a questi insegnamenti alternativi avevano l'obbligo del segreto perché queste conoscenze in mani sbagliate potevano causare danni gravissimi. Basta leggere alcune parole di Ermete Trismegisto. " Richiamandoti a questi principi, ti ricorderai facilmente delle cose che più a lungo ti spiegai e che qui sono riassunte. Ma evita di intrattenervi alla folla; non perché io voglia impedire che ne venga a conoscenza, ma perché non voglio esporti alle sue derisioni. Chi si somiglia si congiunge, e tra persone dissimili non può esistere amicizia. Queste lezioni devono essere udite da pochi, o presto non ve ne saranno più del tutto. Esse posseggono qualcosa di così particolare che spinge i malvagi ancor più verso il male. Guardati dalla moltitudine, perché questa non comprende la virtù di tali discorsi.” (tratto da "Storia delle Dottrine Esoteriche", di Jean Marques-Riviere, Edizioni Mediterranee.) Chiari dunque i riferimenti ad un possibile uso improprio delle conoscenze occulte che perciò dovevano rimanere nascoste ai più. "Queste parole di Ermete riassumono il pensiero delle diverse scuole religiose e iniziatiche; rendono comprensibile la necessita dell'esoterismo dei loro insegnamenti, le difficoltà dell'iniziazione, la severa scelta degli adepti, le rigorose regole di vita imposte ai confratelli. Esisteva l'imperiosa necessità di celare una dottrina inaccessibile, una saggezza che non fosse deformata dalla volgarizzazione.” (tratto da "Storia delle Dottrine Esoteriche", di Jean Marques-Riviere, Edizioni Mediterranee.) "A cosa serviva questa conoscenza? E' assolutamente necessario abbandonare la concezione intellettuale e razionalista della verità che caratterizza la nostra epoca moderna. Per quanto è possibile giudicare dagli insegnamenti tramandati fino a oggi, una conoscenza, per gli antichi, era ipso facto una regola di vita. Essi mal distinguevano la conoscenza ideologica e scientifica del mondo dal proprio personale modo d'essere; la rivelazione attraverso l'insegnamento, l'intuizione diretta o sopranormale, le gerarchie e le tecniche spirituali richiedevano una specifica condotta di vita. Le dottrine non venivano classificate, ma sperimentate. Tutto l'esoterismo era vivente, attivo, e partecipava al sacro, al magico. Ciò spiega altresì la ragione per cui ci sono riamaste ben poche testimonianze, dal momento che il segreto giurato veniva osservato rigorosamente, e gli ultimi adepti degli antichi Misteri sono scomparsi con l'insegnamento orale ricevuto che non hanno potuto, o voluto trasmettere.” (tratto da "Storia delle Dottrine Esoteriche", di Jean Marques-Riviere, Edizioni Mediterranee.)
Lo studioso francese fa anche un confronto tra l'antica conoscenza e certi sedicenti "esperti" moderni di esoterismo."Questa materia è piena di rischi, e ce ne rendiamo conto; per questo abbiamo sistematicamente scartato tutte le documentazioni fantasiose, intuitive o ipotetiche. Non abbiamo fatto appello- salvo rarissime eccezioni-a coloro che si definiscono occultisti moderni e che pretendono di essere i successori ufficiali o ufficiosi degli antichi iniziati. E' sufficiente fare un paragone, anche senza "iniziazione", fra i grandiosi resti dei Misteri e gli insegnamenti dei moderni gerofanti; la povertà, l'ignoranza e l'indecorosità letteraria di questi ultimi permettono facilmente di giudicare le loro pretese. Sono singolarmente reticenti quando si tenta lealmente di ricostruire con loro le origini delle tradizioni di cui si ritengono i soli rappresentanti autorizzati". E' proprio per la necessità di segretezza tipica dell'insegnamento iniziatico che al giorno d'oggi si sa pochissimo del vero esoterismo. O meglio diciamo che la stragrande maggioranza della popolazione mondiale non conosce praticamente niente di quell'antico insegnamento. Sono stati scritti molti libri. Nei secoli qualcosina è stata fatta trapelare, ma è praticamente nulla dell'essenza dell'esoterismo. Dall'alba dei tempi pochissimi sono stati i veri iniziati, coloro cioè a conoscenza degli antichi segreti.
"Accanto alle religioni e alle forme sociali delle diverse civiltà si può trovare l'esistenza di gruppi di illuminati, di saggi, di religiosi, di filosofi, che hanno scisso la loro vita in due parti, sacrificando a volte l'aspetto mondano per un'altra forma di esistenza. Qualunque sia l'opinione che si può nutrire nei riguardi di questi ricercatori di verità e di pace spirituale, essi meritano tutto il nostro rispetto: si deve ammirare chi sacrifica tutto per un ideale.” (tratto da "Storia delle Dottrine Esoteriche", di Jean Marques-Riviere, Edizioni Mediterranee.)

Alcuni tra questi saggi svolgono un compito fondamentale: hanno la loro professione e tali sono per il resto del mondo ma dietro a questa copertura custodiscono i segreti dell'antica conoscenza. Certi magari sono persone molto semplici, che fanno lavori umili, altri ricoprono cariche importanti, alcune religiose, altre politiche. Possono quindi essere in posizioni diverse per via delle differenti necessità evolutive. Ma tutti, dal più piccolo al più grande, collaborano alla realizzazione del piano divino.
"Nei secoli l'esoterismo si alterna o si confonde con altre forme di pensiero. Nei momenti di particolare chiusura, in cui viene messa in discussione la credibilità sia delle religioni sia delle scienze, cresce il bisogno di approfondire il lato nascosto delle cose. In realtà l'esoterismo è sempre esistito, conoscendo andamenti diversi - sviluppi o restrizioni - a seconda dei momenti storici. A fasi improntate alla tolleranza (es. il Rinascimento) succedettero epoche di repressione, oscurantismo e fanatismo religioso (la caccia alle streghe). Molti scienziati studiarono a fondo le dottrine esoteriche: basti pensare ad Ashmole, presidente e fondatore della Royal Society e cultore di alchimia e massoneria; oppure a Fludd e Yeats, che si interessarono al Rosacrocianesimo. D'altra parte, anche in tempi più recenti molti scienziati si sono avvicinati al mondo dell'esoterismo e dell'intuizione (esemplare il caso di Jung). La tradizione iniziatica delle antiche scuole esoteriche è andata in gran parte perduta e non esistono scuole di livello superiore. Nel ridare vita a questi studi, ormai sviliti e confusi, e nel rilegittimarli secondo una dimensione più attuale fu determinante il contributo di Corbin, che divulgò il concetto di mundus immaginalis (un mondo intermedio che si colloca tra la materia e lo spirito). Anche Jung assunse un ruolo essenziale in questo senso, con la sua definizione degli archetipi. Grazie alla sua grande sensibilità interiore e al proprio intuito riuscì ad andare oltre l'aridità della visione scientifica. Riportò alla luce le antiche dottrine iniziatiche, alchemiche ed esoteriche, studiandone le origini e restituendo la propria nobiltà a ciò che appariva inutile e superato, sepolto sotto la polvere del tempo, schiacciato dall'ignoranza e dal materialismo più gretti. Va citato naturalmente anche l'apporto degli studiosi contemporanei che si batterono per riscattare l' esoterismo, come Antoine Faivre, René Guenon, Mircea Eliade ed Elémire Zolla. Non esistono, attualmente, nuove scuole esoteriche di livello superiore, ma solo timidi tentativi compiuti individualmente o in gruppo da persone armate di buona volontà, che attingono l'amore per le origini della conoscenza dalla propria esperienza spirituale.” (tratto da "L'Esoterismo", di Pina Andronico Tosonotti, Edizioni Xenia.)
"L' esoterismo è basato sull'assioma che il mondo sensibile non costituisce che una piccola parte della realtà. Il compito delle dottrine esoteriche è sempre stato quello di ottenere la conoscenza del mondo soprasensibile. Per raggiungere tale scopo non si avvalgono di uno strumento razionale ma dell'intuizione che l'iniziato Dante Alighieri chiama " luce intellettual piena d'amore". Per compiere l'indagine esoterica è indispensabile conquistare la capacità si utilizzare la facoltà intuitiva, attraverso un lungo tirocinio ed affinamento delle capacità latenti nell'uomo…alla radice di tutte le cose esiste un'energia, ripartita in vari ordini e livelli, la cui natura e sostanza devono essere comprese dall'uomo, in modo che possa impiegarla. Proprio perché opera nel misterioso campo delle energie, la scienza esoterica deve mantenere il segreto, riservando agli iniziati gli insegnamenti basilari - trasmessi in genere oralmente - ed il possesso della chiave dei misteri.
Chiunque segua la strada esoterica dev'essere scevro da settarismi e pregiudizi e favorire i rapporti tra le varie dottrine, per approfondirne la conoscenza. Esiste anche un filone esoterico individuale che interessa coloro che non sentono l'esigenza di seguire un Maestro. Si tratta soprattutto di artisti ma anche letterati, filosofi, musicisti.” (tratto da "L'Esoterismo", di Pina Andronico Tosonotti, Edizioni Xenia.)
"Nell'epoca antica per essere ammessi alla conoscenza dei misteri bisognava ricevere l'iniziazione, …un insieme di riti e insegnamenti orali, il cui scopo è la modificazione radicale dello stato religioso e sociale del soggetto da iniziare. Al termine della prova il neofita entrava in una condizione esistenziale completamente diversa da quella precedente, ossia diveniva un essere totalmente rinnovato. La maggior parte delle prove iniziatiche implica infatti una morte rituale, seguita da una resurrezione simbolica o da una "nuova nascita". Il momento culminante dell'iniziazione è rappresentato dalla cerimonia che simboleggia la morte del neofita e il suo ritorno tra i vivi. La morte iniziatica costituisce nello stesso tempo la fine dell'infanzia, dell'ignoranza e della condizione profana. Dunque l'iniziazione è l'ingresso in una nuova vita, concepita come vera esistenza spirituale aperta ai valori più profondi dell'essere, permeata dal senso divino e dall'autentica conoscenza della vita. Tutto ciò rende possibile l'ascesa interiore che conduce di grado in grado ad uno stato d'illuminazione perfetta. Così avviene la rigenerazione dell'anima.
Ma per poter veramente capire che cosa sia l'iniziazione dobbiamo riportarci agli antichi Egizi, ai Persiani, ai Frigi, ai Traci ed ai Greci, quindi alle antiche religioni misteriche che hanno lasciato una traccia nelle religioni e filosofie moderne” (tratto da "L'Esoterismo", di Pina Andronico Tosonotti, Edizioni Xenia.)
"L'Egitto è la fonte dalla quale tutto si diffuse, la terra dove furono iniziati tutti i grandi esseri che bussarono alle porte dei suoi templi. Pitagora apprese a Tebe la scienza dei numeri, mentre Talete e Democrito acquistarono le loro conoscenze a Menfi. Si dice che anche Orfeo trovò in Egitto tutto ciò che ricercava, e che Platone ed Eudossio passarono molto tempo ad Eliopoli per appendere sia la morale sia le scienze matematiche. Fu a Sais che Licurgo e Solone attinsero i segreti della legislazione. Insomma, i luoghi iniziatici dell'Egitto erano anche scuole in cui si imparavano le arti, la filosofia, le scienze, la morale, la legislazione, la filantropia ed il culto.” (tratto da "L'Esoterismo", di Pina Andronico Tosonotti, Edizioni Xenia.)
Ed inoltre, ma non per ultimi, dobbiamo ricordare tra i vari personaggi che furono iniziati all'ombra delle piramidi anche Mosè e il Re dei Re, cioè Gesù Cristo.
"L'iniziato è colui che vibra all'unisono con il suono dell'universo, quindi non ha bisogno della parola per esprimersi. L'obbligo di non svelare i segreti dei misteri ai quali è stato ammesso non gli è di peso, in quanto intende il silenzio come lo spazio che separa l'uomo dalla conoscenza delle cose divine. ...Inizialmente è necessaria una grande forza d'animo per imporre a se stesso un silenzio che spesso lo estrania dal resto del mondo. Macerando il proprio egoismo in lunghe meditazioni, raggiungerà un livello di coscienza del proprio sé assai notevole. La modestia e la saggezza saranno le sue compagne di colloquio. Si spoglierà d'ogni inutile orpello e di ogni parola offensiva, annullando se occorre anche la propria umanità, per ricevere quello stato di illuminazione che è il traguardo principale di tutti coloro che cercano la verità perduta. Opererà non dal vertice della piramide ma dalla base, solidamente, lentamente, pazientemente e con diligenza, usando la volontà ed il senso della misura. Il silenzio iniziatico, retaggio degli antichi misteri, fa parte anche di tutte le regole monastiche. Permette all'individuo di ricostruire la sua interiorità lavorando nella sacra quiete del tempio; costituisce il preludio della Rivelazione, perché conduce al punto più intimo di se stessi, dove l'eternità, come un mare vivificante, riporta l'essere umano alle sue origini divine. Questa è la regola d'oro dell'iniziato e del saggio: saper tacere. Lo stesso Pitagora la impose ai propri discepoli.
L'iniziato non imparerà mai tanto dai mille libri quanto dal sedersi sotto un albero ad ascoltare il proprio silenzio, che in realtà ha un suono: una musica così remota che solo chi possiede un cuore puro riesce a percepirla. Chi sa o ha imparato non ha bisogno di trasmettere con la parola, perciò il neofita dovrà comprendere che restare silenziosi non significa soltanto mantenere un segreto, ma imparare ad ascoltare il proprio Io e quello degli altri.” (tratto da "L'Esoterismo", di Pina Andronico Tosonotti, Edizioni Xenia.)
"Chiunque, purché lo voglia veramente, può incontrare il proprio Maestro interiore, che non è una guida spirituale comune ma un'energia che fa parte di noi stessi. Quando il discepolo è pronto, si manifesta il Maestro che dimora in lui. Nel momento in cui il discepolo si sarà preparato, tramite l'autopurificazione e la disciplina della conoscenza del sé, allora anche la sua guida si renderà presente.
Tale guida insegnerà operando dentro l'allievo d avvolgendolo completamente in tutti gli aspetti della sua esistenza. Questa grande presenza agisce attraverso lo Spirito, ma perché ciò accada bisogna perfezionarsi mediante il retto pensiero, la parola ed il retto agire, usando altruisticamente i propri poteri a beneficio dell'umanità; così si tradurrà l'immortale linguaggio cosmico nel linguaggio e nelle idee degli uomini mortali, e l'intuizione sarà il mezzo di questa ricezione. Quando la preparazione dell'allievo sarà completata, la comunicazione con il Maestro supererà le barriere fisiche e le distanze incommensurabili, quindi la verità sarà più vicina. Nell'esoterismo si è tanto discusso del Maestro interiore, a volte negandolo ed a volte cercando di chiarirne l'esistenza. ...L'immersione nella parte del nostro io più adamantina (priva di egoismo che caratterizza la vita di ogni giorno) è l'unico mezzo per entrare in sintonia con il Maestro interiore, che si presenterà con immagini diverse a seconda del nostro grado evolutivo e delle nostre tendenze interiori. Questo incontro, tanto agognato dagli esoteristi, è l'unico mezzo per entrare in contato con il proprio archetipo e trarne la conoscenza del proprio vero essere. Fondendosi con questo contatto ed assimilandone l'immagine o il simbolo si riuscirà a coglierne il significato più nascosto ed a trasformarlo a seconda delle proprie necessità conoscitive ed evolutive. Raggiungere la completezza dell'insegnamento iniziatico è cominciare il dialogo con il vero Maestro che si cela in noi, in dialogo che, se lo vorremo, non avrà mai fine.” (tratto da "L'Esoterismo", di Pina Andronico Tosonotti, Edizioni Xenia.)
Al giorno d’oggi si sente usare frequentemente in modo errato la parola esoterismo. Tv e mass-media, soffermandosi su operatori dell’occulto e sette di vario tipo che spesso si dedicano a messe nere, orge basate sul sesso sfrenato, suicidi di massa, sacrifici, fatture ed altro ancora,parlano di riti esoterici, identificando quindi l’esoterismo, con questi fenomeni squallidi ed inqualificabili che di esoterico non hanno nulla. Non si capisce se si tratti solo di ignoranza o di precisa volontà di denigrare un insegnamento che ha invece origini nobilissime.
"Nella letteratura esoterica contemporanea compare il termine occultismo, spesso accomunato a catene o a correnti spiritiche di carattere magico-settario. Purtroppo si tratta di un aspetto attribuito erroneamente ad un ambito esoterico meno conosciuto e più profondo. L'esoterismo non è né una religione né una corrente specifica, ma un insieme di significati , di simboli, frutto di un percorso di ricerca che porta ad una dimensione iniziatica superiore. Ed è proprio superando le dure e difficili prove incontrate nel corso di questo cammino che l'iniziato raggiunge la propria illuminazione. In quel momento egli si rende conto che è avvenuto l'incontro con il proprio maestro interiore, quell'essere spirituale che ha sempre fatto parte di lui. Questo tipo di rinascita purifica dalle scorie delle meschinità terrene. Esistono e sono esistite, senza dubbio, diverse scuole esoteriche, ma la più difficile è quella dell'acquisizione personale, tramite al quale si può arrivare ad una vera e propria autoiniziazione. L'esoterismo esula dal contesto mistico, in quanto l'incontro con la gnosi trasforma qualsiasi fede in ricerca e si pone al di sopra di qualunque forma di superstizione o di cieco fideismo. Il confine tra esoterismo e occultismo può essere definito come convenzionalmente come segue: esoterico è ciò che eleva spiritualmente le capacità interiori dell'individuo, mentre occulto è tutto ciò che viene ricercato attraverso l'aiuto di forze estranee all'elevazione spirituale dell'uomo (quindi il ricorso alla magia nera, al satanismo, allo spiritismo incontrollato, alle evocazioni di anime tormentate ed alle forze negative in genere). Rientra nell'ambito esoterico la facoltà, conseguita elevando le proprie capacità interiori, di conoscere e legare a sé le forze della natura, per utilizzarle in una forma magica e naturale, sempre a fini di bene e non egoistici, come accadeva nel Rinascimento e nella cultura celtica.
L'occultismo è la credenza in alcune forze occulte che fanno parte di un mondo invisibile, accessibile solo a chi pratica detta scienza...Fa parte di una dimensione nascosta, oscura e pericolosa per chi non è in grado di affrontarne la problematica; l'esoterismo fa parte degli antichi misteri e delle conoscenze iniziatiche segrete.” (tratto da "L'Esoterismo", di Pina Andronico Tosonotti, Edizioni Xenia.)
"L'esoterismo, invece, è sempre stato e sempre sarà. Se osserviamo attentamente attorno, se ascoltiamo e percepiamo, ci rendiamo conto che tutto quanto ci circonda è permeato di sostanze talmente vibranti e sottili che se en può avvertire l'essenza. Inoltrandoci all'interno del nostro cuore ...possiamo assaporarne l'impulso d'amore per la conoscenza. Ma non basta essere studiosi e sapienti, bisogna vivere come se ogni giorno fosse il primo o l'ultimo, perché la vita è un viaggio iniziatico che ci conduce verso la scoperta della dimensione spirituale. Un grande faraone ha fatto incidere sulla sua tomba la frase "Io dormo, ma il mio cuore è sveglio": questo ci fa comprendere che grandi esseri che vivevano in tempi lontani avevano una conoscenza superiore alla nostra.” (tratto da "L'Esoterismo", di Pina Andronico Tosonotti, Edizioni Xenia.)
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StreghettediLuna :: DIZIONARI E GLOSSARI ESOTERICI E DI ISPIRAZIONE SPIRITUALE E RELIGIOSA, IN SOSPESO TRA MITOLOGIA E NATURA :: DIZIONARIO DELL'ESOTERISMO-
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