MA CE N'E' ANCHE PER NOI DONNE...ECCOME SE CE N'E' ANCHE PER NOI DONNE

MI MANCA DA VICINO di NICCOLO' AGLIARDI

Nudo, così ti sto davanti,
nè fiero, nè impaurito,
col viso stropicciato e il cuore fuori
dai denti.
Nell’aria del mattino cotta dai respiri:
la notte ha dato pochi sogni e molti
pensieri.
Magari avessi fiori da mandarti al
risveglio;
magari avessi pace per conoscerti meglio...
ma qui mi sento in prestito nel posto
sbagliato.
E nel mio stesso letto sto per chiederti
aiuto. Aiuto.

Scusa, non meriti quest’uomo
che ti dorme accanto.
Che rischia di confondere l’orgasmo
col pianto.
Non meriti la storia delle mie paure.
E tutto il mio rosario
che ogni perla è un dolore.
Allora cosa aspetti per vestirti ed
uscire?
Allora cosa aspetti per mandarmi a
morire?
Allora quante volte devo dirti il suo
nome,
per maledirci insieme?!

Ah, mi manca da vicino.
È sempre dove sono eppure non si vede.
Ed io che sono stanco di quest'ansia
che mi uccide

Ah, mi manca da vicino
E tu sei così bella che non mi perdono
Di averti tra le mani e non saper più
chi sono.

Nudo, con l’anima in rivolta
amato e disarmato
stanotte ho camminato sul mio senso
di colpa.
Magari avessi un modo per dimenticare.
Magari avessi un corpo per lasciarmi
andare...
Ma io l’aspetto ancora. E’ ancora cosa
mia.
E tu non farti complice di questa bugia.

Stai quanto ti pare...
Che nessuno può insegnarti chi non
amare...
Stai quanto ti pare.
Siamo soli in due. Siamo soli in due.Adesso…

Ah, mi manca da vicino
In questo primo piano che non metto
a fuoco.
E il tempo per guarire è ancora troppo
poco.

Ah,mi manca da vicino
E tu sei così bella che non mi perdono
Di averti tra le mani e non sapere più
chi sono io
Chi sono io. Chi sono io.

Eh sì care mie, perchè quando è una donna a fare male, è un male che arriva fino al cuore e va oltre. Perchè ci mettiamo cattiveria, non ci basta fare male, vogliamo proprio vedere la sofferenza dell'altro....ed un uomo ferito dall'amore, è un uomo che prima di amare ancora, dovrà prendersi qualche rinvicita o amerà prima a metà...poi con il tempo, amerà totalmente, ma quando dovrà sudare la poveretta per conquistare prima del suo cuore, la sua fiducia....Riferimenti a persone e fatti realmente accaduti sono puramente casuali

Eccomi presente. Mi ritrovo in ciò che hai detto? darò ancora tutto me stesso nel prossimo amore futuro'? Ma soprattutto amerò ancora o sarà solo l'involucro dell'amore?

Trovare se stessi ossia trovare il sublime dell'essenza.
il sublime dinamico come lo definiva Kant nella critica del giudizio, dove lo spettatore alla visione di una grandezza eccezionalmente estesa trovava il sublime dell'essenza di se, oppure trovare nel profondo di ognuno l'essenza del sublime relativamente a ciò che è grande, immenso, infinito, anche al limite del terrificante come può essere anche un sentimento forte come l'amore per una persona
O magari ancora trovare quel sublime come diceva G. Santayana,da ricollegare al dolore e al senso di liberazione di fronte al dolore stesso.

Mah non lo sò. Il tempo lo dirà

Tenendo conto che il sublime dinamico di Kant (bello il mio Immanuel, ricordi del liceo)è l'assolutamente grande e smisurato, è ciò di fronte a cui ogni altra cosa è piccola, ovvero l'infinito, che non può in alcun modo essere oggetto di conoscenza, in quanto non ha corrispettivo sul piano empirico Esso è per così dire presentito, intravisto dal Giudizio, davanti a certi spettacoli naturali che superano ogni capacità della nostra immaginazione, mirabili nella loro grandiosa potenza anche quando rappresentano lo scatenarsi delle forze della natura: le alte montagne, lo spalancarsi degli abissi, l'oceano in tempesta.Iil senso di ammirato stupore, unito allo sgomento che proviamo di fronte a questi scenari sono determinati dal fatto che su di essi proiettiamo l'idea della grandezza assoluta che è propria del soprasensibile e di cui ritroviamo una traccia in noi in quanto soggetti morali, appartenenti per questo aspetto al mondo intelligibile. È evidente che l'apprensione del sublime, che fa riferimento allo smisurato e dunque al senza limiti, avviene in modo diverso dall' apprensione del bello, che ha alla base il senso dell'armonia, in cui si combinano limite, misura, proporzione.
Il sublime infatti nasce dal sentimento doppio e contraddittorio, di attrazione-repulsione, che l'uomo prova di fronte alla grandezza e alla potenza della natura: da un lato un sentimento di dispiacere derivante dalla consapevolezza dei propri limiti e della propria impotenza; dall'altro un sentimento di piacere derivante dalla consapevolezza della propria condizione di essere razionale e libero, che lo innalza al di sopra di ogni entità della natura, la quale, per quanto grandiosa e potente, non potrà mai ridurre sotto di sé l'uomo, destinato invece al mondo soprasensibile.
Tenendo poi conto che Santayana sosteneva anche che chi non può e non vuole ricordare il passato, è condannato a ripeterlo...io sono del parere che, come sempre la giusta via sta nel mezzo, quindi una sana ricerca di se stesso, avendo ben presenti gli errori del passato, per non farli più domani, ma lasciandosi ancora incantare dallo spettacolo di emozioni che l'amore, come sentimento, sa scatenare, cioè quel perfetto equilibrio tra limite, misura e proporzione.
Oh Santi Numi, mi sono fatta prendere la mano dai miei voli filosofici

Noto che anche tu eri e sei innamorata della filosofia ahahahah.

bhe cara, del resto la filosofia se non ci fosse stata o se i filosofi non ci fossero stati, la nostra esistenza o meglio quello che esiste nel nostro interiore sarebbe un mistero totale, anche se oggi non è che sia ancora tutto ben chiaro.
Insomma l'emozione del bello, del potente del grandioso, dell'immane, ciò che l'innamoramento prima e l'amore totale dopo scatenano in noi stessi, una sorta di sindrome di stendhal che coinvolge i nostri sensi più profondi a noi stessi.

ahahahaha pure il prof tedesco avevi, giocavi in casa
ohhhhh per carità non mi permetterei mai di instaurare un discorso con te sul nous di anassagora nihhihihi

ihihihihihih
allora signora mi parli un po dei filosofi pre-socratici?
aaahhhaihihihihche infame che sono

AHAHAHA

già..

Su su Samossina che sei giovane, aitante e di belle speranze.
Se Ulisse non riesce con te a ritrovare la strada giusta...allora è spacciato per sempre.
Hai una carica che basta per dieci persone

Te lo auguro, Samossina.
Con tutta la pazienza e determinazione che ci metti...speriamo che qualche onda positiva gli arrivi anche se è all'estero
Poi, quando ritornerà, dagli anche un sacco di mazzate però.
Non subito subito ma....dopo dagliele.