Dopo la morte, quando ha lasciato il proprio corpo fisico, l’uomo entra nel piano astrale inferiore, dove subisce tutte le ingiustizie e le sofferenze che ha inflitto agli altri. Direte: «E se il male è stato fatto involontariamente, senza rendersene conto?…» Agli occhi dell’Intelligenza cosmica, anche l’incoscienza è inaccettabile; d’altronde il Suo scopo non è la vendetta e nemmeno la punizione. Essa vuole anzitutto rendere l’uomo cosciente, e lo fa quindi passare attraverso le sofferenze che egli stesso ha inflitto agli altri, affinché impari, comprenda e si perfezioni.
Certe creature attraversano molto velocemente questa regione dell’astrale inferiore, perché non hanno commesso errori gravissimi; altre, vi soggiornano e vi soffrono a lungo. Quando questo tirocinio è terminato, entrano nella regione dell’astrale superiore, dove provano una gioia e una felicità proporzionali al bene che hanno fatto, perché devono prendere coscienza anche delle loro buone azioni. Se hanno dato agli altri il coraggio, la speranza, la luce, se hanno risvegliato la fede e l’amore, esse vivono quei medesimi stati.
(Omraam Mikhaël Aïvanhov)