Moglie e sorella di Tolomeo Evergète, re dell'Egitto, è notissima nella poesia greca e latina per l'offerta della sua mirabile chioma fatta a Venere, affinché il marito tornasse vittorioso dalla guerra. Tolomeo vide felicemente esaudito il voto dell'amorosa moglie, ma la chioma, recisa e sospesa all'altare della dea, il giorno successivo non fu più ritrovata. Un indovino riferì che Venere l'aveva voluta consacrare nel cielo, convertendola in una costellazione formata da 7 stelle, che avrebbe così eternato la chioma di Berenice. Questa fu cantata in greco da Callimaco, tradotta in latino da Catullo, ed in italiano da Giacomo Leopardi.