"La sensibilità non è unicamente la capacità di commuoversi davanti agli esseri umani, alla natura o alle opere d’arte. Essa è una facoltà superiore che ci apre le porte dell’immensità e ci rende possibile la comprensione dell’ordine divino delle cose; è la sensibilità che ci permette di entrare in relazione con le regioni, le entità e le correnti del Cielo e di vibrare all’unisono con esse. Chi cerca di coltivare questa forma di sensibilità vede gli splendori del mondo divino rivelarsi a lui, ma non solo: le vibrazioni sottili che iniziano ad animare la sua materia psichica lo proteggono inoltre dalle aggressioni e dalle correnti nocive.
Gli esseri dotati di una vera sensibilità spirituale non sono vulnerabili. Su di loro non si può più avere tanta presa poiché essi sono altrove, più in alto, e percepiscono le cose in modo diverso. La loro sensibilità al mondo divino li mette al riparo come se fossero circondati da una cinta di protezione. Il loro cuore, il loro intelletto e la loro anima non vengono raggiunti da bassezze e infamie: ad esse queste creature non rispondono poiché vibrano unicamente ai messaggi del Cielo. "
(Omraam Mikhaël Aïvanhov)