«È possibile che due esseri, pur non essendosi mai sfiorati nemmeno con la punta delle dita, avvertano tra loro un legame potente, indistruttibile. Niente e nessuno può separarli. Nonostante i muri, nonostante le montagne e gli oceani, essi sono insieme poiché il loro amore sfugge alle limitazioni del piano fisico.
Lo avrete certamente constatato: quando vi sentite abitati dalla presenza sottile di un essere a voi caro, non avete necessariamente bisogno della sua presenza fisica per sentirvi con lui. Se provate fortemente il bisogno della sua presenza fisica, significa che state uscendo dal vostro mondo interiore, e rischiate allora di andare incontro a grandi sofferenze. Chi può dire infatti che un giorno o l’altro le circostanze non vi priveranno dell'essere che amate?... Se invece siete interiormente abitati dalla sua presenza, le circostanze esterne avranno meno presa su di voi. Si tratta di un criterio: se pensando a quell'essere sentite altrettanta gioia di quanta ne provate vedendolo, siete liberi, e quella gioia non vi lascerà mai.»
Omraam Mikhaël Aïvanhov