Una vita sociale armoniosa può essere fondata solo su scambi equi; e gli scambi equi si riassumono in due parole: prendere e dare. Se si ha il diritto di prendere, è perché si deve essere capaci di dare in cambio qualcosa. Sul piano materiale la questione è chiara per tutti: ciascuno sa cosa si intende per scambi equi. Ecco però che questo non è sufficiente, perché la legge dello scambio abbraccia tutti i campi dell’esistenza. Qualcuno dice: «Io sono onesto, pago le tasse, pago lo stipendio ai miei impiegati, mantengo la mia famiglia, non tradisco mia moglie, aiuto i miei genitori anziani...» D’accordo, ma questo è sufficiente? Costui come si comporta in realtà con i suoi genitori, con la moglie e con i figli? Come risponde al loro affetto? Da dove origina il fatto che essi lo sentono a volte come un estraneo o un tiranno?
È molto più facile essere onesti e giusti sul piano materiale che non sul piano psichico! Si vedono addirittura persone ostentare vari segni esteriori della propria onestà per meglio nascondere la propria disonestà nei rapporti intellettuali e affettivi. Costoro riescono a ingannare gli altri (non sempre però), ma non ingannano la Giustizia divina, poiché questa, rispetto alla giustizia umana, ha un altro concetto di ciò che significa “prendere” e di ciò che significa “dare”.
Omraam Mikhaël Aïvanhov