“Al Bonfin, per assistere al sorgere del sole, saliamo ogni mattina su una grande roccia. Ma voi, pensate a dare il vostro amore e i vostri buoni pensieri a quella roccia? Potete anche toccarla, accarezzarla: le sue vibrazioni allora cambieranno nei vostri confronti, e voi proverete una grande gioia. Sì, di tanto in tanto accarezzatela come accarezzereste la mano di un essere che amate. Ovviamente la roccia è rugosa come la pelle di un elefante, ma non fa nulla; come l’elefante, essa è colma di bontà. Non lasciatevi ingannare dalle apparenze. Voi credete che una roccia sia inerte, senza anima… Eh, no, una roccia è viva, e intorno a lei si svolge una storia straordinaria da milioni di anni, ed essa è capace di raccontarvela.
Quando riuscirete a sentire che tutta la natura è viva, saprete come comunicare con essa e parlerete alle pietre, ai fiori, agli animali, all’acqua, all’aria, alla luce, al sole e alle stelle, e anch’essi vi parleranno e vi istruiranno.”
Omraam Mikhaël Aïvanhov