“Ci si rattrista – per così dire – riguardo alla sorte delle persone che soffrono a causa di certe disgrazie, ma il più delle volte chi ne ha la possibilità si dà da fare per trarre beneficio da quelle avversità. Un commerciante fallisce? Benissimo, altri recupereranno la sua clientela. Due paesi entrano in guerra? Fantastico: si venderanno armi all’uno e all’altro paese, e via dicendo. È sufficiente osservare gli esseri umani: la loro vita sia personale sia collettiva è piena di calcoli di questo genere.
Se molte più persone si preoccupassero veramente del benessere dei propri simili, quante migliorie riuscirebbero a realizzare! Gli esseri umani però si accontentano di constatare il male ripetendo: «Come è possibile? Perché accadono cose simili? Che orrore!». Ma per poco che le condizioni ne offrano l'opportunità, non esitano a sistemare i propri affari a spese degli altri! Eh sì, le disgrazie degli uni fanno la fortuna degli altri – come si suol dire – ed è la triste verità. Ecco perché, su questa terra, il male ha ancora di che occuparsi e rallegrarsi.”
Omraam Mikhaël Aïvanhov