"Gesù diceva: «Prendete il mio giogo… perché il mio giogo è dolce e il mio fardello leggero». Cos’è un giogo? Un pezzo di legno che serve ad aggiogare i buoi. Quanto al fardello, questo evoca piuttosto l’asino. A prima vista si tratta di immagini strane; Gesù vedeva forse in noi dei buoi e degli asini?...
In realtà, se Gesù parla del suo giogo e del suo fardello, è per contrapporli ai gioghi e ai fardelli che gli esseri umani si mettono sulle spalle e sul dorso, o che accettano da parte di altri. Essi si credono liberi, credono di essere i soli padroni di se stessi, mentre in realtà sono schiavi della loro natura inferiore così avida di beni e di successi materiali, oppure si mettono al servizio di persone che li utilizzano solo per i propri interessi. Se si comprende che è il Principio divino, il Cristo, a esprimersi per bocca di Gesù si scopre che il giogo, il legame, il fardello di cui egli parla, è la luce. E quale legame può essere più dolce della luce, quale carico più leggero? La luce è un legame che ci libera e un carico che ci alleggerisce."
Omraam Mikhaël Aïvanhov